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domenica 20 settembre 2020

🇮🇱 Lo Stato d'Israele e Gerusalemme 🇮🇱

 Nel maggio 1948, Israele è stato ricostituito. Poco dopo che David Ben-Gurion annunciò la nascita di Israele a Tel Aviv il 14 maggio 1948, l’Unione Sovietica lo riconobbe rapidamente e istituì un’ambasciata il 26 maggio, e più tardi sostenne Israele in molti modi. L’11 maggio 1949 Israele fu ufficialmente accettato come membro delle Nazioni Unite con il sostegno dell’Unione Sovietica e dell’America.

Partiamo dal fatto che qualsiasi guerra intrapresa da Israele è sempre stata supportata anche di nascosto dagli Stati Uniti,come se fossero un unico stato diviso in due parti del mondo.



Sin dalla sua nascita Israele ha sempre mostrato  un carattere belligerante soprattutto verso gli stati Arabi quali l'Egitto, la Palestina e la Syria . Per farla breve si alleò con l'esercito Franco/Inglese per sconfiggere l'Egitto per la supremazia del canale di Suez nel Sinai. Dopo ingaggio' altre guerre per territori con Palestina e Syria che ancora oggi non cessano. Sin dalla sua nascita è comunque stato prepotente verso gli arabi e il mondo intero. Tutti sappiamo che Israele è un feudo Sionista dei della famiglia Rothschild,e sembra quasi che gli USA abbiano creato un avamposto arabo per continuare guerre per la conquista del mondo ,mescolandosi di fatto con famiglie Sioniste anche nella stessa terra Americana, cioè ci sembra ovvio ormai che i due stati abbiano una stessa regia , e sicuramente ne fa parte anche la Gran Bretagna.  Ma dove vogliono arrivare Israele e i Sionisti ? 

Vi riporto qui un post del 2018:

Verso la fine del dicembre del 2017 gli Usa hanno deciso che Gerusalemme dovrà essere la capitale del solo Stato d’Israele e non più la Città Santa delle tre confessioni monoteistiche politicamente internazionalizzata.

La Risoluzione n. 181 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 29 novembre 1947 aveva stabilito: “La città di Gerusalemme sarà costituita come un corpus separatum sotto uno speciale regime internazionale e verrà amministrata dalle Nazioni Unite”.

Una delle condizioni imposte poi a Israele per essere ammesso nell’Onu era proprio l’internazionalizzazione di Gerusalemme. Israele, al suo nascere, dette garanzia formale e scritta che non si sarebbe opposto allo statuto internazionale della Città Santa di Gerusalemme. Solo a questa condizione lo Stato d’Israele fu ammesso nell’Organizzazione internazionale, ma oggi (dicembre 2017), con l’aiuto del Presidente statunitense Donald Trump, Israele vìola esplicitamente il patto siglato nel 1949.

Gerusalemme, malgrado tutto, continua ancora ad essere una città giuridicamente e politicamente internazionalizzata perché la maggior parte delle Nazioni facenti parte dell’Onu, nel dicembre del 2017, non ha accettato la decisone statunitense, ma si teme che Israele farà di testa propria e appoggiata dagli Usa s’impossesserà praticamente e pian piano anche di tutta Gerusalemme compresi i Luoghi Sacri del Cristianesimo. Tutto ciò ha una valenza teologica apocalittica e anticristica: il Giudaismo talmudico, avendo fatto crocifiggere Gesù a Gerusalemme, fu punito da Dio e disperso tra le Genti dopo che la Citta Santa dell’Antica Alleanza fu distrutta e rimpiazzata da Roma: la Città Santa della Nuova ed Eterna Alleanza. Ora esso cerca di rimpossessarsi di Gerusalemme e di ricostruirvi il Tempio, cercando di smentire la profezia di Gesù. Dove ci porterà questo stato di cose? Si può ritenere, giustamente e senza tema di esagerare, verso una immane catastrofe.

Lo Stato d’Israele, dal 1948 ad oggi, asserisce che Gerusalemme con  la Palestina (una volta Giudea, sino al 70 d. C.) è “sempre” stata degli Ebrei (nonostante che Roma abbia distrutto Gerusalemme e la Giudea tra il 70-135 ed abbia disperso quasi tutti i Giudei nel resto del mondo allora conosciuto). Inoltre i dati anagrafici dimostrano che gli Ebrei presenti in Palestina nel 1880 erano solo 20 mila, mentre i Palestinesi musulmani erano circa 600 mila e i Palestinesi cristiani oltre 70 mila su un totale di 750 mila abitanti.



Infine gli Ebrei ritornarono in Palestina, con una certa cospicua entità, solo a partire dai primi decenni del XX secolo, arrivando circa alle 200 mila unità negli anni Trenta (su 1 milione di abitanti), raggiungendo - dopo le espulsioni degli Ebrei dalla Germania e dalla Polonia occupata dal III Reich - la cifra di mezzo milione nel 1939.Quindi non si può assolutamente affermare che la Palestina è “sempre stata degli Ebrei”.  Ora è proprio in base a questa menzogna che è stato fondato lo Stato d’Israele.

Inoltre uno dei tratti che lasciano maggiormente perplessi quanto alla nascita dello Stato ebraico è il fatto che il sionismo, pur essendo un movimento politico non religioso, ma ateo o agnostico, si rifaceva alla promessa fatta da Dio al popolo d’Israele di dar loro la “Terra promessa”, ossia Canaan.

Nel 1946 Judah L. Magnes (Preside dell’Università ebraica di Gerusalemme) scrisse: «Uno Stato ebraico non può essere ottenuto, se non con la guerra. Potete parlare di ogni cosa ad un arabo, ma non dello Stato ebraico. E questo perché uno Stato ebraico, per definizione, significa che gli Ebrei governeranno gli Arabi viventi in questo Stato. Si è mai visto un popolo offrire il proprio territorio di propria volontà? Così anche gli Arabi Palestinesi non rinunzieranno alla loro sovranità senza violenza» (Maxime Rodinson, Israele e il rifiuto arabo, Torino, Einaudi, 1969).

Era nella natura delle cose: la creazione di un “Focolare nazionale ebraico” in Palestina non avrebbe potuto che formare un incendio. Infatti 1°) o la Palestina sarebbe rimasta ai Palestinesi; 2°) o sarebbe stata invasa anche dagli Ebrei e gli uni o gli altri avrebbero mirato a diventare la forza principale e lo Stato unico in Terra Santa. In quest’ultimo caso, quindi, vi sarebbe stato un conflitto da affrontare e risolvere con la vittoria dell’uno e la sconfitta dell’altro.

La volontà di predominio assoluto ebraico ha incattivito il mondo arabo e ha creato una catena di problemi, che a partire dal 1948 hanno incendiato il Medio Oriente e ci hanno portato alle “Guerre del Golfo” in Iraq (1991/2003) sino all’attuale guerra in Siria (iniziata nel 2010 e non ancora terminata) in cui si fronteggiano diverse potenze e super-potenze (Usa, Russia, Libano, Iran, Israele, Turchia) e da cui potrebbe nascere una conflagrazione atomica e mondiale.

La storia dello Stato d’Israele non può non interessare i Cristiani, perché nella Terra da esso occupata nel 1948 nacque, visse e morì Gesù Cristo, che fu osteggiato dai progenitori dei sionisti odierni. In breve quel che sta succedendo in Terra Santa è una specie di riedizione del dramma svoltosi nei tre anni di vita pubblica di Gesù, i quali finirono sul Calvario, ma furono compiuti dalla Risurrezione di Cristo e dalla sua vittoria sul Giudaismo rabbinico proprio quando questo sembrava aver sepolto definitivamente Cristo e i Cristiani.

Se le cose volgono al peggio in Medio Oriente, nel mondo intero e persino nell’ambiente ecclesiale non dobbiamo scoraggiarci: la vittoria finale, nonostante la momentanea sconfitta, appartiene a Cristo. 

 


La profezia" di Ben-Gurion di un regno terreno governato dagli ebrei con centro a Gerusalemme, venne anche espressa nella Newsletter da diversi fedeli dell'organizzazione del "Monte del Tempio" e cito:

"La vera organizzazione delle Nazioni Unite "sarà il Regno del nostro dio dei giudei, che sarà presto istituito sulla terra con base a Gerusalemme, in base alle sante leggi di Dio. Il Tempio sarà ancora il cuore, l'anima ed il fuoco di Israele e delle nazioni. Il messia verrà e sarà il re d'Israele e del mondo intero. Egli verrà a Gerusalemme per governare da lì l'intero pianeta e stabilire il regno di dio in terra.              

Questo tempio è stato oggi giorno costruito a Gerusalemme in onore del presidente Trump,come mai? Vorrà dire pur qualcosa.....     


          

Gerusalemme e non New York, sarà il centro dell'organizzazione delle Nazioni Unite.

Una nuova era di giustizia e di santità spirituale comincerà. La vera legge basata sulla parola di Dio nella Torah, come anche una vera pace, verranno istituite a Gerusalemme, esattamente come profetizzato da Isaia: la pace .. eliminando la popolazione del mondo. Fino adesso abbiamo visti guerre olocausti da per tutto che loro hanno causato nel mondo intero

Di fatti l'apocalisse avverrà ad Armageddon che si dice dovrebbe essere una località nella città di Gerusalemme.Mentre altri profeti dicono che Israele sparirà dalle cartine geografiche per mezzo di una bomba nucleare.  Noi non ce lo auguriamo, ma questa possibilità ci sembra davvero molto vicina dato i tempi e gli eventi, tutte le scelte le decisioni e le azioni sembrano proprio come se stessero seguendo un copione gia ben preciso , preso da scritture sacre e profezie..... lo vedremo solo vivendo



Grazie a: 

d. Curzio Nitoglia

http://www.effedieffe.com/index.php?option=com_content&task=view&id=419526&Itemid=100021

  Arlene rock

             🇮🇱 Gre-resistence 🇮🇱

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