🌿🌿🌿
"O voi ch'avete li 'ntelletti sani
mirate la dottrina che s'asconde
sotto 'l velame de li versi strani"
🌿🌿🌿
Descrivere le caratteristiche che fanno di Dante Alighieri il più importante autore della letteratura italiana ed uno tra i primissimi al mondo sarebbe un'operazione inutile. Ormai tutti conoscono il contributo dantesco nel campo della linguistica, della teoria politica, della poesia, della trattatistica, ed anche la persona più ignorante "per sentito dire" sarebbe in grado di riconoscere l'autore della Divina Commedia.
Le opere del sommo poeta sono, ancora oggi, tra le più studiate ed analizzate da parte della critica. Tuttavia molti non sanno che il fratello Dante ha celato dietro ai suoi versetti messaggi solo " per gli addetti ai lavori"... TUtta la Divina Commedia è un’immensa epopea rosacrociana, comprensibile solo agli iniziati!
🌿🌿🌿
"La mente tua conservi quel ch'udito
hai contra te", mi comandò quel saggio;
"e ora attendi qui", e drizzò 'l dito:
"quando sarai dinanzi al dolce raggio
di quella il cui bell'occhio tutto vede,
da lei saprai di tua vita il viaggio". [127-132]
🌿🌿🌿
Iniziando da San Bernardo, è noto che costui è il creatore della regola dei Templari. E’ quindi uno dei santi più importanti per la massoneria e per i Rosacroce. Non a caso Dante lo colloca come sua guida, che al trentesimo canto prende il posto di Beatrice. E’ San Bernardo che porta Dante fino a Dio, il che significa che è addirittura più importante di Beatrice. Mettere in dubbio che Dante fosse un templare, o scrivere che San Bernardo è stato scelto perché è “molto devoto alla Vergine” è ridicolo più o meno come dire che scelse Beatrice perché aveva due gran belle tette. San Bernardo infatti è uno dei co-fondatori di quell’ordine segreto, iniziatico, sterminato nel 1300 da Filippo il Bello, e che è tuttora l’ordine più segreto e potente al mondo.
I beati, nel paradiso, sono disposti in forma di Candida Rosa. E gli ultimi canti del Paradiso sono tutti incentrati sulla descrizione della rosa e di Dio.
La rosa quindi ha un valore centrale per tutto il poema, e su questo mi pare non ci sia molto altro da dire. Tutto il poema dantesco è un viaggio per arrivare alla candida rosa e alla conoscenza di Dio e gli ultimi canti del Paradiso sono interamente dedicati alla descrizione di questa candida rosa. Non è azzardato affermare che tutto il poema è un viaggio per arrivare alla Rosa.
Così come nella Golden Dawn e nelle altre organizzazioni rosacrociane o templari il percorso iniziatico tende alla conoscenza e alla sapienza, fino a che non si raggiunge la purezza della rosa, così Dante attraversa prima l’inferno (l’opera al nero), poi il purgatorio (l’opera al bianco) e poi infine il paradiso, l’opera al rosso, arrivando alla Rosa.
Questa non è una semplice analogia; è, in tutto e per tutto, un percorso rosacrociano e templare.
♦️Stefania Sodacci♦️
"O voi ch'avete li 'ntelletti sani
mirate la dottrina che s'asconde
sotto 'l velame de li versi strani"
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Descrivere le caratteristiche che fanno di Dante Alighieri il più importante autore della letteratura italiana ed uno tra i primissimi al mondo sarebbe un'operazione inutile. Ormai tutti conoscono il contributo dantesco nel campo della linguistica, della teoria politica, della poesia, della trattatistica, ed anche la persona più ignorante "per sentito dire" sarebbe in grado di riconoscere l'autore della Divina Commedia.
Le opere del sommo poeta sono, ancora oggi, tra le più studiate ed analizzate da parte della critica. Tuttavia molti non sanno che il fratello Dante ha celato dietro ai suoi versetti messaggi solo " per gli addetti ai lavori"... TUtta la Divina Commedia è un’immensa epopea rosacrociana, comprensibile solo agli iniziati!
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"La mente tua conservi quel ch'udito
hai contra te", mi comandò quel saggio;
"e ora attendi qui", e drizzò 'l dito:
"quando sarai dinanzi al dolce raggio
di quella il cui bell'occhio tutto vede,
da lei saprai di tua vita il viaggio". [127-132]
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Iniziando da San Bernardo, è noto che costui è il creatore della regola dei Templari. E’ quindi uno dei santi più importanti per la massoneria e per i Rosacroce. Non a caso Dante lo colloca come sua guida, che al trentesimo canto prende il posto di Beatrice. E’ San Bernardo che porta Dante fino a Dio, il che significa che è addirittura più importante di Beatrice. Mettere in dubbio che Dante fosse un templare, o scrivere che San Bernardo è stato scelto perché è “molto devoto alla Vergine” è ridicolo più o meno come dire che scelse Beatrice perché aveva due gran belle tette. San Bernardo infatti è uno dei co-fondatori di quell’ordine segreto, iniziatico, sterminato nel 1300 da Filippo il Bello, e che è tuttora l’ordine più segreto e potente al mondo.
I beati, nel paradiso, sono disposti in forma di Candida Rosa. E gli ultimi canti del Paradiso sono tutti incentrati sulla descrizione della rosa e di Dio.
La rosa quindi ha un valore centrale per tutto il poema, e su questo mi pare non ci sia molto altro da dire. Tutto il poema dantesco è un viaggio per arrivare alla candida rosa e alla conoscenza di Dio e gli ultimi canti del Paradiso sono interamente dedicati alla descrizione di questa candida rosa. Non è azzardato affermare che tutto il poema è un viaggio per arrivare alla Rosa.
Così come nella Golden Dawn e nelle altre organizzazioni rosacrociane o templari il percorso iniziatico tende alla conoscenza e alla sapienza, fino a che non si raggiunge la purezza della rosa, così Dante attraversa prima l’inferno (l’opera al nero), poi il purgatorio (l’opera al bianco) e poi infine il paradiso, l’opera al rosso, arrivando alla Rosa.
Questa non è una semplice analogia; è, in tutto e per tutto, un percorso rosacrociano e templare.
♦️Stefania Sodacci♦️
Io non sono un iniziato rosacroce e ho preso dalla Commedia ciò che mi spettava.
RispondiEliminaForse è un'opera talmente essenziale che come tu la guardi essa si rivela?
Oggi essere massone ha un significato, in passato ne aveva un altro?
Invece di bollarla, leggiamola a cuore aperto st'opera benedetta, che magari ci si rivela per ciò che è: un manuale pratico per l'uomo per un lavoro interiore e il raggiungimento di una conoscenza che è amore.
Non credo che Stefania Sodacci(l'autrice del post) abbia voluto "bollare" come dici tu,la divina commedia,visto che comunque ne parla col dovuto rispetto. Stiamo parlando di uno dei piu grandi capolavori della storia,riguardo la letteratura italiana . Credo che abbia voluto far notare che,oltre ad essere il capolavoro che è, è anche un cammino d'iniziazione dei rosacroce e della massoneria,visto che comunque lo zio Dante Alighieri ne faceva parte ,essendo anche grande maestro... Grazie per il commento,buon proseguimento nel nostro blog
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