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lunedì 29 settembre 2025

🌏💠I Protocolli di Toronto 666 - il piano diabolico contro l'umanità (Di Serge Monast)

 Tradotto da DeepMoon Amministratore


Dall'International Free Press Agency "Intelligence Report" di Serge Monast (1995) 

 

Fine giugno 1967: a Montreal si svolge l'Expo 67; a Ottawa si svolgono gli ultimi preparativi per il "Centenario della Confederazione"; negli Stati Uniti si affronta la sfida della guerra del Vietnam e, in tutto il Paese, il "Flower Power". Siamo vicini agli eventi del maggio 1968 in Francia, all'esplosione del nazionalismo in Quebec, al Festival di Woodstock negli Stati Uniti... Ma allo stesso tempo, la fine di giugno 1967 segna gli ultimi preparativi per l'elaborazione del Piano della "Caduta delle Nazioni" da parte dei massimi vertici della Massoneria anglosassone a Toronto (Canada). Questo incontro segreto, altamente "riservato", è organizzato dal "6.6.6." (così si fanno chiamare), ovvero coloro che gestiscono le 6 più grandi banche del mondo, i 6 più grandi consorzi energetici del pianeta (inclusa la parte petrolifera) e i 6 più grandi consorzi agroalimentari (che includono il controllo delle principali Strade del Cibo del mondo). 

Questi 6.6.6., essendo i più alti funzionari della finanza internazionale, definiranno, nel corso del loro incontro, una "Strategia Comune" per il controllo assoluto sul "Commercio Mondiale"; sul possesso dell'Arma Energetica (la porta aperta d'accesso del ventunesimo secolo); e sul controllo internazionale del cibo (che include, per loro, anche le aziende farmaceutiche che, a loro volta, includono il mercato globale di "Vitamine" e "vaccini"). Il loro "piano" si riduce a tre temi principali: la politica economica, quella politica e quella sociale per gli anni '70 e '80. In caso di successo, porterà inevitabilmente alla conquista del "Potere Globale" attraverso l'attuazione del "Nuovo Ordine Mondiale", lo stesso che il presidente degli Stati Uniti George Bush promuoverà molto all'inizio degli anni '90.

Titolo del documento del 6.6.6: "PANEM e circuses" (Pane e Giochi Circensi) [ovvero un'antica espressione romana per descrivere come gli imperatori erano soliti intrattenere e a nutrire le masse affinché fossero distratte dall'interesse per la politica].

Obiettivo del Progetto Globalista: il "Genocidio Vitale a beneficio del Profitto Nascosto". Finanziamento del Progetto significa: tra le altre cose, l'utilizzo di aiuti umanitari e aiuti alimentari internazionali per finanziare le "Multinazionali" del 6.6.6.


IL DOCUMENTO: Pane e Circuses 1967 

[Tutti i periodi storici che hanno portato al declino delle civiltà sono stati segnati, senza eccezioni, dallo "Spirito del Popolo Errante". Oggi, dobbiamo fare in modo che questo "Spirito" si traduca in una "Società Mondiale del Tempo Libero" in tutte le sue forme. Questo "Tempo Libero" deve consistere nel [Sesso], nelle [Droghe], nello [Sport], nei [Viaggi/Esotismo] e nelle [Attività ricreative] in generale, ma accessibili a tutti i settori della società. L'Uomo deve riuscire a credere di essere "Moderno", e che la sua modernità consista nella sua capacità e nella sua possibilità di poter godere di molto, e ora di tutto ciò che lo circonda. Per raggiungere questo obiettivo è fondamentale riuscire a infiltrarsi nei media (radio, televisione, giornali), nei contesti della "moda" e della "cultura" (circoli della nuova musica), attraverso i quali influenzeremo sicuramente tutti gli strati delle società occidentali. Prendendo così sotto il controllo dei "sensi" i giovani (gli adulti di domani), avremo di conseguenza la strada libera per infiltrarci e trasformare in profondità, senza esserne disturbati, la politica, il sistema legale e l'istruzione, consentendoci così di cambiare radicalmente il corso e la direzione futura delle società interessate dal nostro "Piano".

Le popolazioni, lo sappiamo, non hanno memoria storica. Ripetono instancabilmente errori del passato senza rendersi conto che questi errori hanno condotto i loro antenati prima di loro alle stesse perdite, poiché vivranno in modo peggiore prima della fine di questo secolo. Vedete, ad esempio, che i loro nonni hanno vissuto all'inizio di questo secolo grazie all'instancabile lavoro dei nostri predecessori. Dopo aver sperimentato, senza limiti, la liberazione della morale, l'abolizione della moralità (in altre parole, il vagabondaggio dello spirito), hanno sperimentato la "Crisi Economica" e poi la "Guerra". Oggi, i loro nipoti e i loro figli andranno direttamente a un esito simile, persino peggiore, perché questa volta ci permetterà finalmente di stabilire il nostro "Nuovo Ordine Mondiale", ma nessuno di loro è in grado di rendersene conto, saranno tutti troppo preoccupati per soddisfare eccessivamente i loro bisogni sensuali più primari.

Uno "standard" generalmente più importante, e che ha già dato prova di sé all'inizio di questo secolo nella costruzione e nell'attuazione del [sistema comunista] da parte degli Ufficiali Superiori delle nostre logge, è la redditività dell'"Eccezione". In linea di principio, sappiamo che l'Eccezione conferma la regola generale che le è contraria. Ma nel nostro vocabolario, è l'Eccezione che dovrebbe essere imposta a tutti. Dobbiamo assicurarci di fare "Eccezioni" in diversi ambiti della Società, come nuove "Regole" applicabili a tutte le condizioni, obiettivo primario di tutte le future proteste sociali condotte dalla Gioventù della Nazione.

Così l'eccezione diventerà la miccia attraverso la quale l'intera società storica crollerà su se stessa, in preda al respiro affannoso e a una confusione senza precedenti. I fondamenti della "Società Occidentale", nella loro essenza, traggono origine direttamente dall'eredità giudaico-cristiana. È proprio questa stessa eredità che ha reso la "Famiglia" il "Nodo", la "Pietra Angolare" di ogni struttura sociale esistente. I nostri predecessori, che avevano finanziato gli scrittori rivoluzionari di fine Ottocento e inizio Novecento, avevano compreso l'importanza di dividere, e poi di frantumare, il "Nucleo Vitale" se volevano, in Russia, riuscire a instaurare il nuovo "Sistema Comunista" di quel tempo. E questo è esattamente ciò che fecero, realizzando meticolosamente, da filosofi e scrittori non conformisti dell'epoca, un "Manifesto per la gloria dello Stato-Dio", che avrebbe dovuto dare la priorità assoluta all'individuo, alla "Famiglia".

Per giungere con certezza alla costruzione di un Governo Mondiale, [Un Nuovo Ordine Mondiale Comunitario] in cui tutti gli individui, senza eccezioni, saranno sottoposti allo "Stato Mondiale" del "Nuovo Ordine", dobbiamo, prima di tutto, eliminare la "Famiglia" (ciò comporterà, allo stesso tempo, la scomparsa degli insegnamenti religiosi ancestrali), e in secondo luogo, livellare tutti gli individui eliminando le "classi sociali", in particolare le "classi medie". Ma dobbiamo procedere in modo tale che tutti questi cambiamenti appaiano come derivanti dalla volontà popolare; che abbiano l'aspetto della "Democrazia".

Utilizzando casi isolati, ma amplificandoli all'estremo con l'aiuto delle proteste studentesche infiltrate da noi, dei giornalisti favorevoli alla nostra causa e dei politici comprati, saremo in grado di creare nuove organizzazioni che avranno tutte le apparenze della "Modernità" come un "Ufficio di Protezione dell'Infanzia" protetto da una "Carta dei Diritti e delle Libertà". Per il successo del nostro "Piano Mondiale: [Il Piano Rosso]", è necessario che impiantassimo in tutte le società occidentali degli anni '70 degli "Uffici per la Protezione dell'Infanzia", tra cui i funzionari (giovani intellettuali senza esperienza, appena usciti da università dove vengono evidenziati i nostri principi internazionalisti), rispetteranno alla lettera, senza alcun giudizio, la "Carta dei Diritti dell'Infanzia". Chi oserà opporsi a questo senza essere allo stesso tempo identificato con i barbari del Medioevo?

Con questa "Carta", elaborata con cura nelle nostre "Logge", elimineremo definitivamente ogni autorità genitoriale in famiglia, frantumando le persone ferocemente ostili tra loro per la protezione dei loro interessi personali. Ciò incoraggerà i figli a denunciare genitori molto autoritari perché troppo tradizionalisti, troppo religiosi. Contribuirà così a sottoporre i genitori a una "Psicosi Collettiva della Paura", che inevitabilmente causerà, in generale nella società, un allentamento dell'autorità genitoriale. Così saremo riusciti, in primo luogo, a produrre una società simile a quella della Russia degli anni '50, dove i figli denunciavano i genitori allo Stato, e questo senza che nessuno se ne accorgesse.

Trasferire allo Stato il "Ruolo Genitoriale" renderà molto più facile, in seguito, per noi monopolizzare, una per una, tutte le responsabilità che fino ad oggi erano state di esclusiva competenza dei genitori. In questo modo, potremo far sì che l'educazione religiosa tradizionale di origine giudaico-cristiana venga considerata da tutti un abuso contro i bambini.

Allo stesso tempo, ma a un livello diverso, faremo registrare nelle più alte Leggi delle Nazioni che tutte le Religioni, i Culti e le Pratiche religiose di qualsiasi tipo, comprese la "Stregoneria e la Magia", debbano essere rispettate allo stesso modo delle altre. Questo sarà quindi di una facilità sconcertante rispetto al trasferire questo ruolo dello Stato nei confronti del bambino ai massimi organismi internazionali come le Nazioni Unite. Comprendetelo bene: "Il nostro obiettivo non è proteggere i bambini, o chiunque altro, ma causare il collasso e la successiva caduta di nazioni che rappresentano un ostacolo importante all'attuazione del nostro "Nuovo Ordine Mondiale". Per questo motivo, l'"Ufficio per la Protezione dell'Infanzia" deve essere investito di assoluta autorità legale. Deve essere in grado, a suo piacimento, ma sempre con il pretesto di proteggere il bambino, di allontanarlo dal suo ambiente familiare d'origine e di collocarlo in contesti familiari o centri governativi stranieri istituiti per i nostri principi e religioni internazionalisti. In questo modo, si completerà la rottura definitiva del "Nucleo Familiare Occidentale". Perché senza la protezione e il controllo dei loro genitori originali, questi bambini saranno permanentemente handicappati nel loro sviluppo psicologico e morale e, di conseguenza, rappresenteranno prede naturali, facilmente adattabili alle nostre aspirazioni globali.

Per garantire il successo di un'impresa del genere, è essenziale che i dipendenti pubblici che lavorano in questi "uffici" al servizio dello Stato siano giovani, senza esperienza pregressa, permeati da teorie che sappiamo vuote e inefficaci, e soprattutto che siano ossessionati dallo spirito missionario dei grandi protettori dei bambini a rischio. Perché per loro tutti i genitori devono rappresentare potenziali criminali, potenziali pericoli per il benessere del bambino, qui considerato un "Dio". Un "Ufficio per la Protezione dell'Infanzia" e una "Carta dei Diritti dell'Infanzia" non hanno motivo di essere privi di bambini a rischio. Inoltre, le eccezioni e gli esempi storici utilizzati per la loro attuazione finirebbero, prima o poi, per scomparire se non fossero costantemente alimentati da nuovi casi che si verificano costantemente. In questo senso, dobbiamo infiltrarci nel "Sistema Educativo" delle Nazioni per far scomparire, sotto la copertura della "Modernità" e dell'"Evoluzione", l'insegnamento della Religione, della Storia e delle Buone Maniere, diluendo al contempo, sotto una valanga di nuovi esperimenti nell'ambito dell'Educazione, quello della lingua e della matematica.

In questo modo, eliminando dalle giovani generazioni ogni fondamento e ogni confine morale, ogni conoscenza del passato (e quindi ogni orgoglio nazionale), quindi ogni rispetto per gli altri, ogni potenza e conoscenza del linguaggio della scienza (e quindi della realtà), contribuiremo a costruire una gioventù ampiamente incline a ogni forma di criminalità. In questo nuovo universo frammentato dalla paura dei genitori, e dal loro abbandono di ogni responsabilità nei confronti dei figli, avremo un percorso chiaro per formare, a modo nostro e secondo i nostri obiettivi primari, una gioventù in cui l'arroganza, il disprezzo, l'umiliazione degli altri saranno considerati una nuova base di "Affermazione di Sé" e "Libertà".

Ma sappiamo anche per esperienza passata che una gioventù simile è già destinata all'autodistruzione perché questa è fondamentalmente "individualista", quindi "anarchica" per definizione. In questo senso, non può in alcun modo rappresentare una solida base per la continuità di alcuna società, né tanto meno un valore sicuro per la cura dei suoi anziani. 

Allo stesso modo, è anche imperativo creare una "Carta dei Diritti e delle Libertà Individuali" e un "Ufficio di Protezione del Cittadino", facendo intendere alle masse che queste innovazioni fanno parte della "Modernità" delle "Nuove Società" del XX secolo.

Allo stesso modo e contemporaneamente, ma a un altro livello, varare nuove leggi per il "Rispetto e la Libertà Individuale". Come nel caso della "Famiglia", ma a livello della "Società", queste leggi entreranno in conflitto con i diritti della Comunità, portando così le società menzionate, diritto alla loro autodistruzione. Perché qui, l'inversione è completa: "Non è più la società (il diritto della maggioranza) che deve essere protetta contro gli individui che possono minacciarla, ma piuttosto (il Diritto dell'Individuo) che deve essere protetto contro le potenziali minacce della maggioranza". Questo è l'obiettivo che ci prefiggiamo.

Per completare il disfacimento della famiglia, del sistema educativo e quindi della società in generale, è essenziale incoraggiare la "libertà sessuale" a tutti i livelli della società occidentale. È necessario ridurre l'individuo, e quindi le masse, all'ossessione di soddisfare i propri istinti primordiali con tutti i mezzi possibili. Sappiamo che questo passo rappresenta il culmine oltre il quale qualsiasi società finirà per crollare su se stessa. Non era forse così nell'Impero Romano al suo apice, e in modo simile a tutte le civiltà nel corso della storia?

Grazie agli uomini di scienza e ai laboratori finanziati dalle nostre Logge, siamo riusciti a sviluppare un processo chimico che rivoluzionerà tutte le società occidentali e relegherà per sempre all'oblio i principi morali e religiosi giudeo-cristiani. Questo processo, in forma di pillola, aprirà la strada alla "Libertà Sessuale" senza conseguenze e spingerà le "Donne" delle Nazioni a voler rompere con quello che sarà allora percepito come il giogo del passato (la schiavitù delle donne sottomesse agli uomini e alla famiglia tradizionale giudeo-cristiana). 

Già "Centro e perno del nucleo familiare", la donna moderna, ora come individuo indipendente, desidera rompere con il suo ruolo tradizionale, staccarsi dalla famiglia e condurre la propria vita secondo le proprie aspirazioni personali. Niente di più naturale, lo sappiamo, ma dove interverremo con forza, sarà per infiltrarci in tutti i nuovi "Movimenti di Protesta Femminile", spingendone la logica fino ai limiti estremi. E questi limiti si possono trovare già registrati nel crollo definitivo della famiglia tradizionale e della società giudaico-cristiana.

Questa "liberazione sessuale" sarà il mezzo ultimo con cui potremo rimuovere dalla "Coscienza Popolare" ogni riferimento al "Bene e al Male". Il crollo di questa barriera religiosa e morale ci permetterà di completare il processo della falsa "Liberazione del Passato dell'Uomo", che in realtà è una forma di schiavitù che sarà proficua per i nostri "Piani Globalisti". 

Questa porta aperta all'incoraggiamento della "libertà sessuale", al "Divorzio", all'"aborto" su richiesta, al riconoscimento legale delle diverse forme di omosessualità, ci aiuterà a cambiare radicalmente le basi storiche del "Diritto Legale" delle Società. Sarebbe una risorsa fondamentale spingere tutti gli individui verso un generale rilassamento della morale, dividere gli individui l'uno contro l'altro, secondo i loro istinti e i loro interessi, distruggere il futuro dei giovani spingendoli alle esperienze negative della sessualità precoce e all'aborto, e indebolire moralmente le generazioni future spingendole all'alcolismo, alle droghe (di cui i nostri Ufficiali Superiori della Loggia Internazionale si occuperanno di prendere il controllo a livello mondiale) e al suicidio (che i giovani disillusi e abbandonati a se stessi considereranno come fine cavalleresco).

Inganniamo la gioventù delle Nazioni mostrandola ai genitori come irresponsabile, atea, immorale; in fondo, alla ricerca solo del piacere, della fuga e della sfrenata soddisfazione dei propri istinti a prezzo della menzogna, dell'ipocrisia e del tradimento. Facciamo del divorzio e dell'aborto una nuova consuetudine sociale accettata da tutti. Così incoraggiandola alla criminalità in tutte le sue forme e a rifugiarsi in gruppi diversi, fuori dalla portata dell'ambiente familiare che percepirà, inevitabilmente, come una minaccia per la sua stessa sopravvivenza. Essendo il tessuto sociale così sconvolto per sempre, ci sarà possibile d'ora in poi agire sulla Politica e sull'Economia delle Nazioni per sottometterle al nostro grazie; per giungere ad accettare con forza i nostri Piani per un Nuovo Ordine Mondiale.

 Perché, è bene riconoscerlo, le Nazioni, private di poter contare su una gioventù forte, su una Società in cui gli individui, raggruppati attorno a un ideale comune, rafforzati da indistruttibili baluardi morali, avrebbero potuto fornire il suo sostegno storico, non possono che abdicare alla nostra volontà globale. 

Così possiamo inaugurare ciò che è stato così ampiamente annunciato dalle nostre creazioni passate: "Il sistema comunista che profetizzava una rivoluzione mondiale messa in moto da tutti i reietti della terra" e "il nazismo con cui avevamo annunciato un Nuovo Ordine Mondiale per 1000 anni". 

Questo è il nostro obiettivo finale; l'opera ricompensata per tutti i valorosi caduti in travaglio per il suo compimento nei secoli. Dicendolo forte e chiaro: "Tutti i Fratelli delle Logge sono morti nell'anonimato per la realizzazione di questo ideale che ora possiamo toccare con mano".

È ben noto a tutti che l'Uomo, una volta soddisfatti i propri bisogni primari (cibo, vestiario e alloggio), è molto più incline a essere meno vigile. Lasciamo che la sua coscienza si plachi, mentre orientiamo la sua mente verso la nostra via, creando in lui un ambiente di condizioni economiche favorevoli. Pertanto, durante questo periodo di 70 anni, i nostri agenti si infiltreranno in tutti i diversi ambiti della Società per accettare i nostri nuovi standard in materia di istruzione, diritto, politica sociale e faremo in modo di diffondere in lui un clima economico di fiducia.

Lavoro per tutti, apertura del credito per tutti, tempo libero per tutti saranno il nostro spauracchio per l'illusoria creazione di una nuova classe sociale: la "Classe Media". Perché una volta raggiunti i nostri obiettivi, la "Classe" nel mezzo, tra i poveri laici e noi ricchi, la elimineremo definitivamente, tagliando fuori ogni mezzo di sopravvivenza. 

In questo modo, faremo degli Stati nazionali i nuovi "Genitori" degli individui. Attraverso questo clima affidabile, in cui i nostri "Agenti Internazionali" avranno fatto il necessario per allontanare ogni spettro di una guerra mondiale, incoraggeremo l'eccessiva "Centralizzazione" dello Stato. In questo modo, gli individui potranno acquisire l'impressione di una totale libertà di esplorare, mentre il leggendario peso delle responsabilità personali verrà trasferito allo Stato.

Sarà così possibile aumentare drasticamente il peso dello Stato moltiplicando senza limiti un corpo di funzionari pubblici intellettuali. Garantiti per anni in anticipo sulla sicurezza materiale, saranno di conseguenza perfetti come esecutori dell'"Autorità Governativa", in altre parole, del nostro "Potere". 

Creando così un corpo impressionante di funzionari che di per sé formerà (un Governo nel Governo), indipendentemente dal partito politico al potere. Questa macchina anonima potrà un giorno fungere da leva finanziaria quando arriverà il momento di accelerare il collasso economico degli Stati nazionali, perché questi non saranno in grado di sostenere indefinitamente tali stipendi di massa senza indebitarsi oltre le proprie possibilità.

D'altra parte, questa stessa macchina darà un'immagine fredda e indifferente dell'apparato governativo, e di come questa complessa macchina, inutile in molte delle sue funzioni, servirà da copertura e protezione contro le popolazioni. Chi oserebbe infatti avventurarsi nei labirinti di un simile labirinto per far valere le proprie rivendicazioni personali? Sempre durante questo periodo di ebbrezza generale, ne approfitteremo anche per acquistare o eliminare, a seconda delle necessità del momento, tutti i dirigenti d'azienda, i responsabili dei principali organi statali, i centri di ricerca scientifica, la cui azione e la cui efficienza rischierebbero di dare troppo potere agli Stati nazionali. Lo Stato non dovrebbe assolutamente diventare una forza indipendente a sé stante, che rischierebbe di sfuggirci e di mettere a repentaglio i nostri "Piani" ancestrali.

Vigileremo inoltre per avere un controllo assoluto su tutte le strutture sovranazionali delle Nazioni. Questi organismi internazionali devono essere posti sotto la nostra assoluta giurisdizione. Nello stesso senso, e per garantire la redditività della nostra influenza sulle popolazioni, dovremo controllare tutti i mezzi di informazione. Le nostre banche finanzieranno quindi solo coloro che ci sono favorevoli, mentre supervisioneranno la chiusura di quelli più recalcitranti. Questo dovrebbe passare quasi inosservato, in linea di principio, alle popolazioni, che saranno assorbite dal loro bisogno di fare più soldi e di divertirsi.

D'ora in poi dovremo preoccuparci di finalizzare la fase di deregionalizzazione delle regioni rurali, iniziata all'inizio della "crisi economica" del 1929. Il sovraffollamento delle città è stato il nostro compagno di viaggio durante la "rivoluzione industriale". I proprietari rurali, per la loro indipendenza economica e la loro capacità di produrre la base dell'approvvigionamento alimentare degli Stati, rappresentano una minaccia per noi e per i nostri progetti futuri. Ammassati nelle città, dipenderanno maggiormente dalle nostre industrie per sopravvivere. 

Non possiamo permetterci l'esistenza di gruppi indipendenti dal nostro "Potere". Quindi eliminiamo i proprietari terrieri, rendendoli schiavi obbedienti delle industrie sotto il nostro controllo. Quanto agli altri, permettiamo loro di organizzarsi in cooperative agricole, che i nostri agenti infiltreranno per indirizzarli meglio in base alle nostre priorità future.

Attraverso lo Stato, cerchiamo di evidenziare bene il "Rispetto" obbligatorio per la diversità delle "Culture", dei "Popoli", delle "Religioni", dei "Gruppi Etnici", che sono tutti modi, per noi, di veicolare la "Libertà Personale" di fronte alla nozione di "Unità Nazionale"; il che ci permetterà di dividere meglio le popolazioni degli Stati Nazionali, e quindi di indebolirle nella loro autorità e nella loro capacità di manovra. Spinto a questi limiti estremi, ma sul piano internazionale, questo concetto, in futuro, spingerà i gruppi etnici delle varie Nazioni a raggrupparsi per rivendicare, individualmente, ciascuno la propria parte di "Potere"; ciò finirà per rovinare le Nazioni e le farà scoppiare in guerre senza fine. Quando gli Stati Nazionali saranno così indeboliti da tante lotte intestine, ben fondati sul riconoscimento dei "diritti delle Minoranze" nella loro Indipendenza; che i nazionalisti divisi in varie fazioni culturali e religiose si opporranno ciecamente a lotte senza esito; che la gioventù avrà perso totalmente il contatto con le proprie radici; allora potremo usare le Nazioni Unite per iniziare a imporre il nostro Nuovo Ordine Mondiale.

Inoltre, a quel punto, gli "Ideali Umanitari, Sociali e Storici" degli Stati Nazionali saranno già da tempo crollati sotto la pressione delle divisioni interne.] 


Fine del documento 6.6.6. datato fine giugno 1967.

 

Diciotto anni dopo, il (6.6.6.) all'epoca, si tenne un'altra Riunione della Réunion di Importanza per il Canada. Il Gruppo 6.6.6. si riunì nuovamente a Toronto, alla fine di giugno del 1985, ma questa volta per definire le ultime fasi che ne sarebbero derivate, sul crollo degli Stati nazionali e sulla presa del potere internazionale da parte delle Nazioni Unite.

 

DOCUMENTO: "RED DAWN" (ALBA ROSSA) 1985 

Obiettivo del Progetto Globalista: ISTITUZIONE DEL MONDO OCCULTO Mezzi di finanziamento del progetto: Controllo del FMI, del GATT, del Comitato di Bruxelles, della NATO, dell'ONU e di altre organizzazioni internazionali. 

"Gli ultimi diciotto anni sono stati molto proficui per il progresso dei nostri progetti mondiali. Posso dirvi, Fratelli, che ormai siamo quasi arrivati all'obiettivo. La caduta degli Stati Nazionali non è altro che una questione di tempo, relativamente breve, devo ammetterlo con sicurezza".

Un bel video che spiega un po questa storia


Grazie ai nostri Agenti di Infiltrazione e alle nostre colossali risorse finanziarie, sono stati compiuti progressi senza precedenti in tutti i settori della Scienza e della Tecnologia, di cui controlliamo finanziariamente le più grandi società. Dagli incontri segreti con M. de Rothchild, svoltisi nel corso di 56 anni, con l'obiettivo di finalizzare lo sviluppo e l'implementazione dei "Computer" Mondiali, è ora possibile prevedere la creazione di una sorta di "Autostrada Internazionale" in cui tutte queste macchine siano interconnesse. Perché, come già sapete, il controllo diretto delle singole popolazioni del pianeta sarebbe, come minimo, totalmente impossibile senza l'uso di computer, elettronici e collegati tra loro in una vasta "Rete Globale". Queste macchine hanno anche il vantaggio di sostituire milioni di persone. Inoltre, non hanno né coscienza né morale, il che è essenziale per il successo di un progetto come il nostro. Soprattutto, queste macchine fanno, senza discutere, tutto ciò che viene loro imposto. Sono schiavi perfetti, sognati dai nostri predecessori, ma non potevano dubitare che un giorno sarebbe stato possibile compiere un tale miracolo. Queste macchine, senza patria, senza colore, senza religione, senza affiliazione politica, sono il compimento ultimo del nostro strumento e del Nuovo Ordine Mondiale. Sono la "Pietra Angolare"!

L'organizzazione di queste macchine in una vasta "Rete Mondiale", le cui leve superiori controlleremo, ci servirà a immobilizzare le popolazioni. Come? 

Come sapete, la struttura di base del nostro Nuovo Ordine Mondiale consiste, nella sua essenza, in una moltitudine di diverse "Reti", ciascuna delle quali copre tutte le sfere dell'attività umana sull'intero pianeta. Fino ad oggi, tutte queste "Reti" erano interconnesse da una base ideologica comune: quella dell'Uomo come "Centro" e "Compimento Definitivo" dell'Universo.

Grazie a tutte queste "Reti" unite dal legame della "Nuova Religione dell'Uomo per l'Uomo", siamo riusciti a infiltrarci facilmente in tutti i settori umani di tutti i paesi occidentali e a modificare la base "giudeo-cristiana". Il risultato è che oggi, quest'Uomo, che fa parte della Politica, dell'Economia, del Sociale, dell'Educazione, della Scienza o della Religione, già dalla nostra ultima Riunione di fine giugno '67, ha abbandonato la sua eredità passata per sostituirla con il nostro ideale di una religione mondiale basata unicamente sull'Uomo. Separato ormai dalle sue radici storiche, quest'Uomo non aspetta più, alla fine, che gli venga proposta una nuova ideologia. Questa, correttamente intesa, è la nostra, quella della "Comunità del Villaggio Globale", che ne sarà il "Centro".

Ed è proprio questo che gli daremo, incoraggiandolo a partecipare, "Anima e Corpo", a questa "Rete Elettronica Globale" dove i confini degli stati nazionali sono stati per sempre aboliti, cancellati fino alle loro radici più profonde. 

Mentre quest'uomo fuorviato sarà assorbito dal suo cieco entusiasmo di far parte della sua nuova "Comunità Mondiale" facendo parte di questa vasta "Rete di Computer", per nostro conto, vedremo, dalle leve superiori che gli saranno nascoste, come archiviare, identificare, registrare e rendere redditizio secondo i nostri obiettivi. 

Perché all'interno di questa "Nuova Società Globale", nessun individuo che abbia un potenziale di "Redditività" per noi, può sfuggirci. Il costante contributo della "Tecnologia Elettronica" dovrà assicurarci tutti i mezzi per archiviare, identificare e controllare tutti gli individui delle popolazioni occidentali. Per coloro che non rappresentano la "Redditività Sfruttabile" da parte nostra, faremo in modo che vengano eliminati attraverso tutte le guerre civili locali che abbiamo cercato di scatenare qui e là attraverso: il lavoro dei nostri servitori; la "Caduta dell'Economia" degli Stati-nazione; e le "Opposizioni e Rivendicazioni" di vari gruppi all'interno di quegli Stati.

Ecco quindi il modo dettagliato con cui procederemo prima del 1998 per spianare la strada alla nascita del nostro "Governo Mondiale". 

1 - Decuplicare la "Società del Tempo Libero" che ci ha reso così redditizio fino ad oggi. Servendoci dell'invenzione del "Video" che abbiamo finanziato, e dei giochi ad esso collegati, finiamo per corrompere la moralità della gioventù. Offriamogli la possibilità di soddisfare fin da ora tutti i suoi istinti. Un essere posseduto dai sensi e schiavo di questi, lo sappiamo, non ha né ideali né forza interiore per difenderli, qualunque essi siano. È un "Individualista" per natura e rappresenta un candidato perfetto che possiamo facilmente modellare secondo i nostri desideri e le nostre priorità. Inoltre, ricordatevi con quanta facilità i nostri predecessori riuscirono a orientare tutta la gioventù tedesca all'inizio del secolo, attraverso il disincanto di quest'ultima!

2 - Incoraggiare la "Contestazione Studentesca" per tutte le cause legate all' "Ecologia". La protezione obbligatoria di quest'ultima sarà un vantaggio fondamentale quando avremo esortato gli Stati Nazionali a scambiare il loro "Debito Interno" con la perdita del 33% di tutti i loro territori lasciati allo stato selvaggio. 

3 - Colmare il vuoto interiore di questo giovane iniziandolo, fin dalla più tenera età, all'universo dei computer. Usandolo per il sistema educativo. Uno schiavo al servizio di un altro schiavo che non controlliamo. 

4 - Su un altro piano, stabilire il "Libero Scambio Internazionale" come priorità assoluta per la sopravvivenza economica degli Stati Nazionali. Questa nuova concezione economica ci aiuterà ad accelerare il declino dei "Nazionalisti" di tutte le Nazioni; a isolarli in diverse fazioni e, al momento opportuno, a scatenare selvaggiamente gli uni contro gli altri in guerre civili che finiranno per rovinare queste Nazioni.

5 - Assicurarci a tutti i costi il successo di tale impresa, assicurandoci che i nostri agenti, già infiltrati nei Ministeri degli Affari Intergovernativi e dell'Immigrazione degli Stati Nazionali, apportino modifiche approfondite alle Leggi di tali Ministeri. Tali modifiche mireranno essenzialmente ad aprire le porte dei Paesi occidentali a un'immigrazione sempre più massiccia all'interno dei loro confini (immigrazioni che avremo peraltro provocato, avendo cura di innescare, qua e là, nuovi conflitti locali). Attraverso campagne di stampa ben orchestrate presso l'opinione pubblica degli Stati Nazionali presi di mira, provocheremo tra di loro un significativo afflusso di rifugiati che avrà l'effetto di destabilizzare la loro economia interna e di aumentare le tensioni razziali all'interno del loro territorio. Faremo in modo che gruppi di estremisti stranieri prendano parte a questi afflussi di immigrati; ciò faciliterà la destabilizzazione.

6 - Questo "Libero Scambio", che in realtà non esiste perché è già controllato da tutti noi al vertice della gerarchia economica, infiltrandolo attraverso la "Commissione Trilaterale": [quella di Asia, America ed Europa]. Ci porterà discordia all'interno degli Stati Nazionali a causa dell'aumento della disoccupazione legata alle ristrutturazioni delle nostre multinazionali. 

7 - Spostandosi lentamente, ma inesorabilmente, le nostre multinazionali hanno acquisito in nuovi Paesi l'idea di "Economia di Mercato", come ad esempio nei Paesi dell'Europa orientale, in Russia e in Cina. Al momento non ci interessa molto se la loro popolazione rappresenti o meno un vasto bacino di nuovi consumatori. Ciò che ci interessa è avere accesso, prima di tutto, a una "Forza Lavoro Schiava" (a basso costo e non sindacalizzata) che questi Paesi e quelli del Terzo Mondo ci stanno offrendo. Inoltre, i loro governi non sono forse stati istituiti da noi? Non dipendono forse dagli aiuti esteri e dai prestiti del nostro "Fondo Monetario Internazionale" e della nostra "Banca Mondiale"? Questi trasferimenti ci offrono diversi vantaggi. Contribuiscono a mantenere queste nuove popolazioni nell'illusione di una "Liberazione Economica", di una "Libertà Politica", mentre in realtà le domineremo con l'appetito per i guadagni e un debito che non potranno mai saldare. Quanto alle popolazioni occidentali, saranno mantenute nel sogno del [Benessere Economico] perché i prodotti importati da questi paesi non subiranno alcun aumento di prezzo. Al contrario, senza che se ne accorgano in anticipo, sempre più industrie saranno costrette a chiudere i battenti a causa dei trasferimenti che avremo effettuato al di fuori dei paesi occidentali. Queste chiusure aumenteranno la disoccupazione e causeranno gravi perdite di entrate per gli Stati nazionali.

8 - Quindi istituiremo un' "Economia Globale" a livello mondiale che sfuggirà totalmente al controllo degli Stati Nazionali. Questa nuova economia avrà il controllo su tutto; nessuna pressione politica o sindacale potrà avere potere su di essa. Detterà la propria "Politica Globale" e imporrà una riorganizzazione politica, ma in base alle nostre priorità a livello mondiale.

 9- Con questa "Economia Indipendente" che ha solo le Leggi come nostre Leggi, istituiremo una "Cultura di Massa Mondiale". Con il controllo internazionale della Televisione e dei Media, istituiremo una "Nuova Cultura", ma livellata, uniforme per tutti, senza che alcuna "Creazione" futura ci sfugga. Gli artisti del futuro saranno a nostra immagine o non sopravviveranno. Finiti quindi i tempi in cui le "Creazioni Culturali Indipendenti" mettevano in pericolo i nostri progetti globalisti, come spesso accadeva in passato.

10 - Scopriremo quindi la possibilità di utilizzare le forze militari delle Nazioni Unite (come quelle degli Stati Uniti) per scopi umanitari. In realtà, queste "Forze" saranno utilizzate per sottomettere il nostro controllo a paesi recalcitranti. Così i paesi del Terzo Mondo, e altri simili a loro, non potranno sfuggire al nostro desiderio di usare la loro gente come manodopera schiava. 

11 - Per controllare il mercato mondiale, dovremo distogliere la produttività dal suo obiettivo primario (liberare l'uomo dalla durezza del lavoro). La orienteremo in modo che si rivolga contro l'uomo, schiavizzandolo nel nostro sistema economico, dove avrà solo la possibilità di diventare nostro schiavo e persino un futuro criminale.

12 - Tutti questi trasferimenti all'estero delle nostre multinazionali e la riorganizzazione mondiale dell'economia mireranno, tra l'altro, a far salire la disoccupazione nei paesi occidentali. Questa situazione sarà tanto più praticabile perché, in un primo momento, avremo favorito l'importazione massiccia di prodotti di base all'interno degli Stati nazionali e, allo stesso tempo, avremo sovraccaricato questi Stati con l'esagerato impiego della loro popolazione nella produzione di servizi che non sono più in grado di pagare. Queste condizioni estreme moltiplicheranno per milioni le masse di beneficiari di assistenza sociale di ogni tipo, di analfabeti, di senzatetto. 

13 - Con la perdita di milioni di posti di lavoro nel settore primario, a causa di evasioni occulte di capitali esteri dagli Stati nazionali, potremo così mettere a repentaglio l'armonia sociale con lo spettro della guerra civile. 

14 - Queste manipolazioni internazionali dei governi e delle popolazioni degli Stati nazionali ci forniranno il pretesto per usare il nostro FMI per esortare i governi occidentali a istituire "Bilanci di Austerità" sotto la copertura dell'immaginaria riduzione del loro "Debito Nazionale"; dell'ipotetica preservazione del loro "Rating di Credito Internazionale"; dell'impossibile preservazione della "Pace Sociale".

15 - Con queste "Misure di Bilancio d'Emergenza", interromperemo il finanziamento degli Stati nazionali per tutti i loro "Mega-Progetti" che rappresentano una minaccia diretta al nostro controllo mondiale dell'economia. 

16 - Inoltre, tutte queste misure di austerità ci permetteranno di spezzare la volontà nazionale delle strutture moderne nei settori dell'energia, dell'agricoltura, dei trasporti e delle nuove tecnologie. 

17 - Queste stesse misure ci offriranno l'opportunità ideale per affermare la nostra "Ideologia della Competizione Economica". Questa si tradurrà, con gli Stati nazionali, nella riduzione volontaria degli stipendi, nelle dimissioni volontarie con [Presentazione di Medaglie per i Servizi resi]; il che ci aprirà le porte all'istituzione ovunque della nostra "Tecnologia di Controllo". In questa prospettiva, tutte queste dimissioni saranno sostituite dai "Computer" al nostro servizio. 

18 - Queste trasformazioni sociali ci aiuteranno a cambiare in profondità la forza lavoro "Polizie e Militari" degli Stati Nazionali. Con il pretesto delle necessità del momento, e senza destare sospetti, ci libereremo una volta per tutte di tutti gli individui dotati di "Coscienza Giudeo-Cristiana". Questa "Ristrutturazione dei Corpi di Polizia e Militari" ci permetterà di licenziare senza contestazioni il vecchio personale, così come tutti gli elementi che non trasmettono i nostri principi internazionalisti. Questi saranno sostituiti da giovani reclute prive di "Coscienza e Moralità", già piuttosto abituate e favorevoli all'uso sconsiderato della nostra "Tecnologia delle Reti Elettroniche".


19 - Allo stesso tempo, e sempre con il pretesto dei "Tagli al Bilancio", garantiremo il trasferimento delle basi militari degli Stati Nazionali all'Organizzazione delle Nazioni Unite. 

20 - In questa prospettiva, lavoreremo alla riorganizzazione del "Mandato Internazionale delle Nazioni Unite". Da "Forza di Pace" priva di potere decisionale, la trasformeremo in una "Forza di Rapido Spiegamento" in cui confluiranno, in un insieme unitario, le forze armate degli Stati Nazionali. Ciò ci permetterà efficacemente, senza combattimenti, la smilitarizzazione di tutti questi Stati in modo che nessuno di loro, in futuro, non sia sufficientemente potente (indipendente) da mettere in discussione la nostra "Potenza Mondiale". 

21 - Per accelerare questo processo di trasferimento, impegneremo l'attuale forza delle Nazioni Unite nei conflitti impossibili da risolvere. In questo modo, e attraverso i media che controlliamo, mostreremo alle popolazioni l'impotenza e l'inutilità di questa "Forza" nella sua forma attuale. Le frustrazioni, alimentate e spinte al massimo al momento opportuno, spingeranno le popolazioni degli Stati nazionali a implorare le autorità internazionali di costituire al più presto una tale "Forza Multinazionale" per proteggere a tutti i costi la "Pace".

22 - La prossima apparizione di questa volontà globale di una "Forza Militare Multinazionale" andrà di pari passo con l'istituzione, all'interno degli Stati Nazionali, di una "Task Force Multi-Giurisdizionale". Questa combinazione di "Polizia e Stato Maggiore Militare", creata direttamente con il pretesto dell'aumento della crescente instabilità politica e sociale all'interno di questi Stati, che crollano sotto il peso dei problemi economici, ci permetterà di controllare meglio le popolazioni occidentali. Qui, l'uso eccessivo di dati identificativi e di registrazione elettronica degli individui ci fornirà una sorveglianza completa di tutte le popolazioni interessate. 

23 - Questa riorganizzazione poliziesca e militare interna ed esterna degli Stati Nazionali consentirà la convergenza verso l'obbligo di istituzione di un "Centro Giudiziario Mondiale". Questo "Centro" consentirà ai vari "Organi di Polizia degli Stati Nazionali" di avere rapido accesso alle "Banche Dati" su tutti gli individui potenzialmente pericolosi per noi sul pianeta. L'immagine di una migliore efficienza giudiziaria e dei legami sempre più stretti creati e mantenuti con l' "Esercito", ci aiuterà a sottolineare la necessità di una "Corte Internazionale" raddoppiata da un "Sistema Giudiziario Mondiale": uno per gli affari civili e i singoli criminali, e l'altro per le Nazioni.

24 - Nel contesto di una crescita che si attuerà in tutte queste nuove necessità, sarà imperativo per noi completare al più presto il controllo mondiale delle armi da fuoco all'interno dei territori degli Stati nazionali. Per farlo, accelereremo il "PIANO ALFA" attuato negli anni '60 da alcuni dei nostri predecessori. Questo "Piano" mirava originariamente a due obiettivi rimasti invariati anche oggi: creare, con l'intervento dei "Tiratori Pazzi", un clima di insicurezza nelle popolazioni per portare a un più stretto controllo delle armi da fuoco. Indirizzare atti di violenza in modo da far apparire la responsabilità di estremisti religiosi, o di persone affiliate a religioni di tendenza "tradizionale", o ancora di persone che affermano di avere comunicazioni privilegiate con Dio. Oggi, per accelerare il "Controllo delle Armi da Fuoco", possiamo sfruttare la "Crollo delle Condizioni Economiche" degli Stati nazionali, che comporterà con sé una completa destabilizzazione sociale, e quindi un aumento della violenza. Non ho bisogno di ricordarvi, né di dimostrarvi, Fratelli, i fondamenti di questo "Controllo" delle armi da fuoco. Senza questo, diventerebbe quasi impossibile per noi mettere in ginocchio le popolazioni degli Stati presi di mira. Ricordatevi con quale successo i nostri predecessori riuscirono a controllare la Germania del 1930 con le nuove "Leggi" applicate all'epoca; leggi su cui si basano inoltre le attuali Leggi degli Stati Nazionali per lo stesso controllo.

25 - Le ultime "Fasi" si riferiscono alla "FASE OMEGA" sperimentata a partire dagli esperimenti condotti all'inizio degli anni '70. Esse comprendono l'applicazione, a livello mondiale, di "Armi Elettromagnetiche". I "Cambiamenti Climatici" comportano la distruzione dei raccolti; la bancarotta, in queste condizioni, dei terreni agricoli; la denaturazione, con mezzi artificiali, di alimenti di consumo regolare; l'avvelenamento della natura attraverso uno sfruttamento esagerato e insensato e l'uso massiccio di prodotti chimici in agricoltura. Tutto questo, Fratelli, porterà alla rovina assicurata dalle industrie alimentari degli Stati Nazionali. Il futuro del "Controllo delle Popolazioni" di questi Stati passa necessariamente attraverso il controllo assoluto, da parte nostra, della produzione alimentare a livello mondiale e l'appropriazione delle principali "Strade del Cibo" del pianeta. Per farlo, è necessario utilizzare l'elettromagnetismo, tra gli altri, per destabilizzare il clima degli Stati più produttivi sul piano agricolo. Quanto all'avvelenamento della natura, sarà tanto più accelerato quanto più l'aumento della popolazione lo spingerà senza restrizioni.

26 - L'uso di "Terremoti" elettromagnetici nelle aree industriali più importanti degli Stati Nazionali contribuirà ad accelerare il "Crollo Economico" degli Stati più minacciosi per noi; nonché ad amplificare l'obbligo di attuare il nostro Nuovo Ordine Mondiale. 

27 - Chi può sospettare di noi? Chi può sospettare dei mezzi utilizzati? Coloro che oseranno sollevarsi contro di noi diffondendo informazioni sull'esistenza e sui contenuti del nostro "Complotto", diventeranno sospetti agli occhi delle autorità della loro Nazione e della loro popolazione. Grazie alla disinformazione, alla menzogna, all'ipocrisia e all'individualismo che abbiamo creato tra i popoli degli Stati Nazionali, l'Uomo è diventato un Nemico per l'Uomo. Quindi questi "Individui Indipendenti", che sono tra i più pericolosi per noi proprio a causa della loro "Libertà", saranno considerati dai loro simili come nemici e non come liberatori. La schiavitù dei bambini, il saccheggio delle ricchezze del Terzo Mondo, la disoccupazione, la propaganda per la liberazione dalla droga, l'esaurimento dei giovani delle Nazioni, l'ideologia del "Rispetto della libertà personale" diffusa nelle Chiese giudaico-cristiane e negli Stati nazionali, l'oscurantismo considerato come base per l'orgoglio, i conflitti interetnici e la nostra ultima realizzazione: le "restrizioni di bilancio"; tutto questo ci permette finalmente di vedere la realizzazione ancestrale del nostro "Sogno": quello dell'istituzione del nostro "NUOVO ORDINE MONDIALE"].

Fine del documento, fine giugno 1985, di Serge Monast: http://en.wikipedia.org/wiki/Serge_Monast

un immenso ringraziamento a quest uomo, ricercatore della verità che è stato Serge Monast. Ed un augurio che la figlia si possa trovare subito !!!

Fonte documento originale: VEDI QUI

Proprietà e traduzione italiana di DeepMoon Amministratore - IoDifendoilCattolicesimoProfetico 

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lunedì 1 settembre 2025

✝️🕊 Cosa dicono le scritture sulla seconda venuta di Gesù Cristo (Leggiamo la Bibbia n°4)

 Questo articolo ha selezionato 36 scritture della Bibbia sulla seconda venuta di Gesù Cristo, inclusi i segni della venuta del Signore, il modo in cui il Signore viene, cosa farà il Signore e come accogliere il ritorno del Signore. Raccomandiamo altri articoli e video correlati per aiutarti a comprendere il significato delle Scritture e accogliere con successo il ritorno di Gesù Cristo al più presto.


I. Le scritture sui segni della seconda venuta di Gesù Cristo

II. Le scritture sul giorno in cui Gesù tornerà

III. Le scritture sul modo della seconda venuta di Gesù Cristo

IV. Le scritture sul giudizio alla seconda venuta di Gesù Cristo

V. Le scritture su come accogliere la seconda venuta di Gesù Cristo


I. Le scritture sui segni della seconda venuta di Gesù Cristo


1. Carestia spirituale


“E Io, dal canto mio, v’ho lasciati a denti asciutti in tutte le vostre città; v’ho fatto mancare il pane in tutte le vostre dimore; ma voi non siete tornati a Me, dice Jahvè. E v’ho pure rifiutato la pioggia, quando mancavano ancora tre mesi alla mietitura; ho fatto piovere sopra una città, e non ho fatto piovere sopra un’altra città; una parte di campo ha ricevuto la pioggia, e la parte di su cui non ha piovuto è seccata. Due, tre città vagavano verso un’altra città per bever dell’acqua, e non potean dissetarsi; ma voi non siete tornati a me, dice Jahvè” (Amos 4:6-8).

“Ecco, vengono i giorni, dice il Signore, Jahvè, ch’Io manderò la fame nel paese, non fame di pane o sete d’acqua, ma la fame e la sete d’udire le parole di Jahvè” (Amos 8:11).

“E perché l’iniquità sarà moltiplicata, la carità dei più si raffredderà” (Matteo 24:12).


Parole di Dio attinenti:

“Dio porterà a compimento queste cose: farà venire dinanzi a Lui tutte le persone dell’universo e farà in modo che tutti adorino il Dio in terra, e la Sua opera in altri luoghi cesserà e la gente sarà costretta a cercare la vera via. Accadrà come avvenne con Giuseppe: tutti vennero a lui per il cibo e si prostrarono davanti a lui per questo. Al fine di evitare la carestia, le persone saranno costrette a cercare la vera via. L’intera comunità religiosa sta soffrendo una grave carestia e solo il Dio di oggi è la vera fonte di acqua viva, Colui che possiede la fonte che scorre in eterno, fornita per il beneficio dell’uomo, e la gente verrà e dipenderà da Lui”.


2. L’apparizione di guerre, carestie e terremoti


“Or voi udirete parlar di guerre e di rumori di guerre; guardate di non turbarvi, perché bisogna che questo avvenga, ma non sarà ancora la fine. Poiché si leverà nazione contro nazione e regno contro regno; ci saranno carestie e terremoti in vari luoghi; ma tutto questo non sarà che principio di dolori” (Matteo 24:6-8).


3. La restaurazione di Israele

“Or imparate dal fico questa similitudine: Quando già i suoi rami si fanno teneri e metton le foglie, voi sapete che l’estate è vicina. Così anche voi, quando vedrete tutte queste cose, sappiate che egli è vicino, proprio alle porte” (Matteo 24:32-33).

“E disse loro una parabola: ‘Guardate il fico e tutti gli alberi; quando cominciano a germogliare, voi, guardando, riconoscete da voi stessi che l’estate è oramai vicina. Così anche voi quando vedrete avvenir queste cose, sappiate che il Regno di Dio è vicino. In verità Io vi dico che questa generazione non passerà prima che tutte queste cose siano avvenute. Il cielo e la terra passeranno, ma le Mie parole non passeranno’” (Luca 21:29-33).


4. Visioni apparvero nelle stelle


“Or subito dopo l’afflizione di que’ giorni, il sole si oscurerà, e la luna non darà il suo splendore, e le stelle cadranno dal cielo, e le potenze de’ cieli saranno scrollate” (Matteo 24:29).

“E anche sui servi e sulle serve, spanderò in quei giorni il Mio spirito. E farò dei prodigi nei cieli e sulla terra: sangue, fuoco, e colonne di fumo. Il sole sarà mutato in tenebre, e la luna in sangue prima che venga il grande e terribile giorno di Jahvè” (Gioele 2:29-31).

“Poi vidi quand’ebbe aperto il sesto suggello: e si fece un gran terremoto; e il sole divenne nero come un cilicio di crine, e tutta la luna diventò come sangue” (Apocalisse 6:12).


5. Il Vangelo si diffonde alle estremità della Terra


“E questo evangelo del Regno sarà predicato per tutto il mondo, onde ne sia resa testimonianza a tutte le genti; e allora verrà la fine”           (Matteo 24:14 ).


6. L’apparizione di falsi cristi e anticristi


“E Gesù, rispondendo, disse loro: ‘Guardate che nessuno vi seduca. Poiché molti verranno sotto il Mio nome, dicendo: “Io sono il Cristo”, e ne sedurranno molti’” (Matteo 24:4-5).

“Allora, se alcuno vi dice: ‘Il Cristo eccolo qui, eccolo là’, non lo credete; perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno gran segni e prodigi da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti. Ecco, ve l’ho predetto” (Matteo 24:23-25).

“Ma, s’egli è un malvagio servitore che dica in cuor suo: ‘Il mio padrone tarda a venire’; e comincia a battere i suoi conservi, e a mangiare e bere con gli ubriaconi” (Matteo 24:48-49).

“Poiché molti seduttori sono usciti per il mondo i quali non confessano Gesù Cristo esser venuto in carne. Quello è il seduttore e l’anticristo”      (2 Giovanni 1:7).


Parole di Dio attinenti:

“Studiare una cosa simile non è difficile, ma richiede che ciascuno di noi conosca questa verità: Colui che è l’incarnazione di Dio deve avere la Sua sostanza e la Sua espressione. Poiché Dio Si trasforma in carne, compirà l’opera che deve realizzare, e dal momento che Egli Si trasforma in carne, esprimerà ciò che è e sarà in grado di portare la verità all’uomo, dargli la vita e mostrargli la via. La carne che non contiene l’essenza di Dio non rappresenta certamente Dio incarnato: non c’è dubbio. Per esaminare se si tratta dell’incarnazione di Dio, l’uomo deve valutare l’indole che Egli esprime e le parole che pronuncia. In altri termini, il fatto che Egli sia o non sia Dio in carne, e che sia o non sia la vera via, deve essere giudicato dalla Sua essenza. E così, nello stabilire se si tratta di Dio in carne, il punto è prestare attenzione alla Sua sostanza (la Sua opera, le Sue parole, la Sua indole e molto altro), anziché all’apparenza esteriore. Se l’uomo vede soltanto la Sua apparenza esteriore, e trascura la Sua essenza, ciò dimostra la sua ignoranza e la sua ingenuità”.

“Se, ai giorni nostri, dovesse emergere qualcuno che sia in grado di mostrare segni e prodigi, e che sappia cacciare i demoni, sanare i malati e compiere molti miracoli, e se questi sostenesse di essere Gesù che è venuto, allora si tratterebbe di una contraffazione degli spiriti maligni e della loro imitazione di Gesù. Ricordatelo! Dio non ripete la medesima opera. La fase dell’opera di Gesù è già stata completata e Dio non la intraprenderà mai più. L’opera di Dio è inconciliabile con le concezioni dell’uomo; per esempio, il Vecchio Testamento predisse la venuta di un Messia, ma poiché è venuto Gesù, sarebbe sbagliato che tornasse un altro Messia. Gesù è già venuto una volta e il Suo ritorno sarebbe sbagliato. A ogni età corrisponde un nome, e ogni nome è caratterizzato dall’età. L’uomo crede che Dio debba sempre mostrare segni e prodigi, sanare i malati e cacciare i demoni ed essere sempre proprio come Gesù, eppure questa volta non è affatto così. Se, durante gli ultimi giorni, Dio mostrasse ancora segni e prodigi, e di nuovo cacciasse i demoni e guarisse i malati – se agisse esattamente come Gesù –, allora ripeterebbe la medesima opera, e quella di Gesù non avrebbe alcun significato o valore. Pertanto, Dio realizza una fase dell’opera in ogni epoca. Una volta che una fase della Sua opera è completata, viene presto imitata dagli spiriti maligni, e quando Satana inizia a emulare Dio, Egli cambia metodo. Una volta completata una fase della Sua opera, questa è imitata dagli spiriti maligni. Dovete avere le idee chiare su questo”.

“Al tempo in cui Dio non Si era fatto carne, la misura dell’opposizione dell’uomo a Dio si basava sul fatto che l’uomo adorasse e alzasse o no lo sguardo al Dio invisibile nel cielo. All’epoca, la definizione di opposizione a Dio non era molto reale, in quanto l’uomo non poteva né vedere Dio né conoscere l’immagine di Dio né il Suo modo di operare e di parlare. L’uomo non aveva alcun concetto di Dio e credeva in Dio in modo vago, perché Egli non era apparso all’uomo. Pertanto, sebbene l’uomo credesse in Dio secondo i propri ragionamenti, Dio non lo condannava né gli chiedeva molto, perché l’uomo non era affatto in grado di vedere Dio. Quando Dio Si fa carne e viene tra gli uomini, ecco che tutti vedono Dio e ascoltano le Sue parole e tutti assistono all’operato di Dio nella carne. A quel tempo, tutte le concezioni dell’uomo si sciolgono come neve al sole. Quanto a coloro che vedono Dio che Si manifesta nella carne, nessuno di quelli che hanno l’obbedienza nel cuore sarà condannato, mentre coloro che volutamente si ergono contro di Lui saranno considerati Suoi avversari. Questi uomini sono degli anticristi e sono dei nemici che volontariamente si oppongono a Dio”.



II. Le scritture sul giorno in cui Gesù tornerà


“Ma quant’è a quel giorno ed al quell’ora, nessuno li sa, neppur gli angeli nel cielo, né il Figliuolo, ma solo il Padre. State in guardia, vegliate, poiché non sapete quando sarà quel tempo” (Marco 13:32-33).


“Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora” (Matteo 25:13).


“Anche voi siate pronti, perché nell’ora che non pensate, il Figliuol dell’uomo verrà”              (Luca 12:40).


Parole di Dio attinenti:

“Al giungere dell’alba, all’insaputa di tutti, Dio è venuto sulla terra e ha cominciato la Sua vita nella carne. La gente non era consapevole di tale momento. Forse erano tutti profondamente addormentati, forse molti di quelli che stavano vegliando erano vigili nell’attesa, e forse molti stavano pregando in silenzio Dio in cielo. Eppure, tra tutte queste persone, nemmeno una sapeva che Dio era già giunto sulla terra”.

“Gesù disse che sarebbe tornato come era andato via, ma sai il vero significato delle Sue parole? Forse lo ha detto al gruppo a cui appartieni? Tutto ciò che sai è che Lui tornerà come è andato via, su una nuvola, ma sai esattamente come Dio compie la Sua opera? Se tu fossi davvero in grado di capire, ebbene, come andrebbero spiegate le parole che Gesù ha pronunciato? Egli ha detto: ‘Quando il Figlio dell’uomo verrà negli ultimi giorni, Egli Stesso non sa, né gli angeli e i messaggeri nel cielo e così tutta l’umanità. Solo il Padre sa, cioè, solo lo Spirito sa’. Persino il Figlio dell’uomo non lo sa, dunque puoi essere tu a prevederlo? Se tu fossi in grado di sapere e di vedere con i tuoi stessi occhi, quelle parole non sarebbero state pronunciate invano? E cosa ha detto Gesù all’epoca? ‘Ma quanto a quel giorno e a quell’ora nessuno li sa, neppure gli angeli del cielo, neppure il Figlio, ma il Padre solo. Come fu ai giorni di Noè, così sarà alla venuta del Figlio dell’uomo. […] Perciò anche voi siate pronti; perché, nell’ora che non pensate, il Figlio dell’uomo verrà’. Quando quel giorno arriverà, non lo saprà Lui Stesso. Il Figlio dell’uomo Si riferisce al Dio che Si fa carne, a una persona normale e comune. Persino il Figlio dell’uomo Stesso non lo sa, dunque come potresti saperlo tu?”.


III. Le scritture sul modo della seconda venuta di Gesù Cristo


“Che se tu non vegli, Io verrò come un ladro, e tu non saprai a quale ora verrò su di te” (Apocalisse 3:3).

“Ecco, Io vengo come un ladro; beato colui che veglia e serba le sue vesti onde non cammini ignudo e non si veggano le sue vergogne” (Apocalisse 16:15).

“Perché com’è il lampo che balenando risplende da un’estremità all’altra del cielo, così sarà il Figliuol dell’uomo nel Suo giorno” (Luca 17:24).

“E allora apparirà nel cielo il segno del Figliuol dell’uomo; ed allora tutte le tribù della terra faranno cordoglio, e vedranno il Figliuol dell’uomo venir sulle nuvole del cielo con gran potenza e gloria” (Matteo 24:30).

“Gesù gli rispose: ‘Tu l’hai detto; anzi vi dico che da ora innanzi vedrete il Figliuol dell’uomo sedere alla destra della Potenza, e venire su le nuvole del cielo’” (Matteo 26:64).

“Ma in que’ giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà e la luna non darà il suo splendore; e le stelle cadranno dal cielo e le potenze che son nei cieli saranno scrollate. E allora si vedrà il Figliuol dell’uomo venir sulle nuvole con gran potenza e gloria”               (Marco 13:24-26).

“Ecco, Egli viene colle nuvole; ed ogni occhio Lo vedrà; Lo vedranno anche quelli che Lo trafissero, e tutte le tribù della terra faranno cordoglio per Lui. Sì, Amen” (Apocalisse 1:7).


Parole di Dio attinenti:

“Per svariate migliaia di anni, l’uomo ha desiderato di essere testimone dell’arrivo del Salvatore, e di vedere Gesù il Salvatore su di una nuvola bianca nel momento in cui Egli discenderà personalmente tra coloro che Lo hanno bramato e Lo hanno agognato per migliaia di anni. L’uomo ha voluto fortemente che il Salvatore tornasse e Si riunisse con il popolo, ovvero che Gesù il Salvatore ritornasse dalle persone dalle quali è stato separato per migliaia di anni. E gli uomini sperano che Egli possa portare a compimento ancora una volta l’opera di redenzione che aveva realizzato tra gli Ebrei, che sia compassionevole e amorevole con loro, che perdoni i loro peccati, che Si faccia carico di tutte le loro trasgressioni e dei loro peccati, e che li liberi dal peccato. Bramano che Gesù il Salvatore sia lo stesso di prima – un Salvatore amabile, affettuoso e venerabile, che non è mai adirato con loro e non li rimprovera mai. Questo Salvatore perdona e Si fa carico di tutti i peccati degli uomini, e addirittura muore sulla croce per loro ancora una volta. Dal momento della dipartita di Gesù, i discepoli che Lo hanno seguito, e tutti i santi che sono stati salvati grazie al Suo nome, hanno sentito tanto la Sua mancanza e Lo hanno aspettato. Tutti coloro che sono stati salvati dalla grazia di Gesù Cristo durante l’Età della Grazia hanno desiderato ardentemente l’arrivo di quel giorno gioioso negli ultimi giorni, quando Gesù il Salvatore arriverà su di una nuvola bianca e apparirà tra gli uomini. Ovviamente, questo è anche il desiderio collettivo di tutti quelli che accettano il nome di Gesù il Salvatore nel tempo presente. In tutto l’universo, coloro che sono a conoscenza della salvezza di Gesù il Salvatore hanno agognato disperatamente l’arrivo improvviso di Gesù Cristo, perché si compiano le parole pronunciate da Gesù quando era sulla terra: ‘Io arriverò nello stesso modo in cui sono andato via’. L’uomo crede che, dopo la crocifissione e la resurrezione, Gesù sia tornato nei cieli su di una nuvola bianca, e abbia preso il Suo posto alla destra dell’Altissimo. L’uomo è convinto che, allo stesso modo, Gesù discenderà nuovamente su di una nuvola bianca (questa nuvola si riferisce alla nuvola su cui era Gesù quando ritornò in cielo), tra coloro che hanno desiderato fortemente il Suo ritorno per migliaia di anni, e pensa che Egli porterà l’immagine e le vesti degli Ebrei. Dopo essere apparso agli uomini, elargirà loro del cibo, farà in modo che l’acqua viva zampilli per loro, e vivrà con loro, pieno di grazia e amore, vivo e reale e così via. Ma Gesù il Salvatore non agì in questo modo; fece l’esatto opposto di ciò che pensava l’uomo. Egli non arrivò tra coloro che bramavano il Suo ritorno, e non apparve a tutti gli uomini su di una nuvola bianca. Egli è già arrivato, ma l’uomo non Lo conosce e continua a ignorarLo. Lo sta solo aspettando senza scopo, ignaro del fatto che Egli è già disceso su di una ‘nuvola bianca’ (la nuvola che è il Suo Spirito, le Sue parole, la Sua intera indole e tutto ciò che Egli è), e in questo momento Si trova in un gruppo di vincitori che Egli creerà durante gli ultimi giorni”.

IV. Le scritture sul giudizio alla seconda venuta di Gesù Cristo

“Molte cose ho ancora da dirvi; ma non sono per ora alla vostra portata; ma quando sia venuto Lui, lo Spirito della verità, Egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di Suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annunzierà le cose a venire” (Giovanni 16:12-13).

“E se uno ode le Mie parole e non le osserva, Io non lo giudico; perché io non son venuto a giudicare il mondo, ma a salvare il mondo. Chi Mi respinge e non accetta le Mie parole, ha chi lo giudica: la parola che ho annunziata è quella che lo giudicherà nell’ultimo giorno” (Giovanni 12:47-48).

“Poiché è giunto il tempo in cui il giudizio ha da cominciare dalla casa di Dio; e se comincia prima da noi, qual sarà la fine di quelli che non ubbidiscono al Vangelo di Dio?” (1 Pietro 4:17).

“Oltre a ciò, il Padre non giudica alcuno, ma ha dato tutto il giudizio al Figliuolo” (Giovanni 5:22).

“E Gli ha dato autorità di giudicare, perché è il Figliuol dell’uomo” (Giovanni 5:27).

“E diceva con gran voce: ‘Temete Iddio e dategli gloria poiché l’ora del suo giudizio è venuta; e adorate Colui che ha fatto il cielo e la terra e il mare e le fonti delle acque’” (Apocalisse 14:7).

“E vidi i morti, grandi e piccoli che stavan ritti davanti al trono; ed i libri furono aperti; e un altro libro fu aperto, che è il libro della vita; e i morti furon giudicati dalle cose scritte nei libri, secondo le opere loro” (Apocalisse 20:12).

“Le nazioni s’erano adirate, ma l’ira Tua è giunta, ed è giunto il tempo di giudicare i morti, di dare il loro premio ai Tuoi servitori, i profeti, ed ai santi e a quelli che temono il Tuo nome, e piccoli e grandi, e di distruggere quelli che distruggon la terra” (Apocalisse 11:18).


Parole di Dio attinenti:

“Come detto in precedenza, il giudizio comincerà dalla casa di Dio. Questo ‘giudizio’ si riferisce al giudizio che Dio pronuncia oggi su coloro che vengono dinanzi al Suo trono negli ultimi giorni. Forse c’è chi crede in certe fantasie soprannaturali, come quella che quando arriveranno gli ultimi giorni, Dio costruirà un grande tavolo in cielo, sul quale verrà stesa una tovaglia bianca, quindi siederà su un grande trono e tutti gli uomini si inginocchieranno a terra. Dio dovrà poi svelare i peccati di ogni uomo per stabilire se egli debba salire al cielo o essere inviato giù nello stagno di fuoco e di zolfo. Non importa quali siano le fantasie dell’uomo, la sostanza dell’opera di Dio non può essere modificata. Le fantasie dell’uomo non sono altro che costrutti dei pensieri umani e provengono dal cervello dell’uomo, sintetizzate e messe insieme sulla base di ciò che l’uomo ha visto e sentito. Di conseguenza, Io dico, sebbene le immagini concepite siano geniali, non sono comunque niente più di un disegno e non possono essere un sostituto per il progetto dell’opera di Dio. D’altronde tutto nell’uomo è stato corrotto da Satana, quindi come può egli comprendere i pensieri di Dio? L’uomo concepisce l’opera di giudizio da parte di Dio come particolarmente eccezionale. Egli crede che, giacché è Dio Stesso a compiere l’opera di giudizio, allora deve essere di portata veramente enorme e incomprensibile ai comuni mortali; deve risuonare attraverso i cieli e scuotere la terra, altrimenti come potrebbe essere l’opera di giudizio di Dio?  L’uomo è convinto che, poiché si tratta dell’opera di giudizio, allora Dio deve essere particolarmente imponente e maestoso mentre la compie, e coloro che vengono giudicati devono gemere tra le lacrime e implorare pietà in ginocchio. Tale scena deve essere uno spettacolo grandioso e profondamente travolgente… Ogni uomo immagina l’opera di giudizio da parte di Dio come soprannaturalmente meravigliosa. Lo sai, invece, che Dio iniziò l’opera di giudizio tra gli uomini tanto tempo fa, mentre tu eri ancora immerso nella tua beata ignoranza? Che quando credi che l’opera di giudizio di Dio stia ufficialmente iniziando, per Dio è già il momento di rinnovare il cielo e la terra? A quel tempo forse avrai soltanto capito appena il senso della vita, ma la spietata opera di punizione di Dio ti porterà, ancora profondamente incosciente, all’inferno. Solo allora ti renderai improvvisamente conto che l’opera di giudizio di Dio si è già conclusa”.

“Durante gli ultimi giorni, Cristo utilizza una serie di verità per insegnare all’uomo, rivelarne l’essenza e analizzare le sue parole e le sue azioni. Queste parole comprendono diverse verità, quali il dovere dell’uomo, come l’uomo dovrebbe obbedire a Dio, come dovrebbe esserGli fedele, come dovrebbe vivere la normale umanità, così come la saggezza e l’indole di Dio, e così via. Queste parole sono tutte dirette all’essenza dell’uomo e alla sua indole corrotta. In particolare, le parole che rivelano come l’uomo rifiuta Dio vengono pronunciate a proposito di come l’uomo sia la personificazione di Satana e una forza nemica di Dio. Quando Dio comincia l’opera di giudizio, Egli non Si limita semplicemente a chiarire la natura dell’uomo solo con poche parole, ma compie la rivelazione, il trattamento e la potatura a lungo termine. Tale metodo di rivelazione, di trattamento e di potatura non può essere sostituito con parole ordinarie, ma con la verità che l’uomo non possiede affatto. Solo tale modo di lavoro viene considerato giudizio; solamente attraverso tale giudizio l’uomo può essere assoggettato, pienamente convinto a sottomettersi a Dio e inoltre può ottenere la vera conoscenza di Dio. Ciò che l’opera di giudizio realizza è la comprensione da parte dell’uomo del vero volto di Dio e la verità riguardo alla sua ribellione. L’opera di giudizio permette all’uomo di ottenere molta comprensione della volontà di Dio, dello scopo della Sua opera e dei misteri che non possono essere compresi dall’uomo. Inoltre, consente all’uomo di riconoscere e conoscere la sua sostanza corrotta e le radici della sua corruzione, come pure di scoprire la sua bruttezza. Questi effetti si realizzano tutti tramite l’opera di giudizio, perché la sua sostanza è di fatto l’opera di svelare la verità, la via e la vita di Dio a tutti coloro che hanno fede in Lui. Quest’opera è l’opera di giudizio svolta da Dio”.


V. Le scritture su come accogliere la seconda venuta di Gesù Cristo


“Chi ha orecchio ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese” (Apocalisse 2:29).

“Ecco, Io sto alla porta e picchio: se uno ode la Mia voce ed apre la porta, Io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli meco” (Apocalisse 3:20).

“E sulla mezzanotte si levò un grido: ‘Ecco lo sposo, uscitegli incontro!’” (Matteo 25:6).

“Le Mie pecore ascoltano la Mia voce, e Io le conosco, ed esse Mi seguono” (Giovanni 10:27).


Parole di Dio attinenti:

“Dal momento che stiamo cercando le orme di Dio, dobbiamo cercare la volontà di Dio, le parole di Dio, le enunciazioni di Dio – poiché dove ci sono le nuove parole di Dio, c’è la voce di Dio e, dove ci sono le orme di Dio, ci sono le opere di Dio. Dove c’è l’espressione di Dio, c’è l’apparizione di Dio e dove c’è l’apparizione di Dio esiste la verità, la via, e la vita”.


A concludere vorrei farvi ragionare sulle parole di nostro Signore Gesù Cristo quando dice che ci accorgeremo dei tempi perché ci saranno alcune cose che ci indicheranno la maturità dei tempi... ebbene,alcuni di questi eventi saranno: la costruzione del 3° tempio di Gerusalemme, che i Giudei vorranno intronizzare il loro messia,ma che per noi sarà l'Anticristo. E tutti noi sappiamo che dopo l'anticristo ci sarà la venuta di nostro Signore... Un altro evento ancora dovrebbe essere l'entrata in vigore di un microchip sottocutaneo o di un qualsiasi dispositivo digitale o elettronico che se non lo accettiamo o immettiamo nel nostro corpo,non potremmo piu ne comprare ne vendere,proprio come dice in Apocalisse San Giovanni...  Poi ancora ci dovrebbero essere catastrofi pesantissime in tutto il mondo,terremoti, tsunami,alluvioni,carestie,pandemie,e addirittura i giorni di buio. La Bibbia ci dice che il sole non darà piu la sua luce,anche la luna si spegnerà e le stelle e gli astri nel cielo cadranno... per chi sa discernere e leggere tra le righe degli eventi,sa che l'ora del ritorno di nostro Signore Gesù Cristo è vicina sempre piu... siate forti,preparati mentalmente e spiritualmente perché avremo da superare cose molto ma molto difficili,ma sappiamo che dopo averle superate saremo insieme al nostro amore,nostra via,verità e vita Cristo Gesù. 



Fonte: https://www.vangelodioggi.org/la-seconda-venuta.html


Numeri precedenti della serie                                  -Leggiamo la Bibbia  👇 👇 

La protezione del Signore (passi Biblici n°1)

La pupilla degli occhi di Dio (n°2)

Versetti della Bibbia sulla guarigione (leggiamo la Bibbia n°3)






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martedì 12 agosto 2025

🪖⚔️ L’Art. 16 e le clausole segrete, ancora oggi, del Trattato di pace del 1947: la contrarietà di Croce.

 L’Art. 16 e le clausole segrete, ancora oggi, del Trattato di pace del 1947: la contrarietà di Croce.

Volete proprio sapere perché i nostri politici non faranno mai il volere del popolo,ma seguono direttive dei loro padroni angloamericani sionisti?!? Vi copio un bellissimo post sul trattato di pace del 1947.

Il Trattato di Pace firmato a Parigi nel 1947 è di fatto una Resa senza condizioni. Ha al suo interno non solo un Art. 16 che ci ha impedito di fare Giustizia ma, soprattutto, contiene delle clausole segrete che determinano la nostra finale mancanza di Sovranità e la subordinazione agli interessi Anglo-Americani. 

Il Trattato di “Pace” firmato a Parigi alle 11,45 del 10 febbraio 1947 è di fatto una Resa senza condizioni. Ha al suo interno non solo un Art. 16 che ci ha impedito di fare Giustizia ma, soprattutto, contiene delle clausole segrete che determinano la nostra finale mancanza di Sovranità e la subordinazione agli interessi Anglo-Americani. 

Ancora oggi, non ci è dato sapere di più su tali clausole in quanto ancora segrete, infami e vergognose clausole nascoste da essere a tutt’oggi completamente inconfessabili, perché se venissero rese note genererebbero il disprezzo e l’odio di tutte le persone oneste del mondo, facendo rivoltare le viscere di tutte le persone corrette e rispettabili: bisogna assolutamente conoscere tali clausole ed, eventualmente, andare ad una Revisione di quel Trattato – chiamato TP47 – che, come giustamente lo ha definito Croce, in realtà non fu altro che un Dettato di Pace.

L’Assemblea costituente italiana votò invece a favore della sua ratifica il 31 luglio 1947, e autorizzò il Governo della Repubblica a ratificarlo con legge del 2 agosto 1947; il Capo Provvisorio dello Stato gli diede piena ed intera attuazione con decreto legislativo del 28 novembre 1947, recependolo nell’ordinamento giuridico italiano con effetto retroattivo al 16 settembre 1947.

Io non pensavo che la sorte mi avrebbe, negli ultimi miei anni, riserbato un così trafiggente dolore come questo che provo nel vedermi dinanzi il documento che siamo chiamati ad esaminare, e nell’essere stretto dal dovere di prendere la parola intorno ad esso. Ma il dolore affina e rende più penetrante l’intelletto che cerca nella verità la sola conciliazione dell’interno tumulto passionale. 

Noi italiani abbiamo perduto una guerra, e l’abbiamo perduta ‹‹tutti››, anche coloro che l’hanno deprecata con ogni loro potere, anche coloro che sono stati perseguitati dal regime che l’ha dichiarata, anche coloro che sono morti per l’opposizione a questo regime, consapevoli come eravamo tutti che la guerra sciagurata, impegnando la nostra Patria, impegnava anche noi, senza eccezioni, noi che non possiamo distaccarci dal bene e dal male della nostra Patria, né dalle sue vittorie né dalle sue sconfitte. Ciò è pacifico quanto evidente.

Sennonché il documento che ci viene presentato non è solo la notificazione di quanto il vincitore, nella sua discrezione o indiscrezione, chiede e prende da noi, ma un giudizio morale e giuridico sull’Italia e la pronunzia di un castigo che essa deve espiare per redimersi e innalzarsi o tornare a quella sfera superiore in cui, a quanto sembra, si trovano, coi vincitori, gli altri popoli, anche quelli del Continente nero.

E qui mi duole di dovere rammentare cosa troppo ovvia, cioè che la guerra è una legge eterna del mondo, che si attua di qua e di là da ogni ordinamento giuridico, e che in essa la ragion giuridica si tira indietro lasciando libero il campo ai combattenti, dall’una e dall’altra parte intesi unicamente alla vittoria, dall’una e dall’altra parte biasimati o considerati traditori se si astengono da cosa alcuna che sia comandata come necessaria o conducente alla vittoria. Chi sottopone questa materia a criteri giuridici, o non sa quel che si dica, o lo sa troppo bene, e cela l’utile, ancorché egoistico, del proprio popolo o Stato sotto la maschera del giudice imparziale. Segno inquietante di turbamento spirituale sono ai nostri giorni (bisogna pure avere il coraggio di confessarlo) i tribunali senza alcun fondamento di legge, che il vincitore ha istituiti per giudicare, condannare e impiccare, sotto nomi di criminali di guerra, uomini politici e generali dei popoli vinti, abbandonando la diversa pratica, esente da ipocrisia, onde un tempo non si dava quartiere ai vinti o ad alcuni dei loro uomini, e se ne richiedeva la consegna per metterli a morte, proseguendo e concludendo con ciò la guerra. Giulio Cesare non mandò innanzi a un tribunale ordinario o straordinario l’eroico Vercingetorige, ma, esercitando vendetta o reputando pericolosa alla potenza di Roma la vita e l’esempio di lui, poiché gli si fu nobilmente arreso, lo trascinò per le strade di Roma dietro il suo carro trionfale e indi lo fece strozzare nel carcere. Parimenti si è preso oggi il vezzo, che sarebbe disumano, se non avesse del tristemente ironico, di tentar di calpestare i popoli che hanno perduto una guerra, con l’entrare nelle loro coscienze e col sentenziare sulle loro colpe e pretendere che le riconoscano e promettano di emendarsi: che è tale pretesa che neppure Dio, il quale permette nei suoi ascosi consigli le guerre, rivendicherebbe a sé, perché egli non scruta le azioni dei popoli nell’ufficio che il destino o l’intreccio storico di volta in volta loro assegna, ma unicamente i cuori e i reni, che non hanno segreti per lui, dei singoli individui. Un’infrazione della morale qui indubbiamente accade, ma non da parte dei vinti, si piuttosto dei vincitori, non dei giudicati, ma degli illegittimi giudici.

Noi italiani, che abbiamo nei nostri grandi scrittori una severa tradizione di pensiero giuridico e politico, non possiamo dare la nostra approvazione allo spirito che soffia in questo dettato, perché dovremmo approvare ciò che sappiamo non vero e pertinente a transitoria malsania dei tempi: il che non ci si può chiedere. Ma altrettanto dubbio suscita questo documento nell’altro suo aspetto di dettato internazionale, che dovrebbe ristabilire la collaborazione tra i popoli nell’opera della civiltà e impedire, per quanto è possibile, il rinnovarsi delle guerre.

Partito dell'Italiano

L’Art. 16 e le clausole segrete, ancora oggi, del Trattato di pace del 1947: la contrarietà di Croce.

Benedetto Croce

Il Trattato di Pace firmato a Parigi nel 1947  è di fatto una Resa senza condizioni. Ha al suo interno non solo un Art. 16 che ci ha impedito di fare Giustizia ma, soprattutto, contiene delle clausole segrete che determinano la nostra finale mancanza di Sovranità e la subordinazione agli interessi Anglo-Americani. 

Il Trattato di “Pace” firmato a Parigi alle 11,45 del 10 febbraio 1947 è di fatto una Resa senza condizioni. Ha al suo interno non solo un Art. 16 che ci ha impedito di fare Giustizia ma, soprattutto, contiene delle clausole segrete che determinano la nostra finale mancanza di Sovranità e la subordinazione agli interessi Anglo-Americani. 
Ancora oggi, non ci è dato sapere di più su tali clausole in quanto ancora segrete, infami e vergognose clausole nascoste da essere a tutt’oggi completamente inconfessabili, perché se venissero rese note genererebbero il disprezzo e l’odio di tutte le persone oneste del mondo, facendo rivoltare le viscere di tutte le persone corrette e rispettabili:  bisogna assolutamente conoscere tali clausole ed, eventualmente, andare ad una Revisione di quel Trattato – chiamato TP47 – che, come giustamente lo ha definito Croce, in realtà non fu altro che un Dettato di Pace.
L’Assemblea costituente italiana votò invece a favore della sua ratifica il 31 luglio 1947, e autorizzò il Governo della Repubblica a ratificarlo con legge del 2 agosto 1947; il Capo Provvisorio dello Stato gli diede piena ed intera attuazione con decreto legislativo del 28 novembre 1947, recependolo nell’ordinamento giuridico italiano con effetto retroattivo al 16 settembre 1947.

Io non pensavo che la sorte mi avrebbe, negli ultimi miei anni, riserbato un così trafiggente dolore come questo che provo nel vedermi dinanzi il documento che siamo chiamati ad esaminare, e nell’essere stretto dal dovere di prendere la parola intorno ad esso. Ma il dolore affina e rende più penetrante l’intelletto che cerca nella verità la sola conciliazione dell’interno tumulto passionale. 

Noi italiani abbiamo perduto una guerra, e l’abbiamo perduta ‹‹tutti››, anche coloro che l’hanno deprecata con ogni loro potere, anche coloro che sono stati perseguitati dal regime che l’ha dichiarata, anche coloro che sono morti per l’opposizione a questo regime, consapevoli come eravamo tutti che la guerra sciagurata, impegnando la nostra Patria, impegnava anche noi, senza eccezioni, noi che non possiamo distaccarci dal bene e dal male della nostra Patria, né dalle sue vittorie né dalle sue sconfitte. Ciò è pacifico quanto evidente.

Sennonché il documento che ci viene presentato non è solo la notificazione di quanto il vincitore, nella sua discrezione o indiscrezione, chiede e prende da noi, ma un giudizio morale e giuridico sull’Italia e la pronunzia di un castigo che essa deve espiare per redimersi e innalzarsi o tornare a quella sfera superiore in cui, a quanto sembra, si trovano, coi vincitori, gli altri popoli, anche quelli del Continente nero.

E qui mi duole di dovere rammentare cosa troppo ovvia, cioè che la guerra è una legge eterna del mondo, che si attua di qua e di là da ogni ordinamento giuridico, e che in essa la ragion giuridica si tira indietro lasciando libero il campo ai combattenti, dall’una e dall’altra parte intesi unicamente alla vittoria, dall’una e dall’altra parte biasimati o considerati traditori se si astengono da cosa alcuna che sia comandata come necessaria o conducente alla vittoria. Chi sottopone questa materia a criteri giuridici, o non sa quel che si dica, o lo sa troppo bene, e cela l’utile, ancorché egoistico, del proprio popolo o Stato sotto la maschera del giudice imparziale. Segno inquietante di turbamento spirituale sono ai nostri giorni (bisogna pure avere il coraggio di confessarlo) i tribunali senza alcun fondamento di legge, che il vincitore ha istituiti per giudicare, condannare e impiccare, sotto  nomi di criminali di guerra, uomini politici e generali dei popoli vinti, abbandonando la diversa pratica, esente da ipocrisia, onde un tempo non si dava quartiere ai vinti o ad alcuni dei loro uomini, e se ne richiedeva la consegna per metterli a morte, proseguendo e concludendo con ciò la guerra. Giulio Cesare non mandò innanzi a un tribunale ordinario o straordinario l’eroico Vercingetorige, ma, esercitando vendetta o reputando pericolosa alla potenza di Roma la vita e l’esempio di lui, poiché gli si fu nobilmente arreso, lo trascinò per le strade di Roma dietro il suo carro trionfale e indi lo fece strozzare nel carcere. Parimenti si è preso oggi il vezzo, che sarebbe disumano, se non avesse del tristemente ironico, di tentar di calpestare i popoli che hanno perduto una guerra, con l’entrare nelle loro coscienze e col sentenziare sulle loro colpe e pretendere che le riconoscano e promettano di emendarsi: che è tale pretesa che neppure Dio, il quale permette nei suoi ascosi consigli le guerre, rivendicherebbe a sé, perché egli non scruta le azioni dei popoli nell’ufficio che il destino o l’intreccio storico di volta in volta loro assegna, ma unicamente i cuori e i reni, che non hanno segreti per lui, dei singoli individui. Un’infrazione della morale qui indubbiamente accade, ma non da parte dei vinti, si piuttosto dei vincitori, non dei giudicati, ma degli illegittimi giudici.Se vi estas en la merkato por superklona Replica Rolex, Super Klono Rolex estas la loko por iri! https://www.swisswatch.is/product-category/richard-mille/rm-62-01/ La plej granda kolekto de falsaj Rolex-horloĝoj interrete!

Noi italiani, che abbiamo nei nostri grandi scrittori una severa tradizione di pensiero giuridico e politico, non possiamo dare la nostra approvazione allo spirito che soffia in questo dettato, perché dovremmo approvare ciò che sappiamo non vero e pertinente a transitoria malsania dei tempi: il che non ci si può chiedere. Ma altrettanto dubbio suscita questo documento nell’altro suo aspetto di dettato internazionale, che dovrebbe ristabilire la collaborazione tra i popoli nell’opera della civiltà e impedire, per quanto è possibile, il rinnovarsi delle guerre.

Il tema che qui si tocca è così vasto e complesso che io non posso se non lumeggiarlo sommariamente e in rapporto al solo caso dell’Italia, e nelle particolarità di questo caso.

L’Italia, dunque, dovrebbe, compiuta l’espiazione con l’accettazione di questo dettato, e così purgata e purificata, rientrare nella parità di collaborazione con gli altri popoli. Ma come si può credere che ciò sia possibile, se la prima condizione di ciò è che un popolo serbi la sua dignità e il suo legittimo orgoglio, e voi o sapienti uomini del tripartito, o quadripartito internazionale, l’offendete nel fondo più geloso dell’anima sua, perché, scosso che ebbe da sé l’Italia, non appena le fu possibile, l’infesto regime tirannico che la stringeva, avete accettato e sollecitato il suo concorso nell’ultima parte della guerra contro la Germania, e poi l’avete, con pertinace volontà, esclusa dai negoziati della pace, dove si trattava dei suoi più vitali interessi, impedendole di fare udire le sue ragioni e la sua voce e di suscitare a sé spontanei difensori in voi stessi o tra voi? E ciò avete fatto per avere le sorti italiane come una merce di scambio tra voi, per equilibrare le vostre discordi cupidigie o le vostre alterne prepotenze, attingendo ad un fondo comune, che era a disposizione. Così all’Italia avete ridotto a poco più che forza di polizia interna l’esercito, diviso tra voi la flotta che con voi e per voi aveva combattuto, aperto le sue frontiere vietandole di armarle a difesa, toltole popolazioni italiane contro gli impegni della cosiddetta Carta atlantica, introdotto clausole che violano la sua sovranità sulla popolazioni che le rimangono, trattatala in più cose assai più duramente che altri Stati ex nemici, che avevano tra voi interessati patroni, toltole o chiesta una rinunzia preventiva alle colonie che essa aveva acquistate col suo sangue e amministrate e portate a vita civile ed europea col suo ingegno e con dispendio delle sue tutt’altro che ricche finanze, impostole gravi riparazioni anche verso popoli che sono stati dal suo dominio grandemente avvantaggiati; e perfino le avete come ad obbrobrio, strappati pezzi di terra del suo fronte occidentale da secoli a lei congiunti e carichi di ricordi della sua storia, sotto pretesto di trovare in quel possesso la garanzia contro una possibile irruzione italiana, quella garanzia che una assai lunga e assai fortificata e assai vantata linea Maginot non seppe dare.

Non continuo nel compendiare gli innumeri danni ed onte inflitte all’Italia e consegnati in questo documento, perché sono incisi e bruciano nell’anima di tutti gli italiani; e domando se, tornando in voi stessi, da vincitori smoderati a persone ragionevoli, stimate possibile di avere acquistato con ciò un collaboratore in piena efficienza per lo sperato nuovo assetto europeo.

Il proposito doveroso di questa collaborazione permane e rimarrà saldo in noi e lo eseguiremo, perché corrisponde al nostro convincimento e l’abbiamo pur ora comprovato col fatto: ma bisogna non rendere troppo più aspro all’uomo il già aspro suo dovere, né dimenticare che al dovere giova la compagnia che gli recano l’entusiasmo, gli spontanei affetti, l’esser libero dai pungenti ricordi di torti ricevuti, la fiducia scambievole, che presta impeto ed ali.

Noi italiani, che non possiamo accettare questo documento, perché contrario alla verità, e direi alla nostra più alta coscienza, non possiamo sotto questo secondo aspetto dei rapporti fra i Popoli, accettarlo, né come italiani curanti dell’onore della loro Patria, né come europei: due sentimenti che confluiscono in uno, perché l’Italia è tra i popoli che più hanno contribuito a formare la civiltà europea, e per oltre un secolo ha lottato per la libertà e l’indipendenza sua, e, ottenutala, si era per molti decenni adoperata a serbare con le sue alleanze e intese difensive la pace in Europa. E cosa affatto estranea alla costante sua tradizione è stata la parentesi fascistica, che ebbe origine dalla guerra del 1914, non da lei voluta ma da competizioni di altre potenze; la quale, tuttoché essa ne uscisse vittoriosa, nel collasso che seguì dappertutto, la sconvolse a segno da aprire la strada in lei alla imitazione dei nazionalismi e totalitarismi altrui. Libri stranieri hanno testé favoleggiato la sua storia nei secoli come una incessante aspirazione all’imperialismo, laddove l’Italia una sola volta fu imperiale, e non propriamente essa, ma l’antica Roma, che peraltro valse a creare la comunità che si chiamò poi l’Europa e, tramontata quell’egemonia, per la sua posizione geografica divenne campo di continue invasioni e usurpazioni dei vicini popoli e stati. Quei libri, dunque, non sono storia, ma deplorevole pubblicistica di guerra, vere e proprie falsificazioni. Nel 1900 un ben più sereno scrittore inglese, Bolton King, che con grande dottrina narrò la storia della nostra unità, nel ritrarre l’opera politica dei governi italiani nel tempo seguito all’unità, riconosceva nella conclusione del suo libro che, al confronto degli altri popoli d’Europa, l’Italia “possedeva un ideale umano e conduceva una politica estera comparativamente generosa”.

Ma se noi non approveremo questo documento, che cosa accadrà? In quali strette ci cacceremo? Ecco il dubbio e la perplessità che può travagliare alcuno o parecchi di voi, i quali, nel giudizio di sopra esposto e ragionato del cosiddetto Trattato, so che siete tutti e del tutto concordi con me ed unanimi, ma pur considerate l’opportunità contingente di una formalistica ratifica.

Ora non dirò ciò che voi ben conoscete; che vi sono questioni che si sottraggono alla spicciola opportunità e appartengono a quella inopportunità opportuna o a quella opportunità superiore che non è del contingente ma del necessario; e necessaria e sovrastante a tutto è la tutela della dignità nazionale, retaggio affidatoci dai nostri padri, da difendere in ogni rischio e con ogni sacrificio. Ma qui posso stornare per un istante il pensiero da questa alta sfera che mi sta sempre presente e, scendendo anch’io nel campo del contingente, alla domanda su quel che sarà per accadere, risponderei, dopo avervi ben meditato, che non accadrà niente, perché in questo documento è scritto che i suoi dettami saranno messi in esecuzione anche senza l’approvazione dell’Italia: dichiarazione in cui, sotto lo stile di Brenno, affiora la consapevolezza della verità che l’Italia ha buona ragione di non approvarlo. Potrebbero bensì, quei dettami, venire peggiorati per spirito di vendetta, ma non credo che si vorrà dare al mondo di oggi, che proprio non ne ha bisogno, anche questo spettacolo di nuova cattiveria, e, del resto, peggiorarli mi par difficile, perché non si riesce a immaginarli peggiori e più duri.

Il governo italiano certamente non si opporrà alla esecuzione del dettato; se sarà necessario, coi suoi decreti o con qualche suo singolo provvedimento legislativo, la seconderà docilmente, il che non importa approvazione, considerato che anche i condannati a morte sogliono secondare docilmente nei suoi gesti il carnefice che li mette a morte.


Ma approvazione, no! Non si può costringere il popolo italiano a dichiarare che è bella una cosa che esso sente come brucia, e questo con l’intento di umiliarlo e di togliergli il rispetto di se stesso, che è indispensabile ad un popolo come a un individuo, e che solo lo preserva dall’abiezione e dalla corruttela.


Del resto, se prima eravamo soli nel giudizio dato di sopra del trattamento usato all’Italia, ora spiritualmente non siamo più soli: quel giudizio si avvia a diventare un’opinio communis e ci viene incontro da molti altri popoli e perfino da quelli vincitori, e da minoranze dei loro parlamenti che, se ritegni molteplici non facessero per ora impedimento, diventerebbero maggioranze, E fin da ora ci si esorta a ratificare sollecitamente il Trattato per entrare negli aeropaghi internazionali, da cui siamo esclusi e nei quali saremmo accolti a festa, se anche come scolaretti pentiti, e ci si fa lampeggiare l’incoraggiante visione che le clausole di esso più gravi e più oppressive non saranno eseguite e tutto sarà sottoposto a revisione.

Noi non dobbiamo cullarci nelle facili speranze e nelle pericolose illusioni e nelle promesse più volte trovate fittizie, ma contare anzitutto e soprattutto su noi stessi; e tuttavia possiamo confidare che molti comprenderanno la necessità del nostro rifiuto dell’approvazione, e l’interpreteranno per quello che esso è: non un’ostilità contro il riassetto pacifico dell’Europa, ma, per contrario un ammonimento e un contributo a cercare questo assetto nei modi in cui soltanto può ottenersi; non una manifestazione di rancore e di odio, ma una volontà di liberare noi stessi dal tormento del rancore e dalle tentazioni dell’odio.


Signori deputati, l’atto che oggi siamo chiamati a compiere, non è una deliberazione su qualche oggetto secondario e particolare, dove l’errore può essere sempre riparato e compensato; ma ha carattere solenne, e perciò non bisogna guardarlo unicamente nella difficoltà e nella opportunità del momento, ma portarvi sopra quell’occhio storico che abbraccia la grande distesa del passato e si volge riverente e trepido all’avvenire. E non vi dirò che coloro che questi tempi chiameranno antichi, le generazioni future dell’Italia che non muore, i nipoti e pronipoti ci terranno responsabili e rimprovereranno la generazione nostra di aver lasciato vituperare e avvilire e inginocchiare la nostra comune Madre a ricevere rimessaménte un iniquo castigo; non vi dirò questo, perché so che la rinunzia alla propria fama è in certi casi estremi richiesta all’uomo che vuole il bene o vuole evitare il peggio; ma vi dirò quel che è più grave, che le future generazioni potranno sentire in se stesse la durevole diminuzione che l’avvilimento, da noi consentito, ha prodotto nella tempra italiana, fiaccandola. Questo pensiero mi atterrisce, e non debbo tacervelo nel chiudere il mio discorso angoscioso. Lamentele, rinfacci, proteste, che prorompono dai petti di tutti, qui non sono sufficienti. Occorre un atto di volontà, un esplicito ‹‹ no ››. Ricordare che, dopo che la nostra flotta, ubbidendo all’ordine del re ed al dovere di servire la Patria, si fu portata a raggiungere la flotta degli alleati e a combattere al loro fianco, in qualche loro giornale si lesse che tal cosa le loro flotte non avrebbero mai fatto. Noi siamo stati vinti, ma noi siamo pari, nel sentire e nel volere, a qualsiasi più intransigente popolo della terra.

Fonte:

https://era.ong/lart-16-e-le-clausole-segrete-ancora-oggi-del-trattato-di-pace-del-1947-la-contrarieta-di-croce/





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