Gog: fu figlio di scemaiah e padre di Scimei, è uno dei discendenti di Ruben(1Cr-5,4) È anche il principe di rosh, di meseck, e di tubal (Ez-38,2)che negli ultimi tempi invaderà il paese d'Israele, ritornato nella sua terra dalle varie nazioni del mondo(Ez-38,8). Gog compirà questa invasione, venendo dalle estreme parti del Nord, alla testa di una grande Confederazione di popoli, tra cui la Persia, l'Etiopia, Put, Gomer e Togarmah(Ez 38-4,7), con l'intenzione di saccheggiare e depredare Israele che ora abita al sicuro(Ez 38-10,13).
Magog: Fu il secondo figlio di jafet(Ge-10,2) (1 Cr-1,5) presumibilmente è anche il popolo discendente da Magog e che, secondo Ezechiele, era anche localizzato nelle estreme parti del Nord(Ez 38-2,15), in rapporto ovviamente a Israele.
Gomer: Fu il figlio maggiore di Jafet e il padre di Ashkenaz, Rifath e Togarma. Sono probabilmente gli antichi Cimmeri che secondo Erodoto, abitavano nel Chersoneso taurico,(l'odierna penisola di Crimea). Si stabilirono poi in Cappadocia e minacciarono l'impero Assiro, ma furono sconfitti da Assarhaddon. In seguito Aliatte scacciò i Cimmeri dalla Lidia. Ezechiele nomina Gomer assieme alla Persia, Etiopia, Put e Togarmah, come alleati di Gog il quale negli ultimi tempi invaderà Israele alla testa di una grande Confederazione di Popoli(Ez 38-5,6).
Togarmah: Fu uno dei figli di Gomer e il fratello di Ashkenaz e Rifath(Ge-10,3)(1Cr-1,6). I discendenti di Togarmah commerciavano con tiro in cavalli e muli(Ez 27,14). Togarmah assieme alla Persia, Etiopia, farà parte degli alleati di Gog il quale negli ultimi tempi invaderà Israele alla testa di una grande Confederazione di Popoli(Ez 38-5,6).
Put: Si ritiene generalmente che Put fosse una regione dell'Africa(Gr-46,9). Molti affermano che era la Libia, altri sostengono che era una regione a sud dell'Etiopia e che si trovava quindi probabilmente sulla costa dell'odierna Somalia.
Giudei: Sono gli appartenenti alla tribù di Giuda o al paese o regno di Giuda (Il regno del Sud) che aveva la sua capitale in Gerusalemme(2 Re 16,6---25,25---Gr 32,12---38,19---40,11---41,3). In seguito poiché gli appartenenti alla tribù di Giuda, formavano una buona parte di quelli ritornati dalla cattività Babilonese, il nome Giudei venne a significare l'intera Nazione ebraica(Gv 4,9). Infine questo termine venne a significare tutti gli Ebrei sparsi nel mondo(Mt 2,2---At 18,2,24). La stessa lingua ebraica venne anch'essa chiamata lingua giudaica o lingua dei Giudei(2 Re 18,26--- Ne 13,24).
Ezechiele 38:1-23 Gog strumento di Dio: [1] Il Signore mi parlò: [2] «Ezechiele, rivolgiti verso Gog, capo supremo dei popoli di Mesec e di Tubal della regione di Magog. Pronunzia il mio messaggio contro di lui. [3] Riferiscigli quel che io, Dio, il Signore, dichiaro: Agirò contro di te, Gog, capo supremo dei popoli di Mesec e di Tubal. [4] Ti metterò ganci alle mascelle per costringerti a uscire dal tuo territorio con tutto il tuo esercito: i cavalieri in magnifiche uniformi con i cavalli e un gran numero di soldati armati di scudo, corazza e spada. [5] Si aggiungeranno anche soldati di Persia, di Etiopia e di Put, con scudo ed elmo. [6] I soldati della regione di Gomer, quelli di Bet-Togarmà all’estremo nord verranno con te, insieme a truppe di tanti altri popoli. [7] Fa’ i preparativi necessari e tieni le truppe pronte ai tuoi ordini. [8] Tra molti anni riceverai l’ordine di invadere il territorio d'Israele. I suoi abitanti, sopravvissuti alla guerra, dopo aver lasciato i paesi stranieri dove si trovavano, si raduneranno sulle montagne d'Israele abbandonate da tanto tempo. Là vivranno in tutta sicurezza, lontani dalle altre nazioni. [9] Ma tu, il tuo esercito e i tuoi numerosi alleati, li attaccherete con la furia di una tempesta, e invaderete il paese come una nube che copre la terra. [10] «Ora io, Dio, il Signore, dichiaro che in quel momento ti verranno in mente tante idee ed elaborerai un progetto malvagio. [11] Deciderai d'invadere un territorio indifeso. I suoi abitanti, gente pacifica, vivono tranquilli in città dove non ci sono né mura, né porte sbarrate. [12] Farai razzie e saccheggi tra gente che abita città una volta in rovina. Questo popolo, dopo aver lasciato nazioni straniere, si è di nuovo riunito, ha acquistato bestiame e altri beni. Vivono al centro del mondo. [13] I commercianti di Tarsis, gli abitanti di Saba e di Dedan e delle località vicine ti chiederanno: “Hai riunito il tuo esercito per saccheggiare e fare razzie? Sei venuto per prenderti tutto questo bottino: argento, oro, bestiame e beni?”. [14] «Perciò, Ezechiele, ti ordino di riferire a Gog quel che io, Dio, il Signore, dichiaro: Quando Israele vivrà in pace, tu ti metterai in marcia. [15] Partirai dal tuo paese all’estremo nord, alla testa delle tue truppe composte da soldati di diversi popoli. Voi sarete tutti a cavallo e formerete un grande esercito. [16] Attaccherai Israele, il mio popolo, invaderai la sua terra come una nube copre la terra. Quando arriverà quel lontano momento, ti farò venire contro la mia terra per far sapere alle nazioni che io sono Dio, il Santo. Lo dimostrerò attraverso di te, Gog. [17] «Io, Dio, il Signore, dichiaro che sei tu quello di cui parlavo tanto tempo fa, quando ordinai ai miei servi, i profeti d'Israele, di annunziare per anni che avrei mandato qualcuno ad attaccare Israele». Il Signore punisce Gog: [18] «In quel giorno, quando Gog invaderà Israele, la mia collera si scatenerà. Lo dico io, Dio, il Signore. [19] Per la violenza e l’ardore del mio furore giuro che in quel giorno un terribile terremoto scuoterà la terra d'Israele. [20] I pesci nel mare, gli uccelli nel cielo, gli animali selvatici, i serpenti che strisciano per terra e gli uomini che vivono sulla terra, tremeranno tutti di paura davanti a me. Le montagne e le pareti rocciose sprofonderanno, le mura crolleranno. [21] Io manderò la guerra contro Gog sulle mie montagne; lo affermo io, Dio, il Signore. I suoi soldati si uccideranno fra di loro. [22] Lo punirò con la peste e con massacri. Riverserò su di lui, sul suo esercito, sui suoi numerosi alleati torrenti di pioggia, di grandine, con fulmini e zolfo. [23] Mostrerò a tutte le nazioni che io sono il Dio grande e santo. Allora riconosceranno che io sono il Signore».
Ezechiele 39:1-10 La sconfitta di Gog: [1] Il Signore continuò: «Ezechiele, riferisci a Gog le minacce che io, Dio, il Signore, pronunzio contro di lui: Agirò contro di te, Gog, capo supremo dei popoli di Mesec e di Tubal. [2] Ti farò uscire dalla tua terra, ti costringerò a lasciare l’estremo nord per mandarti a conquistare le montagne d'Israele. [3] Ma poi spezzerò l’arco nella tua mano sinistra, farò cadere le frecce dalla tua destra. [4] Tu, il tuo esercito e i tuoi numerosi alleati, troverete la morte sulle montagne d'Israele. Vi darò in pasto agli uccelli rapaci e agli animali feroci. [5] Morirai in aperta campagna, come io ti avevo annunziato. Lo dico io, Dio, il Signore. [6] Darò fuoco al paese di Magog e alle rive lontane dove la gente pensa di vivere tranquilla. Allora riconosceranno che io sono il Signore. [7] Farò in modo che Israele, mio popolo, riconosca che io sono santo. Allora non sarò più disonorato e le nazioni riconosceranno che io sono il Signore, il Santo d'Israele. [8] Quel giorno sta per arrivare, quegli avvenimenti stanno per avverarsi come avevo annunziato. Lo dico io, Dio, il Signore. [9] Gli Israeliti usciranno dalle loro città a raccogliere le armi e con quelle accenderanno il fuoco. Bruceranno gli scudi, gli archi, le frecce e le lance. Ne avranno da bruciare per sette anni. [10] Non avranno più bisogno di raccogliere legna in campagna o di tagliarla nei boschi perché bruceranno quelle armi. Deprederanno e saccheggeranno a loro volta quelli che li avevano saccheggiati. Lo affermo io, Dio, il Signore!».
L'antico impero Kazaro : Si estendeva dalla capitale Kiev fino alle steppe dell'attuale Kazakistan. I Kazari per scelte politiche cambiarono da paganesimo con rituali di sangue all'ebraismo talmudico babilonese, unendo le proprie stirpi con quelle degli ashkenaziti(tribù ebraica,discendenti di Jafet,terzogenito di Noè). Da li ci fu così la 13 tribù dei FALSI EBREI,i cosiddetti CryptoEbrei,coloro che tramite il Nazismo(da notare la somiglianza dei nomi) Ashkenaz/Nazista sterminarono la discendenza di Sem(primogenito di Noè),i Semiti. Gli Ashkenaziti ed i Kazari(ormai mescolati in un unica stirpe) stanno cercando di eliminare tutte le stirpi e religioni Abramitiche,e per questo che hanno creato il Sionismo tanto voluto così fortemente per la creazione di un falso Stato d'Israele dopo la seconda guerra mondiale. Oggi cercano di creare la grande guerra dei discendenti di Gog e Magog la 3° guerra mondiale !!! Da notare i colori UGUALI della bandiera Ucraina e quella del Kazakistan (Gog e Magog) oggi la base dell'impero Kazaro è la capitale del Kazakistan Astana anagramma di (Satana) che oggi cambia nome in Nur-Sultan(Saturn-Lun) Saturno è un altro nome di lucifero ci sono culti dedicati a lui,Lun spiego molto bene in un articolo sul blog cosa vuol dire,con un intera ricerca,cmq riguarda tecnologie di controllo mentale attraverso nanoantenne e nanochip...
Nella realtà storiografica i Cimmeri furono una antica popolazione indoeuropea del Caucaso. A un certo punto pressati dagli Sciti si spostarono a Ovest e Sud, dilagando nel Vicino Oriente, dove furono alla fine sconfitti dagli Assiri. Gli Assiri stessi si accorsero che tra Cimmeri e Sciti avveniva una guerra in famiglia dal momento che entrambi appartenevano alla genia degli irani delle steppe.
Dei Cimmeri sono stati tramandati i nomi di tre re: Teushpa, Tugdamme e Sandakshatra. Si noti soprattutto nel terzo nome la forte valenza indo-iranica (gli Kshatrya in India erano gli appartenenti alla casta guerriera). I Cimmeri diedero il primo nome alla penisola di Crimea in antico denominata appunto Cimmeria.
A distanza di secoli fu Goethe a riprendere l’immagine omerica nella sua opera “Italienische Reise”, identificando con i Cimmeri i popoli del Nord immersi nelle nebbie, in contrapposizione al luminoso Mediterraneo. È cimmero il barbaro Conan partorito dalla fantasia dello scrittore americano del Novecento Robert E. Howard.
Il secondo popolo ad apparire nell’area a nord del Mar Nero per effetto di uno spostamento in direzione est-ovest furono gli Sciti. I Greci li consideravano progenie di Eracle e del mostro serpentino Echidna. Anche la loro origine storica si riconduce alla famiglia iranica. Gli Sciti chiamavano sé stessi Scoloti (Skuta o Saka), dal nome del re Skules. Nel nome nazionale si riconosce la radice indoeuropea *skeud: “gettare”, “tirare” (confronta con l’inglese to shoot), nome adeguato a un popolo di arcieri e cacciatori.
Amalek e Amaleciti
Gli Amaleciti (o Amalechiti) sono un popolo ricordato più volte nella Bibbia ebraica e sono considerati come discendenti di un ancestrale personaggio di nome Amalek, ricollegato alla discendenza di Iram, figlio di Sem, figlio di Noè. Amalek era uno degli sceicchi di Edom.
Secondo il Libro del Genesi e del 1º Libro delle Cronache, Amalek (Arabo عماليق, ʿAmālīq, ebraico עֲמָלֵק, ʻAmaleq o ʻĂmālēq) fu il figlio di Elifaz e il nipote di Esaù (Gen36,12); (1Cron1,36); e capo di una tribù edomita (Gen36,16). Sua madre fu una Hurrita, appartenente cioè a una tribù il cui territorio, secondo la Bibbia, era stato conquistato dai discendenti di Esaù, a cui Amalek appartiene, per vivervi nell'abiezione morale.
Secondo la genealogia di Gen36,12 e di 1Cron1,36) Amalek era figlio di Elifaz (primogenito di Esaù) e della concubina Timna, una Hurrita sorella di Lotan. Il passaggio di Gen36,16 si riferisce a lui come al "capo di Amalek", per cui il suo nome potrebbe essere inteso come un titolo riferibile al clan o al territorio sul quale questi avrebbe regnato. In realtà una tradizione extra-biblica, registrata da Nachmanide,[1] riferisce che gli Amaleciti non discendevano dal nipote di Esaù, bensì da un uomo chiamato Amalek, e il nome di questi sarebbe stato imposto anche al nipote di Esaù. Anche le tradizioni arabe lo ricordano come antenato eponimo degli Amaleciti.
Gli Amalekiti furono sempre acerrimi nemici del popolo d'Israele e sono ricordati come una delle prime tribù che, pur non essendo araba, s'erano insediate in Hijaz e avevano tra i primi parlato Arabo, all'epoca del profeta arabo Hud,[2] al pari dei Ṭasm, dei Jadīs e dei Thamūd.[3] Esiste una tradizione arabo-islamica, riportata dal Kitāb al-Aghānī, che spiega l'insediamento ebraico in Hijaz, collegandolo agli Amaleciti. Gli ebrei di quella città-oasi sostenevano infatti di essersi insediati in Arabia nel periodo immediatamente successivo alla morte del profeta Mosè. Affermavano che Mosè aveva inviato un esercito per espellere gli Amaleciti dal territorio di Yathrib, ordinandogli di non risparmiare alcun Amalecita. L'esercito israelita eseguì gli ordini del profeta ma risparmiò la vita di un affascinante principe, figlio del re amalecita, portandolo con sé in Palestina. Mosè era intanto morto e i suoi successori alla guida d'Israele, a causa della vita così risparmiata di quell'Amalecita, che costituiva una palese disubbidienza delle disposizioni ricevute e una violazione della legge mosaica, esclusero l'esercito dalla loro comunità. Esso tornò allora a Yathrib insediandovisi per sempre.[4]
Nella Torah sono descritti come la prima popolazione che attaccò il popolo d'Israele.
Il nome è talvolta tradotto "abitante della vallata"[5][6].
Alcuni interpretano il seguente passo che si riferisce alla terra degli Amaleciti
« e devastarono tutto il territorio degli Amaleciti » (Genesi 14,7)
come la dimostrazione del fatto che gli Amaleciti esistevano già prima del tempo del patriarca Abramo nella regione che sarebbe più tardi diventata la provincia romana dell'Arabia Petraea [1]. Questa opinione corrobora la convinzione di Nachmanide circa un'origine degli Amaleciti anteriore a quella del nipote di Esaù. Tuttavia il passaggio in questione non comporta necessariamente detta interpretazione, dal momento che potrebbe riferirsi alla regione che solo più tardi avrebbe ricevuto quella denominazione, malgrado lo stesso Tanakh in realtà convalidi il fatto che gli Amaleciti siano una cultura indigena e aborigena nel definirla:
« la prima delle nazioni » (Numeri 24,20)
Nel Pentateuco, gli Amaleciti sono nomadi che attaccano gli Israeliti a Refidim nel deserto del Sinai durante il loro esodo dall'Egitto:
Guerra di sterminio contro gli Amaleciti
Come osserva la Jewish Encyclopedia, "David intraprese una guerra santa di sterminio contro gli Amaleciti", che di conseguenza scomparvero dalla storia. Tempo dopo, all'epoca di Ezechia, 500 Simeoniti annichilirono i restanti Amaleciti che erano sopravvissuti" sul Monte Seir, e s'insediarono sulle loro terre:
« Una parte di questi figli di Simeone, cinquecento uomini, andarono verso il monte Seir, sotto la guida di Pelatia, Nearia, Refaia ed Uziel, figli di Isi;
distrussero gli Amalechiti superstiti e si stabilirono in quel luogo, dove sono rimasti fino a oggi » (1 Cronache 4,42-43)
Le relazioni bibliche fra tribù ebraiche e amalecite furono di irriducibile ostilità da parte delle prime ai danni delle seconde, essenzialmente a causa degli attacchi di Amalek a Israele lungo il loro esodo dall'Egitto:
« Allora venne Amalec per combattere contro Israele a Refidim.
E Mosè disse a Giosuè: «Scegli per noi alcuni uomini ed esci a combattere contro Amalec; domani io starò sulla vetta del colle con il bastone di Dio in mano».
Giosuè fece come Mosè gli aveva detto e combatté contro Amalec; e Mosè, Aaronne e Cur salirono sulla vetta del colle.
E quando Mosè teneva le mani alzate, Israele vinceva; e quando le abbassava, vinceva Amalec.
Ma le mani di Mosè si facevano pesanti. Allora essi presero una pietra, gliela posero sotto ed egli si sedette; Aaronne e Cur gli tenevano le mani alzate, uno da una parte e l'altro dall'altra. Così le sue mani rimasero ferme fino al tramonto del sole.
E Giosuè sconfisse Amalec e la sua gente passandoli a fil di spada. (Es 17,8)
Apocalisse 13:1-18
Il mostro che sale dal mare: [1] Vidi allora un mostro che saliva dal mare. Aveva sette teste e dieci corna. Su ogni corno portava un diadema, e su ogni testa era scritto un nome che è una bestemmia. [2] Il mostro era simile a una pantera. Aveva zampe come quelle di un orso, e una bocca come la bocca di un leone. Il drago gli affidò il suo potere, il suo trono e una grande autorità. [3] Una delle teste del mostro sembrava mortalmente colpita, ma la ferita mortale fu guarita. Allora tutta la terra fu presa da meraviglia e ubbidì al mostro. [4] Tutti adorarono il drago, perché aveva dato l’autorità al mostro, e si inginocchiarono davanti al mostro, dicendo: «Chi è simile al mostro e chi potrà mai combattere contro di lui?». [5] Al mostro fu concesso di dire parole arroganti e di insultare Dio, ed ebbe il potere di far questo per quarantadue mesi. [6] Il mostro cominciò a parlare e a offendere Dio, a maledire il suo nome e il suo *santuario, e insultare tutti quelli che sono nel cielo; [7] e gli fu permesso di far guerra contro quelli che appartengono al Signore e di vincerli; gli fu dato potere sopra ogni razza, popolo, lingua e nazione. [8] Davanti a lui si inginocchieranno gli abitanti della terra, quelli che non hanno il loro nome scritto fin dalla creazione del mondo nel libro della vita, il quale appartiene all’Agnello che è stato sgozzato. [9] Chi è in grado di udire ascolti: [10] Chi deve andare in prigionia andrà certamente in prigionia; chi deve essere ucciso di spada sarà certamente ucciso di spada. Qui si vedrà la fermezza e la fede di quanti appartengono al Signore. La bestia che sale dalla terra: [11] Dopo il mostro vidi un’altra bestia che saliva su dalla terra. Aveva due corna come quelle d'un agnello, e una voce come quella d'un drago. [12] Essa esercita tutto il potere del mostro in sua presenza, e costringe la terra e i suoi abitanti ad adorare, come un dio, il mostro guarito dalla sua ferita mortale. [13] La bestia fa grandi *miracoli: fa persino scendere fuoco dal cielo sulla terra, davanti agli occhi della gente. [14] Con i miracoli che ha il potere di fare alla presenza del mostro, inganna gli abitanti della terra, ordinando loro di fare una statua al mostro, che vive nonostante la ferita di spada. [15] La bestia ebbe il potere di dare la vita alla statua del mostro, perché potesse parlare e far uccidere tutti coloro che non lo adoravano. [16] La bestia fece mettere un marchio sulla mano destra e sulla fronte di tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi. [17] Nessuno poteva comprare o vendere se non portava il marchio, cioè il nome del mostro o il numero che corrisponde al suo nome. [18] Qui ci vuole saggezza. Chi è intelligente calcoli il significato del numero del mostro, un numero che corrisponde a un uomo. Il numero è seicentosessantasei.
Riproponiamo un pezzo dell'articolo già pubblicato in altra occasione.👇
Cazari
Secondo i criteri genealogici di matrice veterotestamentaria, i Cazari non appartenevano alla discendenza di Sem, né tanto meno a quella di Cam, bensì a quella di Jafet: la letteratura ecclesiastica altomedioevale li dice infatti “figli di Magog” o comunque li localizza “nelle terre di Gog e Magog”, mentre Ibn Fadlan li identifica tout court coi coranici Ya’jûj e Ma’jûj.Da Teofane il Confessore, che li definì “Turchi orientali”, fino a Lev Gumilëv, che vide in loro un gruppo daghestano o sarmatico o alano turchizzato, gli storici e gli etnologi li hanno ricollegati, in un modo o nell’altro, alla famiglia dei popoli turchi. Alcuni ritengono che il nome dei Cazari derivi da kaz (“errante”) ed er (“uomo”); Douglas Dunlop richiama invece il nome cinese di una antica tribù uigurica, Ko-sa. In ogni caso, “una risposta definitiva circa le origini dei Cazari non è ancora disponibile. Deve essere comunque sottolineato il fatto che nella formazione del popolo cazaro è comprovata l’importanza di migrazioni da est ad ovest”.
Sul decisivo ruolo geopolitico e geostrategico del regno cazaro insiste Arthur Koestler nel suo celeberrimo libro. “Il paese occupato dai Cazari, una popolazione di origine turca, occupava una posizione strategica sul vitale passaggio tra il Mar Nero e il Mar Caspio, dove le grandi potenze orientali dell’epoca si confrontavano tra loro. Funzionò da stato-cuscinetto a protezione dell’impero bizantino dalle invasioni delle rudi tribù barbare delle steppe nordiche: Bulgari, Magiari, Peceneghi ecc., e più tardi Vichinghi e Russi. Altrettanto, se non più importante dal punto di vista della diplomazia bizantina e della storia europea, fu l’efficace opera di contenimento esercitata dalle armate cazare nei confronti della valanga araba nei suoi primi e più devastanti stadi, un’opera che impedì la conquista musulmana dell’Europa orientale”. Prima di Koestler, già D. M. Dunlop aveva rivendicato al regno cazaro la funzione di antemurale christianitatis: “È quasi certo che, se non ci fossero stati i Cazari nella regione a nord del Caucaso, la stessa Bisanzio, baluardo della civiltà europea in Oriente, si sarebbe trovata circondata dagli Arabi e la storia della Cristianità e dell’Islam forse sarebbe stata assai diversa da quella che conosciamo.
Facciamo adesso un passo indietro nel tempo, arrivando alle loro origini,la discendenza dei Cazari che abbiamo detto si pensa fossero Sciti e Sarmati che regnavano quelle terre da centinaia di anni prima di loro. Erodoto diceva che vi fossero oscure popolazioni di guerrieri dagli occhi di serpente, altri invece dicono che provenissero da un accoppiamento tra alcuni sciti con Amazzoni,le donne guerriere nate da popolazioni rettiliane. Infatti nella cultura Sarmata vigeva il matriarcato e le donne guerreggiavano come gli uomini. Ma in realtà oltre a Sciti e Sarmati a sud della Siberia vi erano popolazioni della steppa e delle foreste più profonde,il quale non si menzionano neanche di nome,alcuni come strabone le chiama le popolazioni oscure della steppa.
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Potremmo dedurre quindi,leggendo la bibbia e un po di storia,quindi le cose che stanno accadendo oggi nel mondo,che I paesi in guerra saranno proprio coloro che determineranno la 3° guerra mondiale e il ritorno di nostro Signore Gesù Cristo?Deduciamo che la Russia con altri alleati attaccherà Israele? Continueremo ad indagare...
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