🔴👹Follie Medievali - #Pt2 - Sisto IV, Torquemada e Rodrigo Borgia

 L’#ALMANACCO DEL GIORNO
Il 25 Luglio, nell'anniversario della sua morte a Roma, a sessant'anni d'età, dopo otto anni di pontificato, si ricorda papa Innocenzo VIII, al secolo Giovanni Battista Cybo (1432-1492).

I. LE ORIGINI
Nato a Genova, Giovanni Battista Cybo era figlio di un senatore romano. Dopo una licenziosa giovinezza, durante la quale aveva avuto due figli illegittimi , Franceschetto (1450-1519) e Teodorina, aveva preso gli ordini ed entrò al servizio del cardinale Filippo Calandrini (1403-1476), nativo di Sarzana.

II. LA CARRIERA ECCLESIASTICA
Divenuto Vescovo di Savona nel 1467, Giovanni Battista Cybo era stato trasferito alla Diocesi di Molfetta nel 1472, sotto il pontificato di papa Sisto IV, al secolo Francesco della Rovere (1414-1484), che nel 1473 lo aveva elevato al cardinalato su indicazione del nipote, il cardinale Giuliano della Rovere, futuro papa Giulio II (1443-1513).

III. IL PONTIFICATO DI SISTO IV
Appartentente all'ordine francescano, Sisto IV era stato eletto nel 1471, e in occasione di un tumulto occorso dopo l'incoronazione aveva costituito il primo nucleo di milizia pontificia destinata alla difesa del pontefice, poi divenuta guardia svizzera pontificia.
In seguito aveva, fatto edificare la cappella che da lui avrebbe preso il nome la Cappella Sistina e la cui volta sarebbe stata più tardi affrescata da Michelangelo Buonarroti (1475-1564).  
Nel 1472, inoltre, aveva appoggiato una crociata contro l'Impero Ottomano, divenuto estremamente aggressivo e minaccioso nei confronti dell'Europa: aveva affidato al cardinale Oliviero Carafa (1430-1511), Arcivescovo di Napoli, la guida di dieci galee pontificie, unite a quelle veneziane e napoletane, per attaccare il sultano Maometto II (1432-1481). Le liti fra i coalizzati avevano però portato alla disfatta, quando era fallita la conquista della città di Smirne.
In seguito, nel 1478, aveva autorizzato l'istituzione dell'Inquisizione spagnola, con sede a Siviglia, fortemente voluta dai Re Cattolici Isabella di Castiglia (1451-1504) e Ferdinando II d'Aragona (1452-1516); a seguito degli abusi presto portati alla sua attenzione, il Papa era però subito entrato in profondo contrasto con i sovrani spagnoli.  
Nello stesso anno, su ispirazione del nipote Girolamo Riario (1443-1488), Signore di Imola, aveva orchestrato la congiura dei Pazzi, con l'obiettivo di eliminare i Medici, in favore dei Pazzi e dello stesso Riario: il fallimento della congiura, con l'uccisione del solo Giuliano de Medici (1453-1478), aveva reso ancora più potente Lorenzo il Magnifico (1449-1492). Sisto IV lo aveva scomunicato, per l'esecuzione illegale dell'Arcivescovo di Pisa, Francesco Salviati (1443-1478), colpevole di aver partecipato alla congiura, ma questo fatto aveva solo avuto l'effetto di portare a un conflitto tra la Firenze e il Papato.  
Dopo due anni di guerra, le cose si stavano mettendo male per Sisto IV, ma l'11 Agosto 1480, dopo un rapido assedio, i Turchi avevano conquistato Otranto, uccidendo circa 12.000 cristiani, riducendo in schiavitù circa 5.000 persone e giustiziando con orribile ferocia gli 813 Santi Martiri di Otranto, che secondo la tradizione avevano rifiutato la conversione all'Islam.
Il Papa allora aveva bandito una seconda crociata: gli Stati italiani, fino a quel momento impegnati in guerre fra di loro, si erano prontamente riuniti in una lega militare e la città di Otranto era stata liberata l'8 Settembre del 1481.
In seguito, appianati i contrasti con i sovrani spagnoli, papa Sisto aveva ratificato la nomina a Inquisitore Generale di fra' Tomás de Torquemada (1420-1498), da essi delegato a tale carica nel 1482.

 L'Inquisitore Tomàs de Torquemada Tomas de Torquemada è stato il primo inquisitore dell'Inquisizione Spagnola durante l'epoca dei Re Cattolici. Confessore di Isabella di Castiglia e di Ferdinando d'Aragona, istituì processi molto duri nei confronti dei conversos, ossia degli ebrei che si convertirono al cristianesimo non per loro volontà, ma anche nei confronti dei musulmani e delle donne accusate di stregoneria, molto spesso infliggendo loro delle severe torture. Durante il periodo di Tomàs de Torquemada i processi furono quasi 20 mila e le esecuzioni circa 2000

IV. L'ELEZIONE DI INNOCENZO VIII
Dopo tredici anni di pontificato, caratterizzato anche da uno spiccato nepotismo Sisto IV era morto il 12 Agosto del 1484. Per il cardinale Giovanni Battista Cybo era il primo conclave, ma fu eletto Papa con il decisivo supporto di Giuliano della Rovere. Aveva assunto il nome di Innocenzo VIII in memoria di Innocenzo IV, al secolo Sinibaldo Fieschi di Lavagna (1195-1254), suo conterraneo.

V. IL PONTIFICATO DI INNOCENZO VIII
Innocenzo VIII fu un uomo mite e molto gentile. Durante il suo pontificato erano sempre state emesse pene miti ed era stato fatto largo uso della clemenza, al punto che i detrattori accusavano il pontefice di essere la causa del clima di insicurezza per le vie dell'Urbe.
La principale preoccupazione del Papa era la promozione della pace tra i principi cristiani, con lo scopo di promuovere una nuova crociata contro i Turchi. Aveva allo scopo cercato di mantenere buone relazioni con tutti, riconoscendo anche il diritto di Enrico VII Tudor (1457-1509) a regnare come Re d'Inghilterra. A dispetto dei suoi propositi di pace, tuttavia, aveva mantenuto un quasi costante stato di guerra con il Regno di Napoli, a causa dell'irruenza di re Ferdinando I, detto don Ferrante (1423-1494). La crociata contro gli Ottomani, così, non si era potuta fare. Peraltro, il Sultano gli aveva fatto dono della reliquia della "Sacra Lancia" in segno di amicizia.
Papa Innocenzo VIII aveva comunque lanciato un appello per una crociata contro i valdesi e sostenuto attivamente l'opposizione all'eresia ussita in Boemia. Poi, con la bolla "Summis desiderantes" del 5 Dicembre 1484, aveva autorizzato gli inquisitori di Germania a procedere contro la stregoneria, mentre nel Dicembre del 1486 aveva proibito, pena la scomunica, la lettura delle novecento tesi che Giovanni Pico della Mirandola (1463-1494) aveva pubblicamente affisso a Roma, in materia filosofica, cabalistica e teologica.
All'inizio del 1492 aveva salutato con gioia la notizia della conquista di Granada, ultima roccaforte moresca di Spagna.

 L'Inquisitore Tomàs de Torquemada Tomas de Torquemada è stato il primo inquisitore dell'Inquisizione Spagnola durante l'epoca dei Re Cattolici. Confessore di Isabella di Castiglia e di Ferdinando d'Aragona, istituì processi molto duri nei confronti dei conversos, ossia degli ebrei che si convertirono al cristianesimo non per loro volontà, ma anche nei confronti dei musulmani e delle donne accusate di stregoneria, molto spesso infliggendo loro delle severe torture. Durante il periodo di Tomàs de Torquemada i processi furono quasi 20 mila e le esecuzioni circa 2000 

VI. MORTE E SUCCESSIONE
Papa Innocenzo VIII morì nella notte tra il 25 e il 26 Luglio del 1492, al termine di un pontificato storicamente non così significativo. L'11 Agosto, il Conclave avrebbe eletto il cardinale Rodrigo Borgia, in spagnolo Roderic Llançol de Borja, che avrebbe assunto il nome di Alessandro VI (1431-1503), che sarebbe stato considerato uno dei pontefici moralmente più corrotti di tutta la storia della Chiesa per il nepotismo, il concubinato e la vendita delle indulgenze e delle cariche ecclesiastiche.

  Alessandro VI (Rodrigo Borgia) Il cardinale Rodrigo Borgia, salito sul trono di Pietro col nome di Alessandro VI, è considerato uno dei papi più crudeli e lussoriosi della storia. Diventato papa grazie a un suo stesso inganno, condusse una vita densa di intrighi e affari sporchi: ebbe 4 figli dalla cortigiana Vannozza Cattanei (Cesare, Lucrezia, Giovanni e Goffredo), uno dall'aristocratica Giulia Farnese più altri tre da altre donne. Abilissimo nel manipolare il prossimo, fece diventare cardinale il suo stesso figlio Cesare, e spinse Lucrezia a sposare il signore di Pesaro Giovanni Sforza, con l'obbiettivo di stringere alleanze strategiche che gli potessero essere d'aiuto .

VII. LE FONTI
Per la redazione di questo articolo sono state consultate varie fonti, tra cui si menzionano il Volume VII (L'autunno del Medioevo e la nascita del mondo moderno) della "Storia del mondo medievale" edita dalla Cambridge University Press, al capitolo XIX, "Il Papato e Napoli nel XV Secolo", di Edward Armstrong (1846-1928), e XX, "Firenze e l'Italia Settentrionale, 1414-1492", di Cecilia Mary Ady (1881-1958), il Volume 1 (1907), il Volume 8 (1910) e il Volume 14 (1912) della "Catholic Encyclopedia" edita dalla Robert Appleton Company e diretta da Charles George Herbermann (1840-1916), alle voci "Alexander VI, Pope", di James Loughlin, "Innocent VIII, Pope", di Nicholas Weber, e "Sixtus IV, Pope", di Richard Urban Butler (1882-1961), il Volume 2 (1929), il Volume 19 (1933) e il Volume 31 (1936) della "Enciclopedia Italiana di scienze, lettere ed arti" edita dall'Istituto dell'Enciclopedia Italiana fondato da Giovanni Treccani degli Alfieri (1877-1961), alle voci "Alessandro VI, papa", "Innocenzo VIII papa" e "Sisto IV papa", di Giovanni Battista Picotti (1878-1970), nonché — dello stesso editore — Volume 2 (1960), il Volume 62 (2004) e il Volume 92 (2018) del "Dizionario Biografico degli Italiani", alle voci "Alessandro VI, papa", di Giovanni Battista Picotti (1878-1970), "Innocenzo VIII, papa", di Marco Pellegrini, e "Sisto IV, papa", di Giuseppe Lombardi.
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[Nell'immagine: in alto, da sinistra a destra, i papi Sisto IV, Innocenzo VIII e Alessandro VI raffigurati nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, a Roma; in basso, carta geopolitica raffigurante l'Italia nel 1494, tratta dall'Atlante Storico realizzato nel 1911 dal cartografo statunitense William Robert Shepherd (1871-1934)]
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