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martedì 4 dicembre 2012

Dichiarazione universale dei diritti umani dell'uomo

 Prefazione:
A volte mi chiedo,la vita e' un dono, quindi il mondo dovrebbe proprio andare cosi' ? 
 Se il mondo non sarebbe cosi' creato male,con tanta poverta',con questo sistema monetario infame,costretti a lavorare per vivere(ed ora vivere per lavorare) e per mantenere la propria famiglia almeno fino a fine mese,alcuni massacrandosi con sacrifici sovraumani,allora il dono che noi esseri umani beneficiamo,quello della vita sarebbe davvero un dono.Ma purtroppo anche le religioni come il sistema monetario,ti fanno gia nascere nel ''debito'',e questa parola e' una delle loro piu forti armi.Dico ''loro'' riferendomi a chi ha voluto creare questo mondo cosi' per i propri scopi,trascinandosi dietro miliardi di persone come schiavi.
Cernobil,  la marea nera,   11 settembre,   terremoto ad Haiti,    AIDS,    Vietnam,    Iraq,  Tsunami,
Droghe ,  sistema monetario che ci incatena, Africa,   malattie,  disastri ambientali,  guerre,   poverta', aumento costante dei tumori,  vaccini iniettati ai bambini di 3 mesi contenenti mercurio(oggi alluminio ecc...)
Olocausto,  iroshima e nakazaki,    Fukushima,     milioni di bambini muoioni prima dei 2 anni di vita,  politici papponi che rubano e guadagnano milioni e milioni(e noi siamo sempre in deficit)  cibo che ormai ...lasciamo stare...
non le ricordo tutte quindi per favore aggiungetele voi .
Siete proprio sicuri che il mondo debba andare cosi'???!!!Perche' non cerchiamo di cambiare le cose prima che si raggiunga il punto di non ritorno,che credetemi,e' molto vicino?Perche' non cerchiamo di stravolgere la politica e la finanza che a noi ci rendono solo schiavi da millenni?!? Siamo davvero tutte pecore chiuse in un gregge?!? La prima cosa da fare e', informare il popolo di quello che sta succedendo,come questo blog.
Ora ci sara' qualcuno che stara' dicendo : mammamia e come si fa? Non pensare di cambiare il mondo da solo?!? Devi far sapere ad altri tutto questo,allearti con altra gente e vedrai che facendo uscire il popolo dall'ignoranza(la loro seconda arma), saremo piu forti che mai!!!!  Il popolo e' una forza incontrastabile, la nostra unione e' la loro paura, ricordatelo sempre !!! Per questo fanno guerre continue,creano migliaia di religioni,creano il razzismo, la poverta'(che comporta problemi sociali,con furti, rapine,la paura della gente ecc....)Una volta informato il popolo dovremmo unirci tutti, formando un unica sola forza come uno Tsunami
umano. Credetemi che non e' impossibile, ma e' ora di svegliarsi !!! Non pensate che si debbano pretendere di avere   almeno i diritti umani che ci spettano,e che ormai anche quelli ci hanno tagliati ?!?
Logicamente almeno il 60per cento della popolazione e' ignorante anche su questo, Della dichiarazione dei diritti umani dell'uomo, ed ora ve li mostrero':
E' un documento dei diritti inviolabili dell'uomo firmata il 10 dicembre del 1948 a Parigi.
Questo scrive Wikipedia :
Il riconoscimento della dignità specifica e dei diritti uguali e inalienabili di tutti i membri della società umana è la base di libertà, giustizia e pace nel Mondo.
I diritti umani (o diritti dell'uomo) sono una branca del diritto e una concezione filosofico-politica.
Tra i diritti fondamentali dell'essere umano si possono ricordare, tra gli altri, il diritto alla libertà individuale, il diritto alla vita, il diritto all'autodeterminazione, il diritto a un giusto processo, il diritto ad un'esistenza dignitosa, il diritto alla libertà religiosa con il conseguente diritto a cambiare la propria religione, oltre che, di recente tipizzazione normativa, il diritto alla protezione dei propri dati personali.




Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino
 Declaration of the Rights of Man and of the Citizen in 1789
Dove possiamo notare benissimo ''sopra'' la piramide con l'occhio onniscente dei Massoni o illuminati.
Con un bel fascio nel centro,ed un serpente a cerchio sopra il fascio.
Quindi gia una gran presa per il c...

 « Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti.
Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza. » (Il primo articolo della Dichiarazione universale dei diritti umani.)


 Storia :
Il Re di Ur creò ciò che si pensa che sia il primo codice legale all'incirca nell’anno 2050 a.C. Numerosi altri corpi legislativi furono creati in Mesopotamia incluso il Codice di Hammurabi, (circa 1780 a.C.) che è uno degli esempi meglio preservati di questo tipo di documento. Esso mostrava le leggi e le punizioni conseguenti all’infrazione delle leggi su una vasta quantità di problemi inclusi i diritti delle donne, i diritti dei bambini e i diritti degli schiavi. La nozione di diritti minimi connessi alla sola qualità di essere umano, i cosiddetti diritti naturali, è molto antica e anche molto generica. Quello che caratterizza l’idea di diritti dell’uomo è il fatto di inscriverli esplicitamente nel diritto (orale o scritto), di riconoscere loro un’applicazione universale e una forza superiore ad ogni altra norma. Si passa allora spesso attraverso una forma di proclamazione piuttosto che attraverso l’ordinaria emanazione di norme legali; i termini utilizzati sono quelli di un’evidenza preesistente e indiscutibile che si scopre e si riconosce, piuttosto che di una semplice convenzione discutibile. L’unanimità è implicitamente convocata come fonte della legittimità di questi diritti. Anche se possiamo ritrovare dei riferimenti al divino o delle influenze religiose, essi si distinguono da una regola religiosa attraverso il loro carattere universale e laico.
 « Del giusto civile una parte è di origine naturale, un'altra si fonda sulla legge. Naturale è quel giusto che mantiene ovunque lo stesso effetto e non dipende dal fatto che a uno sembra buono oppure no; fondato sulla legge è quello, invece, di cui non importa nulla se le sue origin sian tali o talaltre, bensì importa com'esso sia, una volta che sia sancito » (Aristotele)
Tra i primi ad affrontare il tema da un punto di vista speculativo, sono forse i filosofi greci, in particolare Aristotele e gli stoici, che affermano l'esistenza di un diritto naturale, cioè di un insieme di norme di comportamento la cui essenza l'uomo ricava dallo studio delle leggi naturali. Questo pensiero, detto giusnaturalismo, ha origini antichissime, e di sovente viene suddiviso in vari tronconi storici. Il giusnaturalismo antico è riassumibile nel pensiero del grande filosofo greco espresso nella sua Etica Nicomachea:
  Dal corpus legislativo inglese l'Habeas corpus è passato in tutte le costituzioni occidentali, fino ad approdare alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani che all'Articolo 9 recita: Nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato.

Fu  Napoleone Bonaparte a esportare il concetto di diritti umani negli altri paesi d'Europa, anche se in realtà negandoli di fatto. Pertanto, una vera e propria diffusione degli stessi si ebbe solo dopo i moti del 1848 e la conseguente proclamazione delle prime costituzioni liberali nei vari paesi europei. Non va nascosto che la chiesa del secolo XIX si oppose ai diritti dell'uomo: Pio VI nel breve Quot Aliquandum; Gregorio XVI nella Mirari vos; Pio IX contro la libertà di culto;Pio XI contro l'ecumenismo, enciclica Mortalium animos. Nel corso del XX secolo in Europa occidentale e in America settentrionale molti gruppi e movimenti riuscirono a ottenere profondi cambiamenti sociali in nome dei diritti umani, creando un rapido miglioramento delle condizioni di vita dei popoli cosiddetti occidentali. I sindacati dei lavoratori lottarono per il riconoscimento del diritto di sciopero, per garantire condizioni dignitose di lavoro e per proibire o limitare il lavoro minorile. Il movimento per i diritti delle donne guadagnò il suffragio universale esteso alle donne. All'indomani della Prima guerra mondiale fu messo in piedi un sistema di protezione delle Minoranze nazionali di razza, di lingua e di religione, grazie al quale molti gruppi lungamente oppressi riuscirono ad ottenere diritti civili e politici.
Nello stesso periodo i movimenti di liberazione nazionale poterono affrancare le nazioni colonizzate dal giogo delle potenze coloniali. Importantissimo in tema di diritti umani fu il movimento non violento del Mahatma Gandhi che portò l’India all’indipendenza dal dominio britannico.
Un'ulteriore grande affermazione dei diritti umani si ebbe dopo la fine della seconda guerra mondiale con la costituzione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) e con la redazione della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, siglata a New York nel 1948. Con questa Carta si stabiliva, per la prima volta nella storia moderna, l'universalità di questi diritti, non più limitati unicamente ai paesi occidentali, ma rivolti ai popoli del mondo intero, e basati su un concetto di dignità umana intrinseca, inalienabile, ed universale. La Dichiarazione riconosce tra le altre cose il diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza personale; al riconoscimento come persona e all'uguaglianza di fronte alla legge; a garanzie specifiche nel processo penale; alla libertà di movimento e di emigrazione; all'asilo; alla nazionalità; alla proprietà; alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; alla libertà di associazione, di opinione e di espressione; alla sicurezza sociale; a lavorare in condizioni giuste e favorevoli e alla libertà sindacale; a un livello adeguato di vita e di educazione.
 Da questo momento in poi il posto occupato dall’ONU nel processo di legittimazione e promozione dei diritti dell’uomo è fondamentale. Ma anche gli Stati membri del Consiglio d'Europa hanno fatto un ulteriore passo avanti attraverso una convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, firmata a Roma il 4 novembre 1950 ed entrata in vigore nel 1953. Tra le altre cose, la convenzione stabilisce che il godimento dei diritti da essa garantiti non è soggetto ad alcuna discriminazione fondata su ragioni di razza, lingua, religione, opinione pubblica, origine nazionale o sociale.
Da allora la nozione di Diritti umani si è estesa grazie a leggi e dispositivi che sono stati creati per sorvegliare e punire le violazioni di questi diritti. Citiamo alcuni avvenimenti quali pietre miliari di questo processo:
Forse con questi propositi l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvò la Dichiarazione sul Diritto dei Popoli alla Pace con la risoluzione 39/11 del 12 novembre 1984, iscrivendo così la pace tra i diritti umani e dichiarandone la salvaguardia "un obbligo fondamentale per ogni Stato".
Il rapido progresso del rispetto dei diritti umani nelle nazioni cosiddette occidentali non ha avuto per molte ragioni un processo parallelo in tutto il mondo. Ancora oggi in moltissime regioni del pianeta lotte simili a quelle vissute in Europa e Nord America continuano a opporre tra loro oppressori e oppressi. È ironico pensare che proprio i popoli delle nazioni occidentali, avendo lungamente lottato per ottenere i propri diritti, vengano additati adesso quali responsabili almeno in parte dell’oppressione verso i popoli cosiddetti del "sud del mondo".
{quote|La globalizzazione dei diritti umani dovrebbe avere il suo culmine con il riconoscimento del diritto che ha il Genere Umano alla sopravvivenza|Furio Cerutti
Il diritto ad un'alimentazione adeguata costituisce un diritto umano fondamentale, sancito con fermezza nel diritto internazionale. Ciononostante, ogni giorno una persona su 5 soffre la fame, per un totale di 800 milioni di persone affamate in tutto il mondo, e ogni anno oltre 20 milioni di persone muoiono di denutrizione e di malattie ad essa collegate.


schema


L'Assemblea Generale
proclama
la presente Dichiarazione Universale dei Diritti Dell'Uomo come ideale da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, al fine che ogni individuo e ogni organo della società, avendo costantemente presente questa Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l'insegnamento e l'educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale e internazionale, l'universale ed effettivo riconoscimento e rispetto tanto fra popoli degli stessi Stati membri, quanto fra quelli dei territori sottoposti alla loro giurisdizione.

Articolo 1

Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.

Articolo 2

1. Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciati nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione.
2. Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del Paese o del territorio cui una persona appartiene, sia che tale Paese o territorio sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi altra limitazione di sovranità.

Articolo 3

Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona.

Articolo 4

Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù; La schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma.

Articolo 5

Nessun individuo potrà essere sottoposto a trattamento o punizioni crudeli, inumani o degradanti.

Articolo 6

Ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità giuridica.

Articolo 7

Tutti sono eguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad un'eguale tutela da parte della legge. Tutti hanno diritto ad un'eguale tutela contro ogni discriminazione che violi la presente Dichiarazione come contro qualsiasi incitamento a tale discriminazione.

Articolo 8

Ogni individuo ha diritto ad un'effettiva possibiltà di ricorso a competenti tribunali nazionali contro atti che violino i diritti fondamentali a lui riconosciuti dalla costituzione o dalla legge.

Articolo 9

Nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato.

Articolo 10

Ogni individuo ha diritto, in posizione di piena uguaglianza, ad una equa e pubblica udienza davanti ad un tribunale indipendente e imparziale, al fine della determinazione dei suoi diritti e dei suoi doveri, nonchè della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta.

Articolo 11

1. Ogni individuo accusato di reato è presunto innocente sino a che la sua colpevolezza non sia stata provata legalmente in un pubblico processo nel quale egli abbia avuto tutte le garanzie per la sua difesa.
2. Nessun individuo sarà condannato per un comportamento commissivo od omissivo che, al momento in cui sia stato perpetrato, non costituisse reato secondo il diritto interno o secondo il diritto internazionale. Non potrà del pari essere inflitta alcuna pena superiore a quella applicabile al momento in cui il reato sia stato commesso.

Articolo 12

Nessun individuo potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella sua famiglia, nella sua casa, nella sua corrispondenza, nè a lesioni del suo onore e della sua reputazione. Ogni individuo ha diritto ad essere tutelato dalla legge contro tali interferenze o lesioni.

Articolo 13

1. Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato.
2. Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi Paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio Paese.

Articolo 14

1. Ogni individuo ha diritto di cercare e di godere in altri Paesi asilo dalle persecuzioni.
2. Questo diritto non potrà essere invocato qualora l'individuo sia realmente ricercato per reati non politici o per azioni contrarie ai fini e ai principi delle Nazioni Unite.

Articolo 15

1. Ogni individuo ha diritto ad una cittadinanza.
2. Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua cittadinanza, nè del diritto di mutare cittadinanza.

Articolo 16

1. Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza o religione. Essi hanno eguali diritti riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e all'atto del suo scioglimento.
2. Il matrimonio potrà essere concluso soltanto con il libero e pieno consenso dei futuri coniugi.
3. La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato.

Articolo 17

1. Ogni individuo ha il diritto ad avere una proprietà privata sua personale o in comune con gli altri.
2. Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua proprietà.

Articolo 18

Ogni individuo ha il diritto alla libertà di pensiero, coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare religione o credo, e la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell'insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell'osservanza dei riti.

Articolo 19

Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.

Articolo 20

1. Ogni individuo ha il diritto alla libertà di riunione e di associazione pacifica.
2. Nessuno può essere costretto a far parte di un'associazione.

Articolo 21

1. Ogni individuo ha diritto di partecipare al governo del proprio Paese, sia direttamente, sia attraverso rappresentanti liberamente scelti.
2. Ogni individuo ha diritto di accedere in condizioni di eguaglianza ai pubblici impieghi del proprio Paese.
3. La volontà popolare è il fondamento dell'autorità del governo; tale volontà deve essere espressa attraverso periodiche e veritiere elezioni, effettuate a suffragio universale ed eguale, ed a voto segreto, o secondo una procedura equivalente di libera votazione.

Articolo 22

Ogni individuo in quanto membro della società, ha diritto alla sicurezza sociale nonchè alla realizzazione, attraverso lo sforzo nazionale e la cooperazione internazionale ed in rapporto con l'organizzazione e le risorse di ogni Stato, dei diritti economici, sociali e culturali indispensabili alla sua dignità ed al libero sviluppo della sua personalità.

Articolo 23

1. Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell'impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione.
2. Ogni individuo, senza discriminazione, ha diritto ad eguale retribuzione per eguale lavoro.
3. Ogni individuo che lavora ha diritto ad una remunerazione equa e soddisfacente che assicuri a lui stesso e alla sua famiglia un'esistenza conforme alla dignità umana ed integrata, se necessario, ad altri mezzi di protezione sociale.
4. Ogni individuo ha il diritto di fondare dei sindacati e di aderirvi per la difesa dei propri interessi.

Articolo 24

Ogni individuo ha il diritto al riposo ed allo svago, comprendendo in ciò una ragionevole limitazione delle ore di lavoro e ferie periodiche retribuite.

Articolo 25

1. Ogni individuo ha il diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all'alimentazione, al vestiario, all'abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari, ed ha diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità vedovanza, vecchiaia o in ogni altro caso di perdita dei mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà.
2. La maternità e l'infanzia hanno diritto a speciali cure ed assistenza. Tutti i bambini, nati nel matrimonio o fuori di esso, devono godere della stessa protezione sociale.

Articolo 26

1. Ogni individuo ha diritto all'istruzione. L'istruzione deve essere gratuita almeno per quanto riguarda le classi elementari e fondamentali. L'istruzione elementare deve essere obbligatoria.
L'istruzione tecnica e professionale deve essere messa alla portata di tutti e l'istruzione superiore deve essere egualmente accessibile a tutti sulla base del merito.
2. L'istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l'amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l'opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace.
3. I genitori hanno diritto di priorità nella scelta di istruzione da impartire ai loro figli.

Articolo 27

1. Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico ed ai suoi benefici.
2. Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore.

Articolo 28

Ogni individuo ha diritto ad un ordine sociale e internazionale nel quale i diritti e la libertà enunciati in questa Dichiarazione possano essere pienamente realizzati.

Articolo 29

1. Ogni individuo ha dei doveri verso la comunità, nella quale soltanto è possibile il libero e pieno sviluppo della sua personalità.
2. Nell'esercizio dei suoi diritti e delle sue libertà, ognuno deve essere sottoposto soltanto a quelle limitazioni che sono stabilite dalla legge per assicurare il riconoscimento e il rispetto dei diritti e della libertà degli altri e per soddisfare le giuste esigenze della morale, dell'ordine pubblico e del benessere generale in una società democratica.
3. Questi diritti e queste libertà non possono in nessun caso essere esercitati in contrasto con i fini e i principi delle Nazioni Unite.

Articolo 30

Nulla nella presente Dichiarazione può essere interpretato nel senso di implicare un diritto di qualsiasi Stato gruppo o persona di esercitare un'attività o di compiere un atto mirante alla distruzione dei diritti e delle libertà in essa enunciati.
 
Secondo voi questi diritti sono rispettati ???

Nei protocolli di Sion c'e un articolo che parla della presa per i fondelli sulle parole ''Fraternita',Liberta' e uguaglianza''.
In pratica dicono che non ci siamo accorti del controsenso delle parole, perche' l'uguaglianza in natura non esiste.La natura stessa crea forme,dimensioni diverse, comunque per saperne di piu vai al post dei
protocolli di sion

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