Bentrovati al 5° numero di questa meravigliosa serie,sugli studi biblici e dei vangeli che riguardano lo Spirito Santo, l'apostolato,la lotta al Maligno ed il cammino Spirituale. Chiedo venia se a volte abbiamo saltato qualche discorso che poi abbiamo ripreso nel numero successivo. Ma come avrete capito questa serie ed i suoi rispettivi studi e ricerche al riguardo, sono alquanto lunghi, quindi per avere un quadro generale di tutto lo studio che stiamo facendo bisogna approfondire e leggere tutta la serie,dal primo all'ultimo numero, compreso gli articoli fuori serie ma riguardanti la stessa "opera" vi metteremo i link a fine post. Questo per avere un quadro più ampio di tutta la ricerca e poter affrontare meglio ciò che si deve,come ad esempio "la Santificazione di sé stessi", un cammino Spirituale, ricevere lo Spirito Santo oppure la lotta al maligno.
Davanti a te hai un opportunita straordinaria, lo so che con il battesimo e la cresima lo Spirito Santo già ti è stato donato e abita in te. Che cosa dunque ti manca? L'attivazione o il risveglio dello Spirito Santo che è in te. Però ti è utile domandarti quanto il tuo essere Cristiano oggi assomigli a quello delle origini perché quello è il disegno di Dio.
Con i sacramenti dell'iniziazione Cristiana (battesimo, cresima, eucaristia) sei rinato in Cristo, ma questa nuova vita deve trovare la pienezza della sua espressione nella tua identità di figlio di Dio, nella pratica delle virtù teologali (fede,speranza e carità), nella manifestazione dei carismi e dei frutti dello Spirito Santo. Leggiamo:
Lo Spirito invece produce: amore, gioia, pace, comprensione, cordialità, bontà, fedeltà, mansuetudine, dominio di sé. La Legge, certo, non condanna quelli che si comportano così. E quelli che appartengono a Gesù *Cristo hanno fatto morire con lui, inchiodato alla croce, il loro egoismo con le passioni e i desideri che esso produce. Perciò, se è lo Spirito che ci dà la vita, lasciamoci guidare dallo Spirito. Non dobbiamo quindi più essere gonfi di orgoglio e provocarci a vicenda invidiandoci gli uni gli altri.
(Gàlati 5:22-26)
Sei proprio sicuro che tutto questo è operante e visibile nella tua vita? Sei soddisfatto del tuo modo di essere Cristiano o aspiri a qualcosa di ulteriore? A guardarci attorno, sembra che dalle nostre parti non ci sia che depressione, sfiducia, stanchezza. Molti si domandano: Ma che razza di cristiani sono questi? Dove sta la buona novella? E queste parrocchie semi deserte come possono essere il segno della nuova società? Proprio non ci siamo, i cristiani non possono essere così. Come uscirne? Ecco, Dio viene in nostro aiuto, ciascuno di noi vive a modo suo la vita cristiana. Ma qualunque sia la nostra situazione personale, per ciascuno di noi è riservata una grazia nuova e sorprendente: un risveglio, un salto di qualità, una nuova energia spirituale, attraverso la preghiera per una nuova effusione dello Spirito Santo. Questa è la promessa di Gesù. Tutto è gratuito. Tutto è Grazia. Ma sono importanti le nostre disposizioni interiori. Questo articolo e tutta la serie è fatta apposta per aiutare a prepararti nel miglior modo possibile a coadiuvare l'azione diretta dello Spirito Santo. Questa serie Infatti ti servirà per un cammino interiore spirituale e per la Santificazione della tua persona. Usa questa serie per approfondire la conoscenza di tutti gli insegnamenti che la Bibbia e i vangeli ci hanno trasmesso grazie a nostro Signore Gesù Cristo,correggendo te stesso e la tua vita. L'importante è che tu abbia ben chiaro nella mente quello che Gesù stesso oggi ti propone, quello che ci ha promesso e che noi attendiamo. Questa serie potrebbe essere una grazia che ti prepara a riceverne un'altra più grande, che Dio ha pensato per te. Insistiamo, ogni Grazia è gratuita, ma la sua efficacia dipende molto dalle disposizioni personali. Perciò in questa serie troverai alcuni suggerimenti per predisporti a rinascere dall'alto.
Devi capire che una delle cose più importanti della nostra esistenza è la libertà, questa c'è l'ha conquistata nostro Signore Gesù Cristo, donandocela.
Cristo ci ha liberati per farci vivere effettivamente nella libertà. State dunque saldi in questa libertà e non ritornate a essere schiavi.
(Gàlati 5:1)
Fratelli, Dio vi ha chiamati alla libertà! Ma non servitevi della libertà per i vostri comodi. Anzi, lasciatevi guidare dall’amore di Dio e fatevi servi gli uni degli altri. Perché chi ubbidisce a quest’unico comandamento: Ama il prossimo tuo come te stesso, mette in pratica tutta la *Legge. Se invece vi comportate come bestie feroci, mordendovi e divorandovi tra voi, fate attenzione: finirete per distruggervi gli uni gli altri. Ascoltatemi: lasciatevi guidare dallo *Spirito e così non seguirete i vostri desideri egoisti. L’istinto egoista ha desideri contrari a quelli dello Spirito, e lo Spirito ha desideri contrari a quelli dell'egoismo. Queste due forze sono in contrasto tra loro, e così voi non potete fare quel che volete. Se lo Spirito di Dio vi guida, non siete più schiavi della Legge.
(Gàlati 5:13-18)
Non cercare di dare una definizione a Dio ci basta solo sapere che lui è AMORE e LUCE come dice nella prima lettera Giovanni. Nel credo professiamo che Dio è il creatore del cielo e della terra di tutte le cose visibili e invisibili. Tutta la creazione canta la gloria del Creatore, ma l'essere umano dentro di sé Ha un filo diretto col creatore. Prendi coscienza che nel tuo essere più profondo sei in rapporto esistenziale con Dio creatore. La persona che non rimane incantata davanti al sorgere del sole, dal mare o dalle catene dei monti ; che non prova stupore davanti a un cielo stellato, alla bellezza dei fiori,alla trasparenza degli occhi di un bambino...non sa che cosa sia la creazione. Sono quindi del tutto spontanee le lodi e il ringraziamento al nostro creatore non solo in nome nostro ma di tutte le creature. Davanti all'immensità dell'universo, l'essere umano è qualcosa di insignificante.
Il peccato è la più grande sciagura che possa capitare all'uomo, e il peggio è che nessun uomo o donna può dirsene esente. Viviamo in un tempo che ha smarrito il senso del peccato. Molte persone oggi sdrammatizzano riguardo al peccato,lo ridicolizzano come se fosse cosa astratta, un qualcosa che non esiste, un'invenzione del Cristianesimo, questo pensiero massonico satanista è davvero molto pericoloso,perché enfatizza la cosa più grave portando quindi facilmente le persone a perdersi nel peccato,e quindi a morire, prima spiritualmente e poi fisicamente.
Pietà di me, o Dio, secondo la tua grande misericordia lavami da tutte le mie colpe, mondami dal mio peccato
(Sal 51:3,4)
Perché quando uno è unito a Cristo è una creatura nuova: le cose vecchie sono passate; tutto è diventato nuovo.
(2 Corinzi 5:17)
Per entrare nella salvezza di Gesù, bisogna rinascere. La rinascita implica due passaggi: morire e risorgere, consegnare la vita vecchia e ricevere la vita nuova. E' quanto spiegava San Pietro nel suo discorso dopo la Pentecoste:
"Pentitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati; dopo riceverete il dono dello Spirito Santo"
(at 2,38).
Dobbiamo lasciare dietro di noi le vecchie vesti e indossare quelle nuove,cambiare totalmente vita e se stessi. Come esempio vi racconto una storia,spero di farvi capire per bene cosa bisogna fare per ricevere lo Spirito Santo, quindi anche il regno dei cieli.
Scoprire la volontà di Dio nella Valle della “Rottura”
Anni fa ho avuto una visione in cui ho visto una diga. Da un lato c'era un fiume possente, mentre dall'altro c'era terra arida e crepata. Capii che il fiume rappresentava la gloria di Dio e la terra arida rappresentava il mondo. Avvertivo che il fiume avrebbe dovuto inondare il suolo arido, come dicono le Scritture:
“Poiché la conoscenza della gloria del Signore riempirà la terra, come le acque coprono il fondo del mare”
(Abacuc 2:14).
Ma il possente muro della diga sembrava impenetrabile. All'improvviso vidi qualcos’altro: piccole crepe cominciarono a formarsi nel muro e da quei punti rotti uscivano zampilli d'acqua affilati come rasoi. Presto pezzi di muro sempre più grandi cominciarono a cadere, finché l'acqua non si riversò da tutte le parti.
Improvvisamente, in un istante l'intero muro fu spazzato via e il fiume inondò il terreno arido, senza lasciare alcun luogo intatto.
Avvertivo che quelle crepe nel muro rappresentavano uomini e donne “rotti”. Si tratta di quelli che hanno arreso la propria vita a Dio, pregando insieme a Gesù: “Non la mia volontà, ma la tua, sia fatta”. Improvvisamente compresi in che modo la gloria del Signore avrebbe coperto la terra come le acque coprono il mare. Infatti, è attraverso queste persone che, ancora oggi, il regno di Dio sta invadendo il mondo decaduto. La gloria eterna di Dio penetrerà nel mondo naturale attraverso uomini e donne spezzati. E quando il regno di Dio entra in contatto con il mondo decaduto, cominciamo a vedere gli effetti celesti: i malati vengono guariti, i morti vengono risuscitati, i legami sono spezzati e il soprannaturale inizia a manifestarsi.
Questo è esattamente ciò che Gesù ha dimostrato quando era sulla terra. “Non la mia volontà, ma la tua, sia fatta” non era solo una preghiera che Gesù fece una volta prima di andare incontro alla crocifissione. Questa era la posizione immutabile del Suo cuore. Viveva e camminava sempre in perfetta sottomissione alla volontà di Dio. Ovunque andasse Gesù, insegnava del regno, ma non solo ne parlava, lo manifestava pure!
Innanzitutto, il regno era dentro di Lui, perché era perfettamente sottomesso alla volontà di Suo Padre. E di conseguenza il regno si manifestava dovunque Egli andasse: i malati venivano guariti, i morti risorgevano e i demoni fuggivano. “Sia fatta la tua volontà, come in cielo, anche in terra” non era il pensiero speranzoso di Gesù di un'utopia immaginaria. Gesù ha esaudito la Sua stessa preghiera e ci ha mostrato come va esaudita. Attraverso Gesù, la volontà di Dio veniva fatta sulla terra, come in cielo. E questo è ciò che Dio desidera fare anche attraverso la nostra vita. Ma tutto inizia quando arriviamo al punto in cui la nostra volontà si sottomette a quella di Dio: “Non la mia volontà, ma la tua, sia fatta”. È in questo luogo di sottomissione che scopriremo e adempiremo la volontà di Dio per la nostra vita. Il termine greco “cercare” è una parola che esprime azione. È incessante e continua. È importante comprendere questo concetto, perché scoprire la volontà di Dio per la nostra vita non è semplicemente una meta da raggiungere: è una posizione del cuore! Non si tratta semplicemente di scegliere il giusto percorso di carriera o di sposare la persona giusta. È una posizione continua di sottomissione alla volontà di Dio, al di sopra della nostra. È una preghiera per tutta la vita: “Non la mia volontà, ma la tua, sia fatta”. Per tutto il corso della nostra vita dobbiamo continuare a seguire e obbedire. La scoperta della volontà di Dio per la nostra vita avviene ogni giorno, mentre cerchiamo costantemente e fedelmente di conoscere e di fare la Sua volontà.
Mentre percorriamo il viaggio alla scoperta della volontà di Dio, la strada stretta attraversa una valle oscura, dove Dio mette alla prova i nostri cuori e ci spezza. Il processo di rottura è scomodo, ma molto importante è resistere, se vogliamo vedere la volontà di Dio realizzarsi nella nostra vita. La valle della rottura è dove impariamo a dire: “Non la mia volontà, ma la tua, sia fatta”.
Questa rottura, seppure dolorosa, sprigiona una potenza incredibile e ci rende utili a Dio.
Paolo, parlando della potenza di Dio, dice in “Ma noi abbiamo questo tesoro in vasi di terra, affinché questa grande potenza sia attribuita a Dio e non a noi”. Prima che la grande potenza che è dentro di noi possa essere scatenata, dobbiamo essere rotti come le giare di argilla di Gedeone.
(2 Corinzi 4:7)
Quando siamo vasi rotti di argilla, allora la potenza di Dio risplende e tutta la gloria va a Lui. Per questo Paolo dice: “Ma Dio ha scelto le cose pazze del mondo per svergognare i sapienti; Dio ha scelto le cose deboli del mondo per svergognare le forti; Dio ha scelto le cose ignobili del mondo e le cose disprezzate, anzi le cose che non sono, per ridurre al niente le cose che sono, perché nessuno si vanti di fronte a Dio… affinché, com’è scritto: «Chi si vanta, si vanti nel Signore»”
(1 Corinzi 1:27-29,31).
Dio ama usare vasi rotti perché attraverso di essi riceve la massima gloria!
Nell'Ultima Cena Gesù prese il pane della Comunione e disse: «Questo è il mio corpo che è dato (“spezzato”) per voi; fate questo in memoria di me»
(1 Corinzi 11:24).
Questa rottura di cui parlava era la crocifissione, che avrebbe presto sopportato. Quella rottura avrebbe rilasciato la più grande potenza che il mondo avrebbe mai conosciuto.
L'apostolo Paolo dice: “Sono stato crocifisso con Cristo: non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me!”.La vita che ora vivo in questo mondo la vivo per la fede nel Figlio di Dio che mi ha amato e volle morire per me.
(Galati 2:20).
Quando siamo crocifissi con Cristo, questa morte a noi stessi è una rottura che permette alla vita di Cristo di fluire da noi. Una persona spezzata è una persona che è crocifissa con Cristo. È in questo tipo di persona che si compie la volontà di Dio e in cui il regno di Dio è presente e fluisce nel mondo che lo circonda.
Come faccio a rimanere nella volontà di Dio?
Rimani fermo nel tuo campo di lenticchie
In 2 Samuele 23 leggiamo dei “guerrieri valorosi” di Davide, una piccola milizia di guerrieri e straordinariamente abili. Non si trattava di un grande esercito, ma era un esercito tosto, come un'unità di forze speciali altamente addestrata. Erano sorprendentemente abili con le loro armi. Infatti la Bibbia dice che potevano colpire un capello con la fionda - ed erano mancini! (Vedi Giudici 20:16).
Il capitolo prosegue descrivendo in modo più dettagliato le gesta di un piccolo gruppo all'interno di quel gruppo, che era il meglio del meglio del meglio!
Questi uomini erano supereroi della vita reale, che avrebbero fatto apparire Rambo come una signorina in confronto. Uno di questi uomini era Adino, che “in un solo scontro sconfisse ottocento uomini” (2 Samuele 23:8). “Abisai… impugnò la lancia contro trecento uomini, li uccise” (v. 18). Benaial, figlio di Ieoiada, “uccise i due grandi eroi di Moab. Discese anche in mezzo a una cisterna, dove uccise un leone, in un giorno di neve. Uccise pure un Egiziano, di aspetto formidabile, che teneva una lancia in mano; ma Benaia gli andò contro con un bastone, strappò di mano all’Egiziano la lancia e se ne servì per ucciderlo” (vv. 20-21).
Ma il mio preferito dei guerrieri valorosi di Davide era Samma.
“Dopo di lui veniva Samma, figlio di Aghè, l’Ararita. I Filistei si erano radunati in massa.
In quel luogo c’era un campo pieno di lenticchie e, mentre il popolo fuggiva davanti ai Filistei, Samma si piantò in mezzo al campo, lo difese e sconfisse i Filistei. Il Signore concesse una grande vittoria” (2 Samuele 23:11–12).
Alcuni studiosi ritengono che Samma, menzionato in 2 Samuele, potrebbe essere lo stesso uomo che Giudici 3:31 chiama Shamgar, che uccise seicento filistei con un pungolo per buoi! In entrambi i casi una cosa è chiara: Samma vinse una vittoria schiacciante contro probabilità impossibili e, attraverso il suo coraggio e il suo valore, Dio ha portato un grande trionfo per Israele. Consideriamo la sua storia.
Era un giorno qualunque in Israele. Le persone stavano svolgendo le loro faccende quotidiane come al solito. Alla periferia della città, in un campo sperduto, un gruppo di braccianti stava raccogliendo un magro raccolto di lenticchie. Improvvisamente dalle colline cadde un'ombra su quell’appezzamento di lenticchie, quando apparvero centinaia di soldati filistei, armati in equipaggiamento da battaglia. La paura piombò nel cuore della gente.
Questi contadini erano semplici agricoltori, armati solo di vanghe, zappe e altri strumenti agricoli. Sapevano di non avere alcuna possibilità contro un esercito di professionisti. Rimanere in quel campo avrebbe significato morte quasi certa. Guardarono il loro campo di lenticchie situato su un insignificante lotto di terra, e si resero conto che non valeva la pena rischiare la vita e il corpo per difendere quel terreno. Mollarono i loro attrezzi agricoli e fuggirono per mettersi in salvo.
Questa sarebbe stata la fine della storia, ma sfortunatamente per i Filistei c'era un uomo nel campo quel giorno che non era solo un contadino o un agricoltore: era un guerriero. Era uno dei “guerrieri valorosi” di Davide. Samma fu forse uno dei più grandi guerrieri che siano mai vissuti, e questa sarebbe stata la sua battaglia più gloriosa. Dalla storia di Samma vorrei condividere le tre parole di sapienza che credo ti aiuteranno a rimanere nella volontà di Dio. La sua storia rivela tre qualità che credo non siano negoziabili se vuoi andare lontano e compiere la volontà di Dio per la tua vita: integrità, concentrazione e perseveranza.
Attraverso lo Spirito Santo veniamo equipaggiati per vivere vite fruttuose ed efficaci, realizzando tutto ciò che Dio ha in serbo per noi. Il diavolo non può competere con lo Spirito che vive in noi. Colui che è in noi è più grande di colui che è nel mondo. Il nemico ha un'arma segreta: la distrazione. Se il diavolo non può fermarci, tenterà di farci deragliare con una distrazione e poi un'altra.
Il diavolo sa qualcosa che spesso dimentichiamo: che siamo in una corsa contro il tempo. Ogni minuto in cui siamo distratti da ciò che Dio ci ha chiamato a fare è un minuto più vicino alla fine del combattimento. Il diavolo userà anche le cose “buone” come distrazioni, pur di tenerci lontani dalle cose migliori che Dio ha in serbo per noi.
Nelle pagine di Giacomo le nostre vite sono descritte come “un vapore che appare per un istante e poi svanisce”. Leggiamo:
Ascoltate, voi che dite: Oggi o domani andremo in quella città e ci fermeremo un anno; faremo affari e guadagneremo molto. In realtà voi non sapete cosa accadrà domani, e come sarà la vostra vita. Non siete altro che fumo; un fumo che per un po’ si vede e poi scompare. Fareste meglio a dire: Se il Signore vuole, noi vivremo e faremo questo e quest’altro. Invece continuate a vantarvi e a fare gli orgogliosi. Ma questo genere di superbia è sempre un male. Allo stesso modo, se uno sa di dovere fare il bene e non lo fa, commette peccato.
(Giacomo 4:13-17)
Non ci sono abbastanza ore in un giorno per fare tutto. Non ci sono abbastanza anni nella tua vita per vivere per tutto. Non c'è abbastanza sangue nelle tue vene per sanguinare per tutto. Ecco perché è così importante scegliere le nostre battaglie con sapienza, non essere distratti e sacrificare ciò che è “meglio” sull'altare di ciò che è “buono”.
Paolo ci incoraggia a correre la corsa della nostra vita “in modo da” ottenere il premio. Chi corre per vincere fissa gli occhi sul traguardo e lo raggiunge con tutte le sue forze. Chi sta correndo per vincere ha deciso di rinunciare a tutto il resto al fine di ottenere il premio.
Leggiamo:
Sapete che nelle gare allo stadio corrono in molti, ma uno solo ottiene il premio. Dunque, correte anche voi in modo da ottenerlo! Sapete pure che tutti gli atleti, durante i loro allenamenti, si sottopongono a una rigida disciplina. Essi l’accettano per avere in premio una corona che presto appassisce; noi invece lo facciamo per avere una corona che durerà sempre. Perciò io mi comporto come uno che corre per raggiungere il traguardo, e come un pugile che non tira colpi a vuoto. Mi sottopongo a dura disciplina e cerco di dominarmi per non essere squalificato proprio io che ho predicato agli altri.
(1 Corinzi 9:24-27)
Reinhard Bonnke una volta mi raccontò la storia di come un giornale aveva diffuso menzogne spregevoli su di lui. I suoi amici, preoccupati per la sua reputazione, lo esortarono a rispondere. Ma quando pregò, il Signore gli parlò e disse: “Tu sei il mio mietitore. Non fermare la trebbiatrice solo per catturare un topo!”.
Paolo ci esorta ad evitare “le questioni stolte, le genealogie e le contese e le dispute intorno legge… perché sono inutili e vane”.
Leggiamo:
Evita invece le questioni sciocche, i lunghi elenchi di antenati, le discussioni e le polemiche a proposito della *legge di Mosè perché sono inutili e vane.
(Tito 3:9)
Da notare che Paolo non disse che queste controversie, argomenti e dispute fossero cose peccaminose; ma disse che erano cose inutili e vane. Anche se qualcosa non è necessariamente un peccato, può comunque distrarci da ciò che è davvero importante. Per questo Paolo ci esortava a non distrarci, ma a rimanere concentrati su ciò che è utile e redditizio.
Abbiamo parlato molto della volontà di Dio per la tua vita. Ma ricorda che anche il diavolo ha un piano per te, e il suo piano è di renderti inefficace e infruttuoso. Gli piacerebbe che parcheggiassi la tua trebbiatrice per inseguire i topi. Se non può bloccarti, cercherà di farti deragliare. Cercherà di distrarti dal tuo compito. Ignoralo. Tieni gli occhi sul premio, continua a combattere in mezzo al tuo campo e corri la tua gara in modo da ottenere il premio!
La battaglia appartiene al Signore! La tua parte non è di mettere in discussione, la tua parte è obbedire e rimanere fermo in quel campo, finché Dio non ti darà la vittoria. Rimaniamo fermi nei nostri rispettivi campi! Spero che non ci troveranno seduti davanti a un televisore, ma con gli stivali allacciati, in mezzo al campo che Dio ci ha assegnato. Mai arrendersi, mai ritirarsi, mai cedere al nemico! Resisti fino alla fine e Dio ti darà la vittoria. Si tratta del futuro del regno eterno di Dio.
La conversione è il primo passo.
Giovanni Battista battezzava con acqua per la conversione :
Io vi battezzo soltanto con l’acqua perché cambiate vita; ma dopo di me viene uno che vi battezzerà con lo Spirito Santo e con il fuoco. Egli è più potente di me, e io non sono degno neppure di portargli i sandali.
(Matteo 3:11)
ed esortava a fare opere degne della Conversione:
Dimostrate con i fatti che avete cambiato vita e non mettetevi a dire: “Noi siamo discendenti di Abramo”. Vi assicuro infatti che Dio è capace di far sorgere veri figli di Abramo anche da queste pietre. La scure è già alla radice degli alberi, pronta per tagliare: ogni albero che non fa frutti buoni sarà tagliato e gettato nel fuoco».
La vita nuova ci è donata con il battesimo, ma il cammino spirituale inizia da qui: dalla conversione.
La conversione in greco si dice metànoia, cioè cambiamento di mente. Siamo immersi nella mentalità di questo mondo, perciò San Paolo raccomanda anche a noi, come ai Romani: non conformatevi alla mentalità di questo secolo (12,2a).
La conversione implica tre passi fondamentali:
1)Riconoscersi peccatori.
2) pentirsi e decidere di abbandonare la mentalità mondana.
3)Accogliere Cristo e il Vangelo.
In concreto:
a) Abbiamo già detto che noi siamo costituzionalmente peccatori. Qui l'attenzione va richiamata su quali sono concretamente i miei peccati, le mie debolezze, i miei idoli, le mie abitudini negative.
b) Una volta che mi sono visto allo specchio e nella luce dello Spirito Santo, ho riconosciuto questi miei lati negativi, li rifiuto e li rinnego decisamente tutti, uno per uno.
c) Apro il Vangelo e studio la Bibbia e dico di sì a Cristo.
Sembra facile, ma in realtà quello che ci accingiamo a fare è quanto di più difficile a questo mondo. Le vecchie abitudini sono dure a morire. In un primo slancio di generosità sembriamo pronti a tutto, ma poi subentrano le incertezze, i cedimenti, i compromessi. Magari in piccole cose, ma intanto l'adesione a Cristo non è più totale. Tutta la vita spirituale si blocca.
Per mezzo del battesimo che ci ha uniti alla sua morte, siamo dunque stati sepolti con lui, affinché, come Cristo è risuscitato dai morti mediante la potenza gloriosa del Padre, così anche noi vivessimo una nuova vita. Infatti, se siamo stati totalmente uniti a lui con una morte simile alla sua, lo saremo anche con una risurrezione simile alla sua. Una cosa sappiamo di certo: l’uomo vecchio che è in noi ora è stato crocifisso con Cristo, per distruggere la nostra natura peccaminosa e liberarci dal peccato.
(Romani 6:4-6)
Così, anche voi, consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, con Cristo Gesù. Il peccato non abbia dunque più potere su di voi. Anche se dovete ancora morire non ubbidite più ai suoi desideri perversi. Non trasformatevi in strumenti di male al servizio del peccato. Offritevi invece come strumenti di bene al servizio di Dio, perché siete come uomini che sono tornati dalla morte alla vita. Il peccato non avrà più potere su di voi, perché non siete più sotto la Legge, ma sotto la grazia.
(Romani 6:11-14)
Non ci sia falsità quando parlate tra voi, perché voi avete abbandonato la vecchia vita e le sue azioni, come si mette via un vestito vecchio. Ormai siete uomini nuovi, e Dio vi rinnova continuamente per portarvi alla perfetta conoscenza e farvi essere simili a lui che vi ha creati.
(Colossesi 3:9-10)
Da dove vengono le lotte e i contrasti che ci sono tra di voi? Vengono dalle passioni che continuamente si agitano e combattono dentro di voi. Voi desiderate qualcosa, e se non potete averla, allora siete pronti a uccidere. Voi avete voglia di qualcosa, e se non riuscite a ottenerla, allora vi mettete a lottare e a far guerra. In realtà, voi non ottenete ciò che desiderate, perché non sapete chiederlo a Dio. E se anche chiedete, voi non ricevete niente perché le vostre intenzioni sono cattive: volete sprecare tutto nei vostri piaceri. Siete infedeli, come una donna adultera. Ma non sapete che essere amici di questo mondo significa essere nemici di Dio? Dunque chi vuol diventare amico di questo mondo finisce per diventare nemico di Dio. Certamente la Bibbia non parla invano quando dice: Dio è geloso e non vuol perdere lo spirito che ha messo dentro di noi. Ma egli offre una grazia ancora più grande: infatti la *Bibbia dice: Dio si oppone agli orgogliosi, ma tratta con bontà gli umili. Dunque sottomettetevi a Dio. Resistete invece contro il *diavolo, che fuggirà lontano da voi. Avvicinatevi a Dio, ed egli si avvicinerà a voi. Purificate le vostre mani di peccatori; santificate i vostri cuori di uomini ipocriti. Piangete sulle vostre miserie, e semmai lamentatevi di voi stessi. Le vostre risa diventino lacrime, la vostra allegria diventi tristezza. Abbassatevi davanti al Signore, ed egli vi solleverà.
(Giacomo 4:1-10)
Tutto posso in colui che mi dà la forza
(Fil 4,13)
In che cosa consiste essere una creatura nuova? In sintesi possiamo esprimerci così: diventiamo creature nuove Perché Gesù Cristo ci assume nel suo corpo mistico e ci comunica la sua stessa vita per cui, anche noi siamo figli adottivi di Dio in quanto ci è comunicato lo stesso Spirito di Cristo.
Perché lo stesso Spirito ci assicura che siamo figli di Dio.
(Romani 8:16)
La vita deve corrispondere a ciò che siamo: se siamo creature nuove, nuova deve essere anche la nostra vita.
Come dice San paolo in diverse lettere, bisogna camminare nello Spirito e lasciare la carne. Diventare uomini nuovi con nuova vita....
Ed in fine San Pietro ci dice....
Carissimi, voi siete come stranieri ed emigranti in questo mondo; perciò io vi consiglio di stare lontani da quei desideri egoistici che vi portano alla rovina. Comportatevi bene in mezzo ai pagani: anche se parlano male di voi e dicono che siete dei malfattori, nel giorno del *giudizio dovranno riconoscere che le vostre opere sono buone e daranno gloria a Dio.
(1 Pietro 2:11-12)
Non te l'ho io comandato? Sii forte e coraggioso; non aver paura e non sgomentarti, perché l'Eterno, il tuo DIO, è con te dovunque tu vada».(Giosuè 1:9)
Grazie ancora una volta per essere arrivati fino a qui,nel prossimo numero (che sarà il penultimo di una serie di 7 numeri più altri fuori serie che gli appartengono) parleremo delle celebrazioni per accogliere lo Spirito Santo. Non mancate .
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