Siamo arrivati finalmente o purtroppo alla fine di questa Santa serie... Con questo n° 7 si conclude un viaggio davvero bellissimo e Santo,che grazie a voi ho avuto modo di fare, perché durante queste ricerche per riempirvi di consigli e insegnamenti presi direttamente dalla bibbia e dai vangeli più almeno altri dieci libri,per ricevere l'effusione dello Spirito Santo e i suoi doni ripieni dei carismi,ho imparato davvero tante cose,sperando che sia stato lo stesso anche per voi. Insegnamenti non solo per ricevere lo Spirito Santo ma anche per un cambiamento e miglioramento della propria vita,una specie di santificazione,come ascoltare Dio e fare la sua volonta. Insomma vi sarete accorti che ogni numero è stato abbastanza lungo,proprio perché questa serie è stata uno sgorgare di informazioni e insegnamenti ch non finivano mai,anzi ho dovuto molto semplificare per non esagerare nel fare venti numeri altrimenti...ma credo però,che questo numero sarà anche più lungo degli altri, essendo l'ultimo.
Chiudiamo questa serie iniziando da uno dei discorsi principali che forse, invece che ultimo numero, sarebbe dovuto essere il primo,e cioè, la preghiera. Se avete letto gli altri numeri vi sarete accorti che comunque ne abbiamo parlato tantissimo,buona ultima lettura di Jesus R-evolution.
Un ultimo consiglio che vorrei azzardare a darvi è quello che; per affrontare la vita come Dio comanda,abbiamo bisogno di una chiave,una chiave a doppia faccia.Appreso questo concetto, dopo tutto sara' più semplice....
La chiave è tutta nella sofferenza e nell'amore...
L'amore; rigenera,guarisce,crea,illumina,incendia,riscalda,fa risplendere....
La sofferenza; purifica, forgia, modella, plasma,pulisce,fa ardere...
E poi abbiamo l'ubbidienza....l'ubbidienza a Dio.
"Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene".
(Romani 12:21)
Il nostro Padre è Amore puro,che ci dona incondizionatamente,per poterlo poi ridonare agli altri. E se noi lasciamo scorrere l'amore del Padre in noi,per donarlo agli altri,come fosse un fiume d'acqua viva,lo accresceremo sempre più,questa è una legge divina. Se diamo e riceviamo amore incondizionato, questo crescerà sempre più,tra chi lo dona e chi lo riceve.
Mentre per la sofferenza,che non ci manda il Padre,ma il male,per metterci alla prova,per tentarci,per prenderci,per farci perdere la fede,se noi la affronteremo con la giusta mentalità e spirito,rimanendo saldi nella fede, sarà una grande prova di purificazione e ne usciremo forgiati.
Il suo sangue segno di unità come le pecorelle stanno sempre vicinissime alla loro guida, così il popolo di Dio si stringe intorno a Gesù, suo sommo pastore, il pastore generoso che ha immolato per il suo gregge la propria vita sulla croce. Egli prima dell'ascensione al cielo, ha affidato agli apostoli ed ai successori la creazione di una chiesa e di tenerla nell'unità nella fede nell'amore e guidarla sulla via Della salvezza.
La croce e imparare a pregare
In concreto tutti dobbiamo fare i conti con la sofferenza e con la croce. Nonostante i progressi della scienza e della tecnica, la storia dell'umanità continua ad essere solcata dal dolore e dalle lacrime a causa delle malattie, delle sciagure, dell'ingiustizia e della violenza. Il peccato continua a portare nel mondo i suoi frutti di morte. Che fare? La risposta non è facile. Qui più che mai, appare il confine che distingue credenti e non credenti. Il non credente o si rassegna stoicamente alla sofferenza, o si ribella e bestemmia, o al limite si uccide; il credente forse si lamenta, come Giobbe, ma alla fine si arrende e si rimette alla sapienza di Dio, o ne comprende il valore di purificazione e di redenzione e quindi, non solo l'accetta, ma anche la offre in unione con la passione e secondo le intenzioni di Cristo. La storia del Cristianesimo è piena di esempi meravigliosi a questo riguardo: da San Paolo che era consapevole di essere crocifisso con Cristo:
"Non son più io che vivo: è Cristo che vive in me. La vita che ora vivo in questo mondo la vivo per la fede nel Figlio di Dio che mi ha amato e volle morire per me". (Gàlati 2:20)
a San Lorenzo che li irrideva i suoi carnefici, ai martiri che vanno incontro alla morte cantando come il coreano Miki e i suoi compagni, ai santi Francesco d'Assisi e Pio di Pietralcina, assimilati al Crocifisso, alle madri che hanno offerto la loro vita per i figli, ai molti giovani e giovanetti che sorpresi da malattie ineluttabili hanno consegnato con amore la loro vita a Cristo. Agli esempi eccelsi vanno uniti i sacrifici quotidiani di tanti cristiani e cristiane che umilmente è silenziosamente offrono la loro amorosa dedizione alla famiglia, l'assistenza ai congiunti ammalati; similmente va segnalata la generosità di migliaia di volontari che in tanti modi si pongono accanto alla sofferenza umana per renderla meno tragica e più aperta alla speranza.
"Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?"
(Lc 24,26).
in questa domanda retorica vi è racchiuso tutto il senso della croce e del patire di Cristo e del cristiano.
Nella Bibbia troviamo tutto il sapere di come pregare e di come non pregare. Nel Vangelo Poi troviamo l'invito insistente a pregare, a chiedere, a bussare con perseveranza alla porta del padre, nel nome di Gesù, nella certezza di essere esauditi.
"Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Poiché tutti coloro che chiedono riceveranno, Tutti coloro che cercano troveranno, A tutti coloro che bussano verrà aperto"
(Mt 7- 7,11)
Sant'Agostino scrive:
Il pregare consiste nel bussare alla porta di Dio e invocarlo con insistente e devoto ardore del cuore. E aggiunge che per i cristiani non ci può essere preghiera migliore di quella che ci ha insegnato il Signore "il Padre Nostro", perché essendo essi rinati dallo spirito, devono pregare solo in modo spirituale
(lettera proba).
Insomma parliamoci chiaro, intraprendendo un cammino spirituale, intensifichiamo la preghiera, con essa ci aggiungiamo il digiuno,e se ci accostiamo carità, amore incondizionato, il perdono e l'umiltà, allora significa che stiamo facendo davvero un ottimo lavoro,verso l'effusione dello Spirito Santo. Quindi se avrete costanza e tenacia, non passerà molto tempo prima che lo Spirito Santo vi riempirà e guarirà totalmente.
"Pregate sempre: chiedete a Dio il suo aiuto in ogni occasione e in tutti i modi, guidati dallo Spirito Santo. Perciò state svegli e non stancatevi mai di pregare per tutto il popolo di Dio"
(Efesini 6:18)
9 preghiere per aiutarti a coltivare il Frutto dello Spirito
Una Preghiera per la Gioia
Dio, grazie per avermi dato accesso costante alla Tua presenza. Poiché sei sempre con me, posso sperimentare la vera gioia in ogni momento. Sebbene la gioia che dai non sia basata sulle mie circostanze, non sempre vivo una vita segnata dalla gioia. Troppo spesso, invece di fidarmi di Te, ho lasciato che i miei problemi dettassero le mie reazioni. Ti prego, perdonami! Riempimi della Tua gioia e della Tua pace, affinché per la potenza del Tuo Santo Spirito possa abbondare nella speranza in ogni momento. Aiutami a vivere una vita segnata da una gioia invincibile. Nel nome di Gesù Cristo, Amen.
Una Preghiera per la Pace
Padre Dio, spesso mi ritrovo sopraffatto da circostanze che sfuggono al mio controllo e sono facilmente distratto da cose che non hanno importanza. Per favore perdonami per non aver riposto costantemente la mia fiducia in Te. Anche quando mi trovo di fronte a situazioni difficili, Tu sei ancora con me. Tu sei il Creatore della pace e posso avere accesso alla Tua presenza piena di pace ogni volta che mi avvicino a Te. Quindi, quando comincio a sentirmi ansioso o scoraggiato, invece di mettere a tacere il Tuo Spirito Santo, aiutami a far spazio nel mio cuore e nella mia mente per sperimentare la pace che Tu gratuitamente dai. Nel nome di Gesù Cristo, Amen.
Una Preghiera per la Pazienza
Spirito Santo, crea in me un cuore puro che cerca sempre il meglio negli altri. Aiutami a mostrare empatia e compassione a tutti, e a farlo con gentilezza e rispetto. Quando le persone o le circostanze non soddisfano le mie aspettative, dammi la forza per mostrare grazia e comprensione. Aiutami a vedere le mie situazioni dal Tuo punto di vista in modo che io possa gioire in ogni momento e mostrare pazienza quando necessario. Nel nome di Gesù Cristo, Amen.
Una preghiera per la Benevolenza
Dio, grazie per mostrar continuamente il Tuo amore e la Tua misericordia. Sei così buono! Signore, spesso mi altero con facilità, vengo ferito o mi sento offeso. Per favore cambia il mio modo di pensare e il mio comportamento. È attraverso il Tuo Spirito che sono perdonato e acquisto forza. Quindi oggi Ti invito a guidarmi, dirigermi e mostrarmi come essere benevolo verso gli altri, così come Tu hai mostrato gentilezza verso di me. Nel nome di Gesù Cristo, Amen.
Una preghiera per la Bontà
Spirito Santo, non c’è alcun posto nel quale io possa sfuggire alla Tua presenza! Non mi abbandonerai perché sei troppo gentile per lasciarmi come mi hai trovato. Tu mi guidi, mi consigli e mi mostri i sentieri che portano alla vita. Oggi rendimi più consapevole della Tua bontà, in modo che io possa condividere la Tua bontà con gli altri. Nel nome di Gesù Cristo, Amen.
Una preghiera per l’Autocontrollo
Spirito Santo, Ti siano gradite le parole della mia bocca e i pensieri del mio cuore! Non voglio addolorarTi vivendo in modo indegno la chiamata che hai posto sulla mia vita. Invece, voglio vivere una vita disciplinata e premurosa, perché so che questo Ti onora. Quindi, quando sono tentato nel cedere alla rabbia, all’egoismo o all’orgoglio, aiutami a considerare gli altri migliori di me e permettimi di farlo con umiltà e grazia. Cedo a Te il controllo della mia vita. Nel nome di Gesù Cristo,Amen.
Una preghiera per la Fedeltà
Dio, Tu rendi tutte le cose belle al momento giusto. Niente è troppo difficile per Te da realizzare! Sei fedele nel mantenere le Tue promesse. Ma spesso lo dimentico e mi scoraggio quando le mie situazioni non sembrano cambiare. In quei momenti, è facile dimenticare che non hai terminato la Tua opera. Attraverso il Tuo Spirito Santo, per favore cambia il modo in cui penso e mi comporto. Quando comincio a stancarmi, aiutami a ricordare che sei con me, sei fedele e mi hai dato tutto ciò di cui ho bisogno per vivere una vita piena di fede. Nel nome di Gesù Cristo, Amen.
Una preghiera per la Gentilezza
Spirito Santo, aiutami a prestare molta attenzione ai modi in cui mi chiami per nome e ad avvicinarmi a Te. E mentre lo fai, mostrami come vivere in modo degno di questa chiamata. Aiutami a non fare nulla con ambizione egoistica, ma mostrami invece come considerare gli altri migliori di me stesso. Piuttosto che cercare di correggere immediatamente gli errori che vedo nelle altre persone, lascia che prima condivida con Te le mie preoccupazioni e Ti permetta di guidare la mia risposta. Lascia che le mie conversazioni siano piene di gentilezza e rispetto, in modo che nulla nella mia vita impedisca alle persone di vederTi attraverso di me. Nel Nome di Gesù Cristo, Amen.
Ringraziamo l'App; La Bibbia (YouVersion)
Queste preghiere ti hanno incoraggiato o ispirato? Durante la tua settimana, continua ad avvicinarti intenzionalmente a Dio attraverso la preghiera e permetti al Suo Spirito Santo di modellare il tuo modo di vivere.
Il combattimento della preghiera
I maestri di vita spirituale parlano del combattimento della preghiera o della fede. Se si tratta di combattimento, è una battaglia contro noi stessi, contro le nostre attese sbagliate, le nostre illusioni, le nostre pretese o false sicurezze; Insomma una battaglia contro i nostri idoli. Ma più che un combattimento, forse è una resa,al mistero di Dio che trascende sempre le nostre minuscole misure, che non si lascia catturare mai, che è sempre imprevedibile. La battaglia è perduta e la preghiera muore, quando diventa scontata, rituale, stereotipata. Si fanno preghiere ma non succede niente. Quando la preghiera è morta nei singoli, anche il gruppo non è in grado di recepire il vento dello Spirito. È inutile Allora sforzarsi con esortazioni, con canti, con invocazioni solenni. Il male è altrove e va curato nelle radici del cuore.
Subito dopo, lo Spirito di Dio spinse Gesù nel deserto. Là, egli rimase quaranta giorni, mentre Satana lo assaliva con le sue tentazioni. Viveva tra le bestie selvatiche e gli *angeli lo servivano.
(Marco 1:12-13)
LA VITA CRISTIANA È UN COMBATTIMENTO!
Da un capo all'altro dell'universo c'è scritta una legge: che nessuno sarà mai incoronato se prima non avrà lottato e combattuto. Sopra la testa di coloro che non combattono, non c'è nessuna aureola di gloria.
L'unico modo che abbiamo per dimostrare il nostro amore è di compiere una scelta: le sole parole non bastano.
È appunto attraverso la tentazione, e lo sforzo che essa comporta, che il carattere si rivela in tutta la sua profondità. I baluardi dell'anima appaiono in tutta la loro grandezza quando grande è anche il male a cui essi hanno resistito.
Le tentazioni dell'uomo sono piuttosto facili da analizzare, perché rientrano sempre in una di queste tre categorie: o riguardano la carne (lussuria e gola), oppure la mente (orgoglio e invidia), oppure l'amore idolatrico delle cose (avidità e avarizia). Sebbene per tutta la vita l'uomo sia bersaglio di queste tre specie di tentazioni, esse variano d'intensità a seconda degli anni.
Nella giovinezza, difatti, l'uomo è spesso tentato all'impurità, ed incline ai peccati della carne; nell'età media, la carne si fa meno urgente, e cominciano a predominare le tentazioni della mente, come l'orgoglio e la brama del potere; nell'autunno della vita, è probabile che si affermino le tentazioni dell'avarizia. È un'esperienza psicologica acquisita che coloro che da giovani hanno ceduto alla lussuria sono il più delle volte quelli che da vecchi peccano di avarizia.
Poiché tendiamo al male, dobbiamo rinunciare, anzi strappare queste erbacce affinché possa crescere in noi la Vita Divina della Grazia.
(Fulton J. Sheen, da "Go to Heaven!")
Cos'è il Combattimento Spirituale?
Spiritualmente parlando, esiste un mondo invisibile ai nostri occhi umani, nel quale si svolge un combattimento istigato da Satana, il nostro nemico spirituale. Egli è conosciuto anche come "il diavolo", "il maligno" e "il ladro".
Satana è il padre della menzogna. Ogni suo attacco o piano d'azione inizia con una menzogna. Questa è la sua arma contro i seguaci di Cristo. Il suo inganno comincia dal farci credere alle sue menzogne. Ecco perché dobbiamo conoscere la verità di Dio, viverla, rimanervi saldi e condividerla.
Dobbiamo renderci conto che Satana non è onnipresente. Ci sono otto miliardi di persone nel mondo e il nostro Dio, buono e meraviglioso, è con ognuno di noi. Ma non Satana. Certo, ci sono altri spiriti e forze maligne in azione, ma egli non è in grado di essere sempre ovunque, quindi non diamogli troppo credito.
Se scegliamo di seguire Cristo, veniamo coinvolti in un combattimento spirituale. Come mai? Perché Satana ci odia come seguaci di Gesù, quindi farà di tutto per metterci in difficoltà. Satana ha alcuni poteri, non è onnipotente come il nostro grande Dio. In effetti, ha un potere limitato e non può fare nulla senza prima chiedere il permesso a Dio.
”Simone, Simone, ecco, Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano; ma io ho pregato per te, affinché la tua fede non venga meno; e tu, quando sarai convertito, fortifica i tuoi fratelli”. (Luca 22:31-32)
Il fatto che Satana debba chiedere il permesso a Dio è incoraggiante ma allo stesso tempo difficile da accettare, vero? Se Dio è sovrano al 100%, perché permette a Satana di causare problemi? È qui che deve subentrare la nostra fede. Non capiremo mai perché Dio non abbia ancora mandato Satana nella sua dimora eterna di tormento, ma come dice Apocalisse 20:10 è proprio questo che gli accadrà un giorno.
Il nostro nemico spirituale non vuole altro che ignoriamo la sua presenza e ci concentriamo sulle mancanze degli altri. Parte importante della sua strategia è di farci credere che il nostro nemico sia la persona che ci ha offeso in autostrada o il familiare che ci ha trattato male. Ma il vero nemico non sono loro—ma è lui.
Solo perché il nostro nemico spirituale cerca costantemente dei modi per distruggere la nostra vita, non significa che dobbiamo vivere da sconfitti. Colui che è in noi è molto più grande di colui che vuole distruggerci. Abbiamo alcune armi che possiamo usare per difenderci, in modo da non cadere nelle sue insidie.
Di questo argomento ne parleremo in modo molto più approfondito, (usando sempre come al solito bibbia,vangeli e libri), nella prossima nuova serie...👇
- Sorga un Cavaliere di Cristo -
Speriamo vivamente di renderci utili e di conoscere insieme cose che prima ignoravamo. Speriamo che anche questa nuova serie,abbia lo stesso successo di Jesus R-evolution, non per gongolarci,ma per la gioia e la felicità di aver reso un buon servizio all'umanità e soprattutto a nostro Signore Gesù Cristo....
L'uomo dominato dal peccato
Noi certo sappiamo che la Legge è spirituale. Ma io sono un essere debole, schiavo del peccato. Difatti non riesco nemmeno a capire quel che faccio: non faccio quel che voglio, ma quel che odio. Però se faccio quel che non voglio, riconosco che la Legge è buona. Allora non sono più io che agisco, è invece il peccato che abita in me. So infatti che in me, in quanto uomo peccatore, non abita il bene. In me c’è il desiderio del bene, ma non c’è la capacità di compierlo. Infatti io non compio il bene che voglio, ma faccio il male che non voglio. Ora, se faccio quel che non voglio, non sono più io ad agire, ma il peccato che è in me. Io scopro allora questa contraddizione: ogni volta che voglio fare il bene, trovo in me soltanto la capacità di fare il male. Nel mio intimo io sono d'accordo con la legge di Dio, ma vedo in me un’altra Legge: quella che contrasta fortemente la Legge che la mia mente approva, e che mi rende schiavo della legge del peccato che abita in me. Eccomi, dunque, con la mente pronto a servire la legge di Dio, mentre, di fatto, servo la legge del peccato. Me infelice! La mia condizione di uomo peccatore mi trascina verso la morte: chi mi libererà? Rendo grazie a Dio che mi libera per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore.
(Romani 7:14-25)
«Perciò, — dice il Signore, — tornate sinceramente a me con digiuni, pianti e lamenti.
Non basta strapparsi le vesti, bisogna cambiare il cuore!». Tornate al Signore, vostro Dio. Egli è buono e misericordioso, è paziente e mantiene sempre le sue promesse. È pronto a perdonare piuttosto che a punire. Forse il Signore vostro Dio muterà pensiero e vi benedirà con abbondanti raccolti. Allora potrete offrirgli grano e vino.
(Gioele 2:13-14)
Dopo aver considerato la differenza fra colpa e peccato abbiamo visto come il peccato porti a quella sfiducia in Dio che ci fa credere non solo di non essere amati, ma addirittura ci impedisce di amare noi stessi e gli altri. Durante questa serie poi abbiamo compreso e riflettuto come Il peccato e il fallimento diventino paradossalmente il luogo della provvidenza di Dio, del maggior amore. È questo che fa dire a Paolo "dove abbonda il peccato sovrabbonda la grazia".In un terzo momento abbiamo visto come Il peccato e le nostre ferite sono il luogo della cura che Dio ha di noi, il luogo dell'esperienza del suo amore che ci permette di amare gli altri come siamo amati, questo è proprio tipico del Cristianesimo, il recupero del male come luogo della conoscenza di Dio e del cammino. Ora vogliamo fermarci su un brano ancora più profondo, che tutti conosciamo bene e che in genere chiamiamo Il figliol prodigo punto è il brano del padre misericordioso e se stiamo attenti ci farà capire due cose: 1) a che serve il peccato? Il peccato serve a conoscere Dio nella sua essenza di amore e misericordia. 2) Che cos'è, di chi è il vero peccato? Il vero peccato È di colui che non conosce la misericordia. Della parabola citata c'è un peccatore e un giusto dove il vero peccatore è proprio il giusto che riesce a vivere senza la misericordia di Dio. Dire Io sono bravo e basta, faccio senza Dio, questo è il vero peccato, mentre il peccatore, nel perdono, sperimenta che Dio è Padre, amore e misericordia. È un brano molto delicato e che fa la differenza tra il cristianesimo e tutte le altre religioni.
Questa parabola ci fa capire, che anche se siamo stati dei grandi peccatori,il Padre nostro che è nei cieli,ci accoglierà a braccia aperte,con tanto amore,se torneremo a lui,pentiti.
Il termine figlio prodigo si riferisce ad un figlio che ritorna a casa dopo aver sperperato le sue ricchezze; l'espressione ha anche acquistato un senso più ampio in riferimento a chi non segue le aspettative di chi lo ha iniziato alla vita o ad una carriera. Un'altra interpretazione è quella della vecchia e nuova alleanza. Il figlio maggiore rappresenta il vecchio testamento che rimane nella casa del Padre, ed il vitello grasso che viene citato è lo stesso Gesù che viene sacrificato per la salvezza del mondo.
La parabola del padre misericordioso (il figliol prodigo)
Gesù raccontò anche questa *parabola: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane disse a suo padre: “Padre, dammi la mia parte d'eredità”. Allora il padre divise il patrimonio tra i due figli. «Pochi giorni dopo, il figlio più giovane vendette tutti i suoi beni e con i soldi ricavati se ne andò in un paese lontano. Là, si abbandonò a una vita disordinata e così spese tutti i suoi soldi. «Ci fu poi in quella regione una grande carestia, e quel giovane non avendo più nulla si trovò in grave difficoltà. Andò da uno degli abitanti di quel paese e si mise alle sue dipendenze. Costui lo mandò nei campi a fare il guardiano dei maiali. Era talmente affamato che avrebbe voluto sfamarsi con le ghiande che si davano ai maiali, ma nessuno gliene dava. «Allora si mise a riflettere sulla sua condizione e disse: “Tutti i dipendenti di mio padre hanno cibo in abbondanza. Io, invece, sto qui a morire di fame. Ritornerò da mio padre e gli dirò: Padre ho peccato contro Dio e contro di te. Non sono più degno di essere considerato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi dipendenti”. «Si mise subito in cammino e ritornò da suo padre. «Era ancora lontano dalla casa paterna, quando suo padre lo vide e, commosso, gli corse incontro. Lo abbracciò e lo baciò. Ma il figlio gli disse: “Padre, ho peccato contro Dio e contro di te. Non sono più degno di essere considerato tuo figlio”. «Ma il padre ordinò subito ai suoi servi: “Presto, andate a prendere il vestito più bello e fateglielo indossare. Mettetegli l’anello al dito e dategli un paio di sandali. Poi prendete il vitello, quello che abbiamo ingrassato, e ammazzatelo. Dobbiamo festeggiare con un banchetto il suo ritorno, perché questo mio figlio era per me come morto e ora è tornato in vita, era perduto e ora l’ho ritrovato”. E cominciarono a far festa. «Il figlio maggiore, intanto, si trovava nei campi. Al suo ritorno, quando fu vicino alla casa, sentì un suono di musiche e di danze. Chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa stava succedendo. Il servo gli rispose: “È ritornato tuo fratello, e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello, quello che abbiamo ingrassato, perché ha potuto riavere suo figlio sano e salvo”. «Allora il fratello maggiore si sentì offeso e non voleva neppure entrare in casa. Suo padre uscì e cercò di convincerlo a entrare. «Ma il figlio maggiore gli disse: “Da tanti anni io lavoro con te e non ho mai disubbidito a un tuo comando. Eppure tu non mi hai dato neppure un capretto per far festa con i miei amici. Adesso, invece, torna a casa questo tuo figlio che ha sprecato i tuoi beni con le prostitute, e per lui tu fai ammazzare il vitello grasso”. «Il padre gli rispose: “Figlio mio, tu stai sempre con me e tutto ciò che è mio è anche tuo. Bisognava essere contenti e far festa, perché questo tuo fratello era per me come morto e ora è tornato in vita, era perduto e ora l’ho ritrovato”».
(Luca 15:11-32)
Dio è colui che mi ama non perché sono bravo, ma perché lui è bravo. Dio mi ama perché è bravo e non può non amarmi lui è amore puro, se no, non sarebbe tale, quindi non mi ama in proporzione ai miei meriti, ma addirittura mi ama in proporzione ai miei demeriti, perché più sono nella miseria più ho bisogno della misericordia, quindi più mi ama.
Il Signore mi rivolse la parola: «Perché in Israele si ripete spesso questo proverbio: “I genitori mangiano l’uva acerba e ai figli rimane la bocca amara”? Io, il Dio vivente, il Signore, affermo che la gente non ripeterà più questo proverbio in Israele. In realtà la vita di ciascuno mi appartiene, quella dei genitori e quella dei figli. Soltanto chi pecca morirà. «Prendiamo, per esempio, un uomo giusto e onesto che si comporta bene. Non adora gli idoli degli Israeliti e non partecipa sulle montagne ai sacri pasti in loro onore. Non seduce la donna di un altro, né ha relazioni sessuali con una donna durante le mestruazioni. Non ruba né maltratta nessuno. Restituisce il pegno lasciatogli dal suo debitore, dà cibo a chi è affamato, veste chi è nudo. Non presta i suoi soldi per ricavarne interessi o profitti. Non si rende complice dell'ingiustizia, ma pronunzia giudizi imparziali nelle dispute. Egli ubbidisce ai miei ordini, rispetta le mie leggi e agisce con lealtà. Allora io, Dio, il Signore, dichiaro che quest’uomo è veramente giusto e vivrà. «Supponiamo che quest’uomo abbia un figlio violento e sanguinario e commette azioni di questo genere, contrariamente al padre. Partecipa ai sacri pasti sulle montagne, seduce la donna del prossimo. Maltratta i poveri e gli oppressi, ruba, non restituisce il pegno lasciatogli dal suo debitore. Adora gli idoli e si comporta in modo disgustoso. Presta i suoi soldi per ricavarne interessi o profitti. Un tale uomo certamente non vivrà! Egli morirà per tutte le sue azioni detestabili e sarà responsabile della propria morte. «Supponiamo che quest’uomo, a sua volta, abbia un figlio. Egli ha visto tutti i peccati commessi dal padre, ma non ne segue l’esempio. Non adora gli idoli degli Israeliti e non partecipa sulle montagne ai sacri pasti in loro onore. Non seduce la donna del prossimo. Non ruba né maltratta nessuno. Restituisce il pegno lasciatogli dal suo debitore, dà cibo a chi è affamato, veste chi è nudo. Non si rende complice dell'ingiustizia, non presta i suoi soldi per ricavarne interessi e profitti. Egli ubbidisce ai miei ordini, rispetta le mie leggi. Quest’uomo non morirà a causa delle colpe del padre, ma certamente vivrà. Suo padre, invece, che ha oppresso, ha rubato, ha maltrattato tutti, morirà per i propri peccati. «Voi chiederete: “Perché il figlio non paga per le colpe del padre?”. Ma il figlio ha agito con giustizia, ha rispettato il diritto e ha ubbidito ai miei ordini. Egli dunque vivrà. Soltanto chi pecca morirà. Il figlio non pagherà per le colpe del padre, né il padre per le colpe del figlio. L’uomo giusto sarà ricompensato per aver agito con giustizia, mentre l’uomo malvagio sarà punito per il male commesso. «Se un uomo malvagio smette di commettere il male, ubbidisce ai miei ordini, agisce con giustizia e rispetta il diritto, egli non morirà, ma vivrà. Le sue colpe saranno dimenticate ed egli vivrà per le sue azioni giuste. Pensate che io abbia piacere nel vedere morire un uomo malvagio? Io, Dio, il Signore, dichiaro che desidero, invece, vederlo cambiare comportamento e vivere. «Se un uomo giusto smette di agire con giustizia e commette le azioni ingiuste e disgustose degli uomini malvagi, non potrà vivere. Il bene che ha fatto sarà dimenticato, ed egli morirà per la sua infedeltà e per le sue colpe. «Voi direte che il Signore non è giusto quando agisce così. Ma ascoltatemi bene, Israeliti: è forse sbagliato il mio modo di agire? No! è la vostra condotta che è sbagliata! Se un uomo giusto rinunzia ad agire bene, commette il male e muore, morirà per il male commesso. Se invece un uomo malvagio rinunzia al suo comportamento perverso e agisce con giustizia e onestà, salva la propria vita. Si è reso conto delle sue azioni malvagie e vi ha rinunziato. Allora vivrà, non dovrà più morire. Eppure voi dite che il Signore non è giusto quando agisce così. Non è sbagliato il mio modo di agire, ma il vostro! Io, Dio, il Signore, dico a voi Israeliti che giudicherò ognuno secondo le proprie azioni. Cambiate vita, allontanatevi dal male e non lasciatevi distruggere dalla malvagità. Cessate di essere perversi e ribelli, trasformate i vostri cuori e i vostri spiriti, Israeliti, perché volete morire? Lo ripeto: Io, Dio, il Signore, non desidero la morte di nessuno. Cambiate vita e vivrete!».
(Ezechiele 18:1-32)
Pensate alle cose del cielo e non a quelle di questo mondo.
(Colossesi 3:2)
La fede dipende dall’ascolto della predicazione, ma l’ascolto è possibile se c’è chi predica *Cristo.
(Romani 10:17)
Che passaggio cupo. Il verdetto è emesso. Gesù è stato legato e portato via. E, all'improvviso, Giuda è pieno di rimorso per ciò che ha fatto.
Cerca di alleviare il suo senso di colpa restituendo i trenta sicli d'argento. Cerca di ammettere il suo peccato, ma lo confessa alle persone sbagliate. Nel placare il suo senso di colpa, commette un enorme errore: non cerca il perdono da un Dio di grazia. Cerca di "aggiustare" il suo peccato alle sue condizioni. Decide di prendere in mano la situazione. Compresa la sua stessa vita.
Il rimorso e il rimpianto per il peccato sono solo dei punti di partenza. Un cuore spezzato e la confessione davanti a Dio è dove si trova il perdono e la conseguente libertà. La Bibbia dice che se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità.
Una vita peccaminosa è solo una vita in attesa di essere redenta.
Rifletti
Sto cercando di correggere i miei errori alle mie condizioni? Sto andando a Dio con un cuore contrito per il mio peccato? Ricordo che la depravazione del mio peccato non potrà mai superare la profondità della grazia di Dio?
Prega
Padre celeste, aiutami a ricordare che non potrò mai risolvere da solo il mio problema con il peccato. Aiutami a ricordare che non potrò mai esaurire la Tua grazia, per quanto grandi possano essere i miei errori. Nel pentimento e nel riposo è la mia salvezza. Amen
Lo Spirito Santo è solo un altro nome per indicare Dio? Come è diverso? Tutte ottime domande.
Immagina di andare indietro nel tempo più che puoi. Prima della terra. Prima del nostro universo. Dio c'era. Ma non era solo, non esattamente.
Dio ha tre diverse forme. C'è il Dio Padre, o solo Dio in breve. Poi c'è Gesù, il figlio di Dio. E c'è lo Spirito Santo. Misteriosamente, tutti e tre sono diversi, ma sono tutti al 100 per cento Dio. Ognuno esprime in modo univoco la natura di Dio, ma nessuno è più grande dell'altro. Nel Cristianesimo, questo concetto di tre in uno è formalmente conosciuto come la Trinità.
Quando leggi la Bibbia, può sembrare che Gesù sia entrato per la prima volta in scena sotto forma di bambino 2000 anni fa. Quindi, dal nulla, lo Spirito Santo appare nel libro degli Atti. Ma il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo sono stati insieme per più tempo di quanto tu possa immaginare.
In Genesi, quando Dio ha creato tutto, era in realtà il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo che lavorano insieme. Ora, ti starai chiedendo, se tutti loro sono Dio, qual è il motivo di averne tre? Un'altra ottima domanda.
Mentre Gesù era sulla terra, stava solo obbedendo a Suo Padre. Non ha fatto nulla da solo, ma solo ciò che aveva visto fare dal Padre. Quando i Suoi discepoli curiosi Gli chiesero di mostrare loro il Padre, Egli disse: "Chi ha visto me, ha visto il Padre". Fondamentalmente, Gesù stava dicendo loro che Egli era Dio in forma fisica. Il Dio Padre non ha forma fisica, ma Gesù è Dio fattosi umano. Attraverso Gesù, l'amore di Dio è diventato qualcosa di tangibile che abbiamo potuto vedere e sentire.
Ma, mentre il tempo di Gesù sulla terra stava per finire, fece una promessa. Disse ai Suoi seguaci che sarebbe stato meglio per loro se fosse tornato in Cielo, perché allora Dio avrebbe mandato loro lo Spirito Santo. Allo stesso modo in cui Gesù è diventato il corpo di Dio in forma tangibile, lo Spirito Santo si è rivelato come la mente di Dio che vive dentro di noi.
Così, lo Spirito Santo ci conduce alla verità. È la mente di Dio, a tua disposizione in ogni momento perché vive in te quando scegli di seguire Gesù. È la voce che riempie la tua testa con i pensieri di Dio. Intimo. Vicino. Personale.
Nella Sua forma fisica, Gesù non poteva impegnarsi con le persone al livello di pensiero. Ecco perché disse che era meglio che venisse lo Spirito Santo.
Prova a immaginare: sei in viaggio e stai usando senza pensieri la linea internet del tuo smartphone con la musica a tutto volume nelle tue cuffie. All'improvviso, attraversi il nulla e perdi il segnale del tuo telefono. Sicuramente, Spotify si interrompe, la musica si ferma, il tuo feed è inattivo e tu sei in balia dei tuoi pensieri. Niente musica. Niente più sms. Nel bel mezzo della tua desolazione tecnologica, ricordi che l'auto ha una radio. Al tocco del pulsante, la musica riempie l'abitacolo.
Le radio hanno qualcosa di speciale. In luoghi desolati dove gli smartphone sono inutili, una vecchia radio affidabile può attingere ai segnali invisibili che ci circondano e riempire il nostro silenzio con la musica. Al giro di una manopola, puoi passare dalla musica pop alla techno. Nessun buffer. Nessuna batteria scarica. Solo voci tratte dall'eteree.
Anche lo Spirito Santo è qualcosa di speciale, forse anche un po' misterioso. Lui è ovunque. Ti sta guardando leggere questo articolo proprio ora. Strano, vero? L'aria intorno a te è piena del rumore invisibile della voce di Dio, e come una radio, sei stato costruito per ascoltarLo e trasmettere i Suoi pensieri alle persone attraverso le tue stesse parole e azioni.
Alla maggior parte della gente sfugge questo, ma Dio vuole parlarti. L'hai capito? Vuole parlarti e ti ha creato per ascoltare la Sua voce. Di solito non parla ad alta voce, ma la Sua voce proviene da dentro di te. Ci vuole pratica per imparare a separare i propri pensieri dalla Sua voce; le persone Lo ascoltano in modi diversi.
A volte, lo Spirito Santo suona come pensieri nella tua testa. A volte, Lo ritroviamo in un'immagine mentale. Altre volte, ti dà un sogno che ha qualcosa di particolare. Molto spesso, parla illuminando parti della Bibbia - ricordandoti un versetto che hai letto e aiutandoti a capirlo in un modo nuovo.
Quando Gesù promise che non ci avrebbe mai lasciati soli, lo Spirito Santo fu il compimento di quella promessa. Quando diventi un seguace di Cristo, lo Spirito Santo arriva. Noi diventiamo la Sua casa. Quindi, quando parla, la Sua voce viene da dentro di te. E se in tutto questo tempo sentissi la Sua voce senza riconoscerla?
Quindi, quando guidi in quel viaggio che è la vita e ti porta in un luogo buio dove ti senti solo e abbandonato, sappi che non sei mai veramente solo. Anche quando nient'altro sembra funzionare, lo Spirito Santo è proprio lì con te. Solo con un pensiero, Egli può parlare di vita, speranza, forza, gioia e incoraggiamento per te e su di te. Ancora meglio, se impari ad ascoltare attentamente, può aiutarti ad evitare alcuni di questi luoghi oscuri.
La forza e la potenza della VERA FEDE,nei vangeli viene ripetuto diverse volte... Gesù c'è lo ha insegnato, perché non gli crediamo?!?
Gesù rispose: — Io vi assicuro che se avete fede e non dubitate, anche voi potrete fare ciò che è capitato a questo albero. Anzi, potrete anche dire a questa montagna: Sollevati e buttati nel mare! e avverrà così.
(Matteo 21:21)
"Se aveste fede quanto un granello di senape,
potreste dire a questo gelso:
Sdràdicati e va' a piantarti nel mare!
Ed esso vi obbedirebbe"
(Luca 17,6)
Allora Gesù rispose: — Abbiate fede in Dio! Io vi assicuro che uno potrebbe anche dire a questa montagna: Sollevati e buttati nel mare! Se nel suo cuore egli non ha dubbi, ma crede che accadrà quel che dice, state certi che gli accadrà veramente. Perciò vi dico: tutto quello che domanderete nella preghiera, abbiate fiducia di ottenerlo e vi sarà dato.
(Marco 11:22 - 24)
Gesù rispose: — Perché non avete fede. Se aveste almeno una fede piccola come un granello di senape, potreste dire a questo monte: «Spostati da qui a là» e il monte si sposterà. Niente sarà impossibile per voi.
(Matteo 17:20)
Non bisogna dimenticare che quando Gesù adoperava miracoli e guarigioni,la prima frase che pronunciava era, "LA TUA FEDE TI HA SALVATO"
La senape e il gelso
"Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: Sdràdicati e va' a piantarti nel mare! Ed esso vi obbedirebbe"
(Luca 17,6)
Gli apostoli si accostano a Gesù e gli rivolgono un appello profondamente spirituale (non sempre accadeva così): «Accresci in noi la fede!». E Cristo risponde con questa frase provocatoria nella sua paradossalità. Egli non vuole certamente proporre un modello di fede magica o legata a facoltà prodigiose o a gesti clamorosi e spettacolari. I suoi stessi miracoli erano considerati piuttosto come “segni” oppure “opere” di una salvezza ulteriore offerta, tant’è vero che Gesù si premurava di compierli spesso ai margini della folla e con l’imposizione del silenzio, evitando quindi ogni apparato pubblicitario, come farebbero i maghi.
Anzi, il parallelo presente negli altri evangelisti è ancor più “esagerato” rispetto alla formulazione di Luca. Matteo, ad esempio, sulla scia di Marco (11,23) ha quest’altra immagine ben più imponente: «Se avrete fede pari a un granello di senape, direte a questo monte: Spòstati da qui a là! Ed esso si sposterà, e nulla vi sarà impossibile» (17,20).
E la frase è ripetuta altrove (Matteo 21,21). Luca, invece, opta per una realtà più modesta, l’albero di sykáminos, come si dice in greco, cioè il “gelso”, ed è l’unica volta che questa pianta entra in scena in tutto il Nuovo Testamento. L’applicazione è semplice e acquista una forza ulteriore nel contrasto tra il microscopico granello di senape – che Gesù aveva già usato come simbolo della piccolezza, ma anche della potenza intima del regno di Dio (Matteo 13,31-32) – e l’albero frondoso e maestoso del gelso.
La fede ha in sé un’energia segreta la cui efficacia è tale da rendere il fedele capace di superare anche prove apparentemente invalicabili.
Con la fede che voi avete, pur piccola come un granello di senape, se diceste a un gelso: Sràdicati e va’ a piantarti nel mare, esso vi obbedirebbe». In altri termini, Gesù si riferirebbe alla fede concreta degli apostoli in quel momento, una fede, sì, piccola e simile a un granellino, ma sempre efficace per la sua forza intima. Sta di fatto che – sia come riferimento alla situazione presente dei discepoli, sia come appello generale ideale – la frase è una celebrazione della grandezza e della potenza della fede.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente. Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».
«Voi siete il sale, voi siete la luce della terra». Il Vangelo è sale e luce, è come un istinto di vita che penetra nelle cose, si oppone al loro degrado e le fa durare. È come un istinto di bellezza, che si posa sulla superficie delle cose, come fa la luce, le accarezza, non fa rumore, non fa violenza mai, ne fa invece emergere forme, colori, armonie e legami, il più bello che c'è in loro. Così il discepolo-luce è uno che ogni giorno accarezza la vita e ne rivela il bello, uno dai cui occhi emana il rispetto amoroso per ogni vivente.
Voi siete il sale, voi avete il compito di preservare ciò che nel mondo vale e merita di durare, di opporvi ai corruttori, di dare sapore, di far gustare il buono della vita.
Voi siete la luce del mondo. Una affermazione che ci sorprende, che Dio sia luce lo crediamo; ma credere che anche l'uomo sia luce, che lo sia anch'io e anche tu, con i nostri limiti e le nostre ombre, questo è sorprendente. E lo siamo già adesso, se respiriamo vangelo. La luce è il dono naturale di chi ha respirato Dio.
Quando tu segui come unica regola di vita l'amore, allora sei luce e sale per chi ti incontra. Quando due sulla terra si amano, diventano luce nel buio, lampada ai passi di molti, piacere di vivere e di credere. In ogni casa dove ci si vuol bene, viene sparso il sale che dà sapore buono alla vita.
Chi vive secondo il vangelo è una manciata di luce gettata in faccia al mondo (Luigi Verdi). E non facendo il maestro o il giudice, ma con le opere: risplenda la vostra luce nelle vostre opere buone.
Sono opere di luce i gesti dei poveri, di chi ha un cuore bambino, degli affamati di giustizia, dei mai arresi cercatori di pace, i gesti delle beatitudini, che si oppongono a ciò che corrompe il cammino del mondo: violenza e denaro.
La luce non illumina se stessa, il sale non serve a se stesso. Così ogni credente deve ripetere la prima lezione delle cose: a partire da me, ma non per me. Una religione che serva solo a salvarsi l'anima non è quella del Vangelo.
Una religione che serva solo a salvarsi l'anima non è quella del Vangelo.
Ma se il sale perde sapore, se la luce è messa sotto a un tavolo, a chi e cosa servono? A nulla. Così noi, se perdiamo il vangelo, se smussiamo la Parola e la riduciamo a uno zuccherino, se abbiamo occhi senza luce e parole senza bruciore di sale, allora corriamo il rischio mortale dell'insignificanza, di non significare più nulla per nessuno.
L'umiltà della luce e del sale: perdersi dentro le cose. Come suggerisce il profeta Isaia: «Illumina altri e ti illuminerai, guarisci altri e guarirai» (Isaia 58,8).
Non restare curvo sulle tue storie e sulle tue sconfitte, ma occupati della terra, della città. Chi guarda solo a se stesso non si illumina mai.
(Letture: Isaia 58,7-10; Salmo 111; 1 Corinzi 2,1-5; Matteo 5,13-16).
Tornate a Dio,drizzate le vostre vie,lasciate il peccato e il passato e chiedete al Signore uno Spirito e un cuore nuovo.... Il peccato commesso durante la nostra vita,tramite pentimento potrà diventare "passato" e il nostro Dio ci aiuterà a superarlo...ma l'abominio sta nel perseverare nel peccato,pur sapendo che si sta commettendo una cosa brutta,la si continua a fare,senza avere un briciolo di pentimento. Arriverà dunque il giorno che amerai nel compiere quel tale peccato,sarà allora,quindi che la più amara desolazione risiedera' in te...
31 Gettate lontano da voi tutte le vostre trasgressioni che avete commesso e fatevi un cuor nuovo e uno spirito nuovo.
Cosa significa farsi un cuore nuovo e uno spirito nuovo: è come nascere di nuovo, gettare alle spalle tutto il passato, sapendo che hai fatto tante cose sbagliate, e accogliere Dio sul serio nella nostra vita e avere come scopo principale il rispetto delle sue leggi, perché le sue leggi sono giuste e sante, e senza di esse moriremmo.
Romani 7:9
Ci fu un tempo in cui io vivevo senza la legge, ma essendo venuto il comandamento, il peccato prese vita ed io morii, 10 e trovai che proprio il comandamento, che è in funzione della vita, mi era motivo di morte. 11 Infatti il peccato, colta l’ occasione per mezzo del comandamento, mi ingannò e mediante quello mi uccise.12 Così, la legge è certamente santa, e il comandamento santo, giusto e buono.
Significa anche che fin da quando mi sveglio al mattino fino a quando mi addormento, il mio pensiero è rivolto a Lui, perché Lui vuole amore da parte nostra:
Proverbi 8:17 Io amo quelli che mi amano, e quelli che mi cercano diligentemente mi trovano. 18 Con me sono ricchezze e gloria, la ricchezza che dura e la giustizia. 19 Il mio frutto è migliore dell’oro, sì, dell’oro fino e il mio prodotto più dell’argento scelto.
Salmo 119 129 I tuoi precetti sono meravigliosi, perciò l’anima mia li osserva. 130 La rivelazione delle tue parole illumina e dà intelletto ai semplici. 131 Io apro la mia bocca e sospiro, per il gran desiderio dei tuoi comandamenti. 132 Volgiti a me e abbi pietà di me, come usi fare con quelli che amano il tuo nome. 133 Stabilisci i miei passi nella tua parola e non permettere che alcuna iniquità mi domini. 134 Liberami dall’oppressione degli uomini e io osserverò i tuoi comandamenti. 135 Fa’ risplendere il tuo volto sul tuo servo e insegnami i tuoi statuti. 136 Rivi di lacrime mi scendono dagli occhi, perché la tua legge non è osservata.
E terminiamo questa serie con un altro video di Fra Stefano(uno lo abbiamo inserito posticipato nella 4° parte), perché ci siamo accorti che in pochi video il frate dice le stesse cose,che vi abbiamo spiegato noi in 7 numeri. D'altronde chi usa la bibbia come guida, e come parola,dirà sempre queste stesse cose.
Cosa fa lo Spirito Santo nelle persone? Come si manifesta la presenza dello Spirito Santo?
Non posso che chiudere questa serie con la preghiera cattolica, specifica allo Spirito Santo :
Preghiera allo Spirito Santo
Vieni, Santo Spirito,
manda a noi dal cielo
un raggio della tua luce.
Vieni, padre dei poveri,
vieni; datore dei doni,
vieni, luce dei cuori.
Consolatore perfetto,
ospite dolce dell'anima,
dolcissimo sollievo.
Nella fatica, riposo,
nella calura, riparo,
nel pianto, conforto.
O luce beatissima,
invadi nell'intimo
il cuore dei tuoi fedeli.
Senza la tua forza,
nulla è nell'uomo,
nulla senza colpa.
Lava ciò che è sordido,
bagna ciò che è arido,
sana ciò che sanguina.
Piega ciò che è rigido,
scalda ciò che è gelido,
raddrizza ciò ch'è sviato.
Dona ai tuoi fedeli
che solo in te confidano
i tuoi santi doni.
Dona virtù e premio,
dona morte santa,
dona gioia eterna. Amen.
Non perdetevi i numeri arretrati,i fuori serie e le prossime uscite correlate alla serie JR-e. Infatti ci saranno "Speciali" altri fuori serie e qualche altra nuova invenzione,perché ci siamo accorti di aver toccato un argomento talmente vasto,con innumerevoli informazioni che sgorgano a fiumi,che andrebbero tutte lette,per la loro importanza. E poi se qualcuno ha intrapreso come me la via del Signore,della Santificazione della redenzione,la conoscenza e il sapere(la sapienza) diventa cibo per la propria anima,soprattutto riguardo a questi discorsi...che se non vi trovate in ambito "chiese" non è facile avere queste informazioni....restate quindi sul pezzo,collegandovi di tanto in tanto. Ma giusto per restare saldi sulla via stretta del Signore,ecco che stiamo lavorando ad una nuova serie,molto molto bella,avvincente e stimolante,che vi darà sostegno e conforto per la vostra lotta Spirituale. La nuova serie è proprio incentrata sul combattimento Spirituale e sulla "chiamata" che molti figli di Dio stanno sentendo negli ultimi tempi...Vi raccomando non mancate....Next series👇
- Sorga un Cavaliere di Cristo -
Coming soon.....
Alcuni-passi-del-libro-del-siracide
Dal-vangelo-secondo-luca-capitolo-5 "seguitemi e vi farò pescatori di uomini"
Salmo 38 di davide Richiesta di perdono di liberazione e di salvezza
Salmo-36-di-re-Davide-e-matteo 6-34
Salmo-23-di-davide "il Signore è il mio pastore
La-bestia-dellapocalisse-si-avvicina
Apocalipse il ritorno di nostro Signore Gesù Cristo
Grazie al libro : Rinascere dall'alto - Seminario di Mario Panciera "effusione dello Spirito Santo "
E all'App: la bibbia you version
E alla Sacra Bibbia CEI UELCI
IL BLOG DI GIANFRANCO RAVASI
Cardinale arcivescovo e biblista
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