Alcuni argomenti

Nuovo ordine mondiale,logge segrete,progetto haarp,Rockefeller,Bildenberg,Rothschild

inicjalization...shoutbox

Cerca nel blog

giovedì 20 ottobre 2022

🇺🇦🇷🇺 PUTIN DENAZIFICA L'UCRAINA CON ALTRI NAZISTI- SEMBRA UNA FAIDA TRA BANDE DI ESTREMA DESTRA

Da premettere che noi di Globalr-evolution non tifiamo per NESSUNO,soprattutto quando si parla di guerra,ma purtroppo abbiamo notato tristemente in giro per i social,come la gente si sia schierata a favore o contro sia per Putin e la Russia che per Zelensky e l'Ucraina in una modalità quasi da ultras da stadio...Ebbene, signori il sistema è proprio ciò che voleva e voi immancabilmente non li deludete MAI !!! Il gioco dei poteri forti è sempre stato quello di mettervi due scelte davanti, uno è il male l'altro è il peggio,come nei casi delle elezioni o destra e sinistra o comunista è fascista ecc... In entrambi i casi saranno sempre loro a vincere e gestire la situazione che seguirà,mentre voi avrete avuto l'illusione della scelta e la fantasia nel supportare il vostro nuovo beniamino.... In questo caso parliamo di: Nuovo ordine mondiale contro il vecchio sistema,in entrambi i casi sono sempre sistemi capitalisti e imperialisti,quando tifate Russia state tifando NUOVO ORDINE MONDIALE ma ahimè se tifiamo Ucraina allora stiamo dalla parte dei satanici dell'OMS,UE,NATO e Stati Uniti quindi per chi dobbiamo tifare?!? PER NESSUNO !!! Prima cosa non si tifa o supporta una nazione in guerra che uccide innocenti o altri militari. Secondo,questa guerra è solo un pretesto per accelerare il processo di great reset che il Wef(world economic forum)ha già preparato, per mettere in ginocchio l'Europa e far crollare il dollaro in maniera controllata...è tutto scritto e detto da loro stessi,non lo diciamo noi,leggete i loro libri e guardate i loro video, vi dicono tutto. Dopo questa breve premessa,stendiamo la ricerca fatta in questi giorni riguardo alla denazificazione dell'Ucraina con altri nazisti Russi.

Ricordate il primo discorso del presidente Russo Putin che aprì le porte all'invasione dell'Ucraina? Disse che doveva denazificare la nazione,effettivamente non aveva tutti i torti, l'Ucraina è diventata uno dei covi del nazismo in Europa ma forse nel mondo,ma possiamo benissimamente dire che lo è sempre stata,sin dai tempi di Hitler,quando i nazisti tedeschi trovarono appoggio grazie a Bandera ed i suoi militari,fecero una strage ammazzando migliaia di ebrei e polacchi,supportarono le incursioni contro la comunista unione sovietica di Stalin.Oggi Bandera è l'eroe nazionale dell'Ucraina ed i suoi seguaci  sono più attivi e organizzati che mai,con un odio antiRusso fuori dal normale. In tutto questo noi sappiamo che il nazismo in questa  nazione alle porte della Russia è stato supportato finanziato e sostenuto negli ultimi 30 anni dagli Stati Uniti la NATO e le Nazioni Unite proprio per fronteggiare il comunismo Russo. Oggi questi nazisti vengono addirittura armati con milioni e milioni di dollari e armi di ogni genere e sempre più sofisticate,gli USA è la NATO hanno addestrato e formato interi battaglioni, dagli Azov ai Bandera con armi sempre più avanzate, cannoni antidrone ad  energia diretta,missili, fucili ecc... Ormai il mondo intero parla dei nazisti ucraini dei Bandera e degli Azov diventati famosissimi,ma nessuno parla né si è reso conto che questi stessi nazisti ucraini stanno combattendo una guerra contro altri nazisti Russi,quelli dei Wagner è Rusich tanto per citarne due.... Come mai Putin dice di voler denazificare l'Ucraina è manda interi battaglioni di altrettanti nazisti o estrema destra,e poi mi chiedo,dov'è finita la Russia comunista? Ma la Russia non era comunista? Questa sembra addirittura una faida tra nazisti, una guerra tra clan di estrema destra che si contendono i territori per provare quale nazi è più tosto. Proviamo ad elencare e poi approfondire tutti i battaglioni,squadroni e le divisioni naziste di entrambe le Nazioni che sono attualmente sul campo.

1) Reggimento Azov (Ucraina)   N                            2) Bandera (Ucraina)  N                                              3) Wagner (Russia) Z                                                4) Rusich (Russia) Z                                                  5) Patriya (Russia) Z                                                      6) Unità Slava “Slavyanskoe Edinstvo” (Russia) Z    7) Taganrog Bianco “Bely Taganrog” (Russia) Z      8) Battaglione Somalia (Russia) Z                              9) Battaglione Sparta (Russia) Z                              10)  Pravy Sector (Ucraina) N                                        11) 24° Battaglione d'assalto Aidar (Ucraina) N

neonazisti starebbero combattendo anche al fianco della Russia nella guerra in Ucraina. È quanto emerge da un rapporto del Servizio federale di intelligence tedesco (Bnd), riportato dalla rivista Spiegel, secondo cui ci sarebbero due gruppi di guerriglieri fascisti a sostenere l'invasione, anche se in grandezza e numero di persone non sono paragonabili al controverso battaglione che si era barricato nell'ormai famosa acciaieria Azovstal. Il presidente russo Vladimir Putin aveva giustificato l'invasione con una necessaria "denazificazione" e aveva parlato di un governo di "fascisti" da cui voleva liberare il popolo ucraino, ma la presenza di questi gruppi all’interno dei battaglioni del Cremlino, secondo il Bnd, renderebbero “assurde” le sue giustificazioni. I due gruppi citati nel documento sono il gruppo Rusich e la Lega Imperiale Russa (Ril), sono noti per la loro ferocia.

Neonazisti Rusich (Russia)


La Ril, il braccio paramilitare dei Movimenti Imperiali Russi, un'organizzazione militante di estrema destra e suprematista bianca con sede a San Pietroburgo, avrebbe schierato combattenti con esperienza militare e persone che avevano frequentato il suo centro di formazione "Partizan" nella città che affaccia sul mar baltico. Nel 2020, sono stati classificati dagli Stati Uniti come “gruppo terroristico”. Non è chiaro però se il loro coinvolgimento sia avvenuto su richiesta della leadership russa, ha riconosciuto il Bnd. Secondo un'inchiesta condotta dalla Stanford University statunitense, “fondato nel 2002, il gruppo promuove il nazionalismo etnico russo, sostiene la restaurazione del regime zarista e cerca di alimentare l'estremismo della supremazia bianca in Occidente”. Ha ottenuto rilevanza mediatica nel 2014 anno in cui ha iniziato a sostenere i separatisti in Ucraina. 

La Lega imperiale avrebbe attivato le proprie risorse a sostegno della parte russa nel conflitto sin dall'inizio. A metà marzo, i leader del gruppo, tra cui Nikolay Nikolayevich Trushchalov, responsabile delle relazioni esterne, si sarebbero incontrati con i separatisti filorussi di estrema destra nella città ucraina di Donetsk. A metà giugno poi avrebbero iniziato ad addestrare i russi decisi a unirsi ai separatisti, per poi aiutarli a raggiungere, attraverso i corridoio umanitario, le regioni di Donetsk e Luhansk. Secondo i servizi segreti tedeschi i membri del Ril avrebbero iniziato a combattere nell'attuale conflitto già a inizio marzo, quindi poco dopo l'invasione.

Per quanto riguarda il gruppo Rusich il loro ingresso nel conflitto sarebbe avvenuto al più tardi a inizio aprile. Il gruppo è stato fondato a San Pietroburgo nel 2014 da Aleksei Milchakov e Yan Petrovsky, si pensa sia composta da alcune centinaia di mercenari e il suo simbolo è il valknut, un antico simbolo norreno di cui si sono appropriati i suprematisti bianchi. Questa milizia ha combattuto anche nel Donbas nel 2014 e nel 2015, quando è diventata famoso per la sua "particolare brutalità" e per l'abitudine di "non fare mai prigionieri", ha detto il Bnd. In un articolo pubblicato sulla rivista britannica The Spectator, l'esperto militare russo Mark Galeotti ha scritto che questo gruppo è noto per "la violenza, le mutilazioni, la pratica di bruciare i corpi dei morti e persino mettere online i video delle loro atrocità" eper il fatto che "uno dei loro comandanti si è vantato di tagliare le orecchie ai morti". La presenza della milizia a Kharkiv era già stata segnalata ad aprile dal quotidiano britannico The Times, che ricordava come il leader, Alexei Milchakov, una volta avesse parlato della sua eccitazione per "l'odore di carne umana bruciata".

Il gruppo è ritenuto essere un’unità del battaglione Wagner, una ormai famosa milizia di mercenari al soldo del Cremlino che da anni combatte le guerre di Mosca. Le compagnie militari private,come il gruppo Wagner, sono diventate negli ultimi anni uno strumento vitale con cui la Russia espande la sua influenza nel mondo mentre difende i suoi interessi. Attualmente, i mercenari russi sono presenti in almeno 30 Paesi in quattro continenti, come ad esempio in mali, dimostrando l'espansione di questo fenomeno, che è stato sperimentato per la prima volta nel conflitto del 2014 in Ucraina. Anche se le società mercenarie sono tecnicamente illegali secondo la costituzione russa, sono diventate una componente chiave della strategia di "guerra ibrida" di Mosca, fornendo al capo di stato russo un mezzo per "eseguire i suoi obiettivi politici e far avanzare gli interessi di sicurezza nazionale russi in tutto il mondo", secondo un rapporto del Centro di studi strategici e internazionali (Csis).

-Europa today


La grande menzogna di Putin viene smascherata proprio nel momento in cui si celebrano gli eroi della sua guerra. Il Cremlino ha invocato la “denazificazione” per giustificare l’invasione dell’Ucraina, ma tra i suoi combattenti abbondano simboli e ideali hitleriani. Lo testimonia una foto scattata durante la premiazione di chi si è distinto sul fronte del Donbass. Il leader della repubblica secessionista e filorussa di Donetsk, Denis Pushilin, consegna medaglie ai valorosi e tra loro c’è il colonnello Timur Kurilkin, decorato per avere “annientato 250 nazisti”. Peccato che Kurilkin si presenti alla cerimonia sfoggiando due simboli del Terzo Reich: la Totenkopf, la “testa di morto” caratteristica delle SS, e il Valknut, un fregio vichingo che richiama il Wahalla dei guerrieri e che oggi viene usato come emblema dai suprematisti bianchi.

 tra i militari russi ci sono gli stessi valori e le stesse effigi. Il gruppo Wagner prende il nome dalla passione nazi del suo fondatore Dmitry Utkin, ex ufficiale dei commandos e oggi longa manus del Cremlino nel mondo.

Lo dimostra anche la leggenda nera di Vladimir Zhoga, il comandante del battaglione Sparta ucciso nei primi giorni del conflitto, e onorato a Donetsk come un capo di Stato. E tra i filorussi del Donbass combattono neonazisti e neofascisti di tutta Europa, inclusi italiani. Come Andrea Palmieri conosciuto con il nome di Generalissimo, è stato a lungo il capo del gruppo ultras di estrema destra dei Bulldog di Lucca. “Un vero fascista italiano si è unito alla nostra milizia” annunciava trionfante su Facebook a settembre del 2014, allo scoppio della guerra del Donbass, Pavel Gubarev, all’epoca governatore dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk. Palmieri è arrivato con una motivazione precisa: “I nazisti ucraini sono filoamericani. Uccidendoli combatto contro gli Stati Uniti”.

L’odio per gli americani è proprio la caratteristica del reparto guidato dal colonnello Kurilkin: si chiama “Battaglione Somalia” in ricordo dei guerriglieri che a Mogadiscio distrussero gli elicotteri Blackhawk statunitensi.

L'Uffpost scrive:

Cortocircuito ideologico al Cremlino: tra i combattenti al fronte ci sono nazisti russi per liberare l'Ucraina dai nazisti ucraini

Tra le fila dei combattenti russi di stanza in Ucraina per liberarla dai  suoi "nazisti" ci sono altri nazisti, russi. Lo rivela un documento dei servizi segreti tedeschi. Detta così, quella iniziata il 24 febbraio sembra una faida fra bande di estrema destra. Ma la verità è che l'ideologia in questa guerra è soltanto un artificio della propaganda.


-Floriana Bulfon

Tra le fila dei combattenti russi di stanza in Ucraina per liberarla dai  suoi "nazisti" ci sono altri nazisti, russi. Lo rivela un documento dei servizi segreti tedeschi. Detta così, quella iniziata il 24 febbraio sembra una faida fra bande di estrema destra. Ma la verità è che l'ideologia in questa guerra è soltanto un artificio della propaganda.

L’anima nera della “Repubblica di Donetsk


di Andrea Ferrario


In questo articolo documentiamo dettagliatamente come alla guida della “Repubblica di Donetsk” ci siano neofascisti collegati direttamente o indirettamente alla Russia. Questi estremisti di destra non godono di alcun reale sostegno popolare attivo e accanto a loro agiscono inquietanti paramilitari a tutt’oggi anonimi. E sullo sfondo di tutto ciò ci sono i sempre più intensi rapporti tra Mosca e l’estrema destra europea.


Il Gruppo Wagner (in russo: Группа Вагнера?, traslitterato: Gruppa Vagnera), noto anche come CHVK Wagner o ČVK Vagner (Compagnia Militare Privata Wagner; in russo: ЧВК Вагнера?, traslitterato: ČVK Vagnera), o anche PMC Wagner (dall'inglese Private Military Company), è un'organizzazione paramilitare russa.


Ufficialmente si tratta di un gruppo di contractor che non hanno legami con Mosca, mentre il settimanale britannico The Economist lo descrive come una compagnia militare privata (o un'agenzia di appalto militare privata), una "rete" di mercenari terrorista o un esercito privato de facto alle dipendenze del presidente russo Vladimir Putin, fondata dall'ex militare russo neonazista Dmitrij Utkin.

Il gruppo Wagner è diventato noto internazionalmente durante la guerra del Donbass, dove operò in aiuto delle forze separatiste delle auto-dichiarate repubbliche popolari di Doneck e di Lugansk dal 2014 al 2015. I suoi appartenenti hanno partecipato anche a diversi conflitti, come le guerre civili in Libia e Siria, la seconda guerra civile nella Repubblica Centrafricana e la guerra in Mali, operando a favore di forze allineate o simpatizzanti col governo russo. Rapporti dell'O.N.U. accusano il gruppo di aver commesso crimini di guerra nelle aree in cui ha operato.Più recentemente Wagner è stato collegato all'invasione russa dell'Ucraina, dove sarebbe stato schierato per assassinare i leader ucraini.

Secondo il New York Times il ChVK Wagner è un'unità diretta dal Ministero della Difesa russo o dal GRU,utilizzata dal governo russo nei conflitti dove è richiesta la negabilità. Una prova sarebbe l'addestramento presso installazioni del Ministero della Difesa russo. Si ritiene che sia di proprietà di Evgenij Prigožin, un uomo d'affari con stretti legami con il presidente russo Vladimir Putin.

Il gruppo Wagner si è presentato per la prima volta nel 2014 insieme a Utkin nella regione di Lugansk in Ucraina,con un gruppo di 250 uomini.Il nome dell'azienda deriva dal nome di battaglia di Utkin, in onore di Wagner.Nell'agosto 2017, il quotidiano turco Yeni Şafak ha ipotizzato che Utkin fosse solo una figura di spicco per l'azienda, ma che il vero capo di Wagner fosse qualcun altro.

Ideologia

Utkin, un ex militare russo adornato con tatuaggi nazisti,avrebbe scelto il nome "Wagner" per una sua passione per il Terzo Reich (Wagner era il compositore preferito di Hitler).Secondo il giornale indiano The Print l'organizzazione sarebbe associata all'ideologia neonazista e riconducibile al neopaganesimo slavo; alcuni commentatori, come il sociologo Andrea Molle della Chapman University di Orange (California), parlano di nazismo esoterico. Radio Free Europe ha affermato che la Fede nativa slava (un nuovo movimento religioso pagano moderno) sarebbe favorita dalla leadership del gruppo Wagner.Secondo Erica Gaston, consulente politico presso il Centro di ricerca politica dell'Università delle Nazioni Unite, sebbene sia il presunto fondatore sia alcuni membri del Wagner abbiano "simpatie per i gruppi di estrema destra", il gruppo non sarebbe di tipo "ideologico".

Prima della “primavera russa”

Il nucleo dei militanti che sono alla guida dell’attuale “repubblica” va ricondotto a un movimento fondato nel 2005 e che si chiama, per l’appunto, “Repubblica di Donetsk” (“Donetskaya Republika”). Tra i fondatori ci sono Aleksandr TsurkanAndrey Purgin e Oleg Frolov. Il primo fino a un anno prima faceva parte del comitato preelettorale di Yanukovich, gli altri due erano membri della potente e filoputiniana Unione Eurasiatica della Gioventù (Evraziyskiy Soyuz Molodezhi) [UEG], un’organizzazione di estrema destra vicina al Cremlino e fondata dal noto neofascista russo Aleksandr Dugin, professore dell’università statale di Mosca e consulente della presidenza della Duma russa (le foto di Purgin e Frolov sul sito della UEG: http://www.rossia3.ru/foto2). Del movimento “Repubblica di Donetsk” fa parte da lungo tempo anche Aleksandr Matyushin, un neonazista che pubblica nel social network VKontakte con lo pseudonimo di “Aleksandr de Krog” e noto negli ambienti neofascisti anche con il soprannome di “Varyag”. Matyushin, tra le altre cose, ha fatto parte dell’organizzazione neofascista (e criminale) russa “Immagine Russa” (“Russkiy Obraz”), sulla quale torneremo più avanti. (Foto qui sotto: a sinistra Matyushin (secondo da destra in alto) e  un’immagine postata da Purgin nella sua pagina in VKontakte il 16 gennaio 2014 – “Ti facciamo gli auguri per il compleanno e ti salutiamo con un “sieg”):


(Nelle foto qui sotto: a sinistra Gubarev insieme ai camerati di Unione Nazionale Russa (terzo da sinistra in basso), e un congresso dell’organizzazione neofascista)


Successivamente Gubarev è stato membro di altre organizzazioni nazionaliste di destra e ha collaborato per breve tempo anche con il PR. Gubarev non ha certo seppellito il suo passato neofascista. Nei giorni della sua breve “primavera” di governatore “del popolo” Gubarev è stato visto (e anche fotografato) da svariate persone insieme a due noti estremisti di destra russi, con i quali era in evidente confidenza. Il primo è Rostislav Zhuravlev, dirigente di “Seconda Russia” (“Drugaya Rossiya”), il partito dei nazi-bolscevichi di Eduard Limonov che predica la superiorità dei russi ed è vicino a Dugin. L’estremista nazi-bol ha avuto un ruolo importante nelle giornate di inizio marzo, avendo partecipato nei momenti più tesi alle trattative con il SBU, i servizi segreti ucraini. Zhuravlev oggi continua a essere in Ucraina, anche se in questo momento sotto le vesti di giornalista del sito filocremlino ura.ru, proprio come un altro suo collega, il cui profilo è ancora più inquietante. Stiamo parlando di Aleksey Khudyakov, che a inizio marzo era presente a Donetsk a fianco di Pavel Gubarev nei momenti salienti delle giornate di assalto agli edifici amministrativi. Khudyakov è salito all’onore delle cronache in Russia come leader del gruppo razzista “Scudo di Mosca” (“Shtit Moskvy”) che ha organizzato nella capitale russa decine di raid violenti contro lavoratori immigrati. La tattica di queste squadracce era quella di organizzare spedizioni punitive in luoghi in cui alloggiavano gli immigrati, malmenandoli e poi chiamando la polizia, che regolarmente arrestava ed espelleva gli immigrati lasciando invece impuniti gli aggressori. Il gruppo godeva dell’appoggio della polizia russa, tanto che un importante funzionario del ministero degli interni di Mosca, Anton Tsvetkov, ha cercato pubblicamente di fare da garante per lui quando infine è stato arrestato. Nello scorso mese di settembre infatti una spedizione punitiva di “Scudo di Mosca” è andata male perché un immigrato ha reagito sparando, il fatto è finito sui media ed è diventato imbarazzante per le autorità russe. Khudyakov è finito in carcere, ma, ancora prima che potesse cominciare il processo, è stato graziato con la stessa amnistia con la quale sono state liberate le Pussy Riot. (Nella foto qui sotto: un raid di “Scudo di Mosca” contro gli immigrati)
 (Le due foto qui sotto: una manifestazione di Immagine Russa in Russia e la loro presenza a Donetsk nella Marcia Russa indetta da “Repubblica di Donetsk”)




Qui vi aggiungo il link di wikipedia per continuare le vostre ricerche riguardo a tutti i battaglioni e le milizie delle forze separatiste filorusse in Donbass 




Qui in questo articolo abbiamo documentato le forze russe di estrema destra perché tutti ormai sanno riguardo a quelle Ucraine,ma se volete maggiori approfondimenti anche riguardo alle milizie Ucraine fatecelo sapere nei commenti, e magari ci sforzeremo nelle ricerche per creare una seconda parte.  Ma vi lasciamo comunque con un paio di chicche...

Battaglione Azov milizia NAZISTA Ucraina

La minoranza attiva guida sempre la maggioranza passiva. Gli scenari cambiano e noi siamo pronti. Il nostro scopo è salvare l'Ucraina".


Movimento politico del corpo nazionale Ucraina Ultra destra-


Il Settore Destro(Pravy Sector), e altri gruppi militanti di strada come il C-14 e il Corpo Nazionale di nuova creazione, rappresentano già un pericolo reale e presente per i gruppi vulnerabili della popolazione, come le persone gay e transgender, le attiviste femminili, i Rom, così come tutti i dissidenti che potrebbero, a torto oa ragione, essere visti come "filorussi".

- Fred Weir scriveva nel 2019

                 Volontari del Battaglione Azov

Il movimento Azov è stato fondato nel 2014 da Andriy Biletskyj (ex leader del gruppo neonazista ucraino Patrioti d’Ucraina) durante la battaglia per il controllo di piazza dell’Indipendenza, a Kiev, e la rivolta chiamata Maidan contro il presidente eletto Viktor Janukovič, vicino alla Russia. Nel 2010 Biletskyj ha dichiarato che un giorno sarebbe toccato all’Ucraina “guidare le razze bianche del mondo in una crociata finale contro gli untermenschen (subumani) capeggiati dai semiti”.




Pravyi sektor e gli altri


Discorso diverso vale per Pravyi sektor (Settore Destro), gruppo guidato da Dmytro Jaroš, emerso durante la fase più acuta della Rivoluzione di Maidan, a seguito della repressione della polizia che uccise, sparando sui manifestanti, oltre cento persone. Il gruppo si rese responsabile di violenze, tra cui la strage di Odessa del 2 maggio 2014, in cui furono uccisi 48 filorussi. Il protagonismo esibito nelle piazze non ebbe però riscontri alle urne. Alle elezioni parlamentari del 2014, il partito si fermò all'1,8% mentre Jaroš, candidato alle presidenziali dello stesso anno, raccolse lo 0,7%. Un segno evidente di come nessuno, in Ucraina, si sia mai sentito rappresentato da Pravyi sektor.

     Pravy Sector della milizia Nazionale Ucraina 


Questa nuova estrema destra, legata a doppio filo con la guerra, ha saputo tuttavia penetrare e sfruttare le molte crepe di un sistema democratico in fieri, condizionato dal conflitto e plagiato dalla presenza degli oligarchi. È il caso di Jaroš che nel 2014 riuscì ad entrare in parlamento, eletto in un distretto di Dnepropetrovsk, città dominata dall'oligarca Ihor Kolomojs'kyj. Il suo nome venne anche proposto per il ruolo di capo della polizia nel governo ad interim che guidò il paese tra febbraio e maggio 2014, ma fu accantonato. Nel 2015 Dmytro Jaroš lasciò Pravyi sektor per fondare un nuovo partito, Iniziativa politica Jaroš (DIYA) che alle elezioni del 2019 si unì a Svoboda, Pravyi sektor e Natsionalnyi korpus in una lista di estrema destra che non elesse alcun rappresentante in parlamento, collezionando appena il 2,1% delle preferenze. Jaroš perse così il suo seggio in parlamento, che occupava dal 2014. Ma la marginalità dell’estrema destra non è sinonimo di debolezza. Pravyj Sector è infatti all’origine del famigerato Battaglione Azov e, nel 2016, veterani dell'Azov hanno fondato il Natsionalnyi korpus, sotto la guida di Andriy Belitsky, già esponente di Pravyj Sector, decorato al valor militare per il coraggio dimostrato in battaglia durante la guerra nel Donbass.


Questa estrema destra militante e militare ha rappresentato una seria minaccia per la vita politica del paese. Cercando di imporre la propria agenda estremista, si è spesso resa protagonista di intimidazioni e violenze verso oppositori di sinistra, gruppi femministi, attivisti LGBT, minoranze etniche. Personalità come quella di Belitsky e Jaroš sono state tollerate, se non promosse, dalle autorità politiche del paese minando così la credibilità del processo di democratizzazione. Perché?


Tollerare l'estrema destra?


Le premesse a questo stato di cose vanno cercate nei primi mesi dell'Ucraina post-Maidan, quando il governo ad interim - privo di una legittimità elettorale - cercava di portare il paese verso le elezioni navigando a vista tra le acque agitate di una rivoluzione che ancora non aveva esaurito la sua spinta e che rischiava di cadere preda degli estremismi. L'elezione a presidente di Petro Porošenko - le cui parole d'ordine erano "lingua, fede, esercito" - ha alimentato il sentimento nazionalista nel paese, contribuendo al rafforzamento del radicalismo.


Al contempo oligarchi come Rinat Achmetov e Ihor Kolomojs'kyj andavano finanziando, su fronti opposti, la creazione di milizie paramilitari attraverso cui perseguire i propri obiettivi politici ed economici. In particolare Kolomojs'kyj - ebreo con cittadinanza israeliana - promosse la creazione dei famigerati battaglioni ultranazionalisti Azov, Aidar e Dnipro. Kolomojs'kyj è l'oligarca più influente del paese, già governatore di Dnepropetrovsk, ha favorito l'ascesa di molti suoi omologhi, da Julija Tymošenko a Petro Porošenko con il quale è poi entrato in conflitto. In questo quadro le istituzioni democratiche, tenute in ostaggio dagli oligarchi, non avevano forza sufficiente per arginare le derive radicali. I rapporti tra i movimenti estremisti e gli organi statali sono sempre stati difficili e il tentativo di prendere il controllo su questi gruppi ha scatenato le reazioni degli oligarchi che li proteggevano e alimentavano.


In nome della “normalizzazione” personaggi come Belitsky e Jaroš vennero integrati nel sistema e i reparti paramilitari furono assorbiti e persino armati a spese dello Stato.


L'Esercito Volontario Ucraino (in ucraino: Українська Добровольча Aрмія, УДА?, traslitterato: Ukraїnska Doborovol'ča Armija, UDA), in precedenza Corpo Volontario Ucraino "Settore Destro" (in ucraino: Добровольчий Український Корпус «Правий Cектор», ДУК?, traslitterato: Doborovol'čij Ukraїns'kij Korpus "Pravyj Sektor", DUK), è un gruppo paramilitare ucraino creato e controllato dal partito di estrema destra Pravyj Sektor.


Battaglione d'Assalto Separato "Aidar" , ex 24 ° Battaglione di Difesa Territoriale "Aidar" fino a marzo 2015, Aïdar o Aydar ( Айдар ), è un'unità militare speciale composta da volontari ucraini integrati nell'esercito di terra ucraina . È posto sotto il comando del Ministero degli Interni dell'Ucraina e integrato nelle "forze di difesa" dallo Stato maggiore ucraino. Questo battaglione è responsabile della lotta contro l'insurrezione filo-russa in Oriente. Il battaglione ha sede a Starobilsk , a circa 80 chilometri a nord di Luhansk . È composto da circa 400 volontari dei servizi di sicurezza e manifestanti di Euromaïdan .

Organizzazione

Creazione

Mentre lo stato ucraino è in bancarotta e molti soldati dell'esercito nazionale hanno disertato, anche per compensare un esercito ucraino disorganizzato e poco motivato i cui coscritti dal Donbass non vengono più mandati a combattere nell'est del Paese per paura che non cambino direzione, il 13 aprile 2014, all'indomani dei referendum di Lugansk e Donetsk , il ministro dell'Interno del governo ad interim Arsen Avakov decide di formare milizie armate speciali, per combattere il disordine in zavorra. Le azioni di combattimento che vengono svolte vengono chiamate “operazioni antiterrorismo” , per sottolineare l'illegalità di questi referendum popolari e non per negoziare con gli insorti dell'Est.

Creato nel maggio 2014, il 24 ° Battaglione di Difesa Territoriale Aidar è stato il primo battaglione di difesa territoriale dell'Ucraina, un distaccamento militare di volontari subordinato al Ministero della Difesa dell'Ucraina.



Il Reggimento di polizia "Dnipro-1" (in ucraino: Полк поліції «Дніпро-1»?, traslitterato: Polk policiї «Dnipro-1»), conosciuto anche come Battaglione Kolomojs'kyj, è un'unità militare ucraina di pattuglia, appartenente alla Polizia Nazionale dell'Ucraina, subordinata al Ministero degli affari interni e con sede a Dnipro.



Costituita nell'aprile 2014, a seguito del decreto del ministro Arsen Avakov, prima come battaglione di volontari militari e poi come unità di polizia. Fin dalla sua nascita ha ricevuto finanziamenti dall'oligarca Ihor Kolomojs'kyj, fondatore del 39º Battaglione di Fanteria Motorizzata "Dnipro-2". Infatti una polizia corrotta che il più delle volte non interviene nei raid nazisti,anzi molte volte li aiutano addirittura....





Dopo tutta questa ricerca ci è sembrato di capire che tutte le milizie del Donbass che sia Ucraine che filorusse sono tutte di estrema destra compreso L'Esercito di Kiev con gli Azov e Bandera ma anche Putin rilancia contractor, milizie private e Nazionali di estrema destra a farla sembrare quasi una faida tra clan nazisti. Ma la cosa più interessante che è emersa dalle ricerche,è che la popolazione sia Ucraina che filorusse del Donbass non vogliono avere nulla a che fare con l'estrema destra,visto che in ogni elezione gli estremisti di destra perdono addirittura anche i seggi uscendo dal parlamento,ma purtroppo questi gruppi sono sostenuti da oligarchi miliardari,quindi come si suol dire,escono dalla porta ma rientrano dalla finestra.....LA COLPA È SEMPRE DEGLI OLIGARCHI E DEI POTERI FORTI  !!!




Unisciti al nostro canale telegram 👇 👇 

OpenMind the Awakening of Conciousness






🇺🇦Gre-Resistence 🇷🇺

Nessun commento:

Posta un commento