Goethe affermava che «nessuno è più schiavo di chi si ritiene libero senza esserlo». Questo principio è particolarmente valido nel sistema monetario vigente. Il cittadino si illude di essere proprietario dei soldi che ha in tasca, mentre ne è debitore.
La banca, infatti, emette la moneta solo prestandola, sicché la moneta circola gravata di debito. Il segno della schiavitù monetaria è data dal fatto che la proprietà nasce nelle mani della banca o, per meglio dire, del banchiere ché emette prestando e prestare è prerogativa del proprietario.
La moneta, invece, deve nascere di proprietà del cittadino perché è lui che, accettandola, ne crea il valore; tanto è vero che, se si mette un governatore a stampare moneta in un isola deserta, il valore non nasce perché, mancando la collettività, viene meno la possibilità stessa della volontà collettiva che causa questo valore.
Come ogni unità di misura (e la moneta è la misura del valore) anche la moneta è una convenzione. Quando la moneta era d’oro chi trovava una pepita se ne appropriava senza addebitarsi verso la miniera. Oggi al posto della miniera c’è la banca centrale, al posto della pepita un pezzo di carta, al posto della proprietà il debito.
Non si può comprendere come sia stata possibile questa mostruosità storica (nata nel 1694 con la Banca d’Inghilterra e con l’emissione della sterlina) se non si muove dalla definizione della moneta strumento (sterco) del demonio. La verità di questa definizione è stata avvertita anche da San Francesco d’Assisi quando vietava ai padri questuanti di ricevere oboli in moneta.Quando la banca centrale emette moneta prestandola, induce la collettività a crearne il valore accettandola, ma contestualmente la espropria ed indebita di altrettanto, esattamente come Satana avrebbe fatto se Cristo avesse accettato l’invito di trasformare la pietra in pane.
Con la costituzione della Banca d’Inghilterra e del sistema delle banche centrali, tutti i popoli del mondo sono stati trasformati da proprietari in debitori ineluttabilmente insolventi del proprio denaro. Con la moneta debito l’Umanità è stata talmente degradata che non a caso si è verificato il fenomeno del “suicidio da insolvenza” come malattia sociale che non ha precedenti nella storia. Ciò conferma la Profezia di Fatima: “I vivi invidieranno i morti”.
Non si possono valutare esattamente le tentazioni di Satana se non le si considerano nel loro contesto globale. Particolarmente significativa, in questo senso, è la terza tentazione (Mt. 4, 8-9): «… Gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro magnificenza, poi disse a Gesù: tutto questo io Ti darò. Se Ti prostri e mi adori».
Adorare prostrati significa mettere Satana sull’altare al posto di Dio. Ciò spiega perché gli adoratori di Satana contestano fondamentalmente e necessariamente l’Eucarestia Cattolica.
La circostanza che il Protestantesimo si sia basato sulla contestazione dell’Eucarestia Cattolica ed abbia promosso la costituzione delle banche centrali come promotrici della moneta-debito parla da se.
Non a caso il parlamento inglese approva nel 1673 il Test Act: l’editto con cui viene dichiarata illegittima l’Eucarestia Cattolica e la Transustanziazione.
Non a caso nel 1694 viene fondata la Banca d’Inghilterra che emette la sterlina sulla regola di trasformare il simbolo di costo nullo in moneta, inaugurando l’era dell’oro-carta.
Nessun commento:
Posta un commento