Ho deciso di pubblicare questo post dopo aver letto un mio seguitissimo blog: Su la testa di Gianni Lannes,che ha tutto il mio rispetto e ammirazione.
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2012/11/lultima-inchiesta.html#comment-form
12.11.12
L'ULTIMA INCHIESTA
di Gianni
Lannes
Lettrici e
lettori tutti che seguitate a chiedermi perché ho staccato la spina. Questo è
l'ultimo pezzo che ho scritto per Il Corriere della Sera, il più importante
quotidiano del Belpaese. Il tema è di cogente attualità: la giustizia che non
ingrana. Non ho accettato l'imperante diktat (occuparsi di frivolezze e non
toccare i gangli del potere) - già avanzato da un altro quotidiano La Stampa (di
proprietà Fiat) - ed ho perso il lavoro. Pensate un pò: l'11 ottobre 2008, La
Stampa pubblicò in primo piano (prima pagina) una mia inchiesta sull'amianto
alla Barilla (stabilimento di San Nicola di Melfi in Basilicata, dove si
producono le famose merendine). Reazione della multinazionale alimentare?
Minacce a mezzo dell'avvocato Mariconda con studio a Milano. Esiste un
documento scritto (un atto di transazione tra Barilla e Fiat, ne ho una copia in
originale) in cui appunto la Barilla chiede ed ottiene la mia testa. E poi il
presidente del Senato Schifani che fa visita alla redazione di Torino e mi
invita alla festa del ventaglio a Roma per chiedermi lumi di questo mio
interessamento ad "un'utile opera pubblica", già sponsor di una superstrada
inutile e devastante in Sicilia nel bosco della Ficuzza (compresa un'area
archeologica), già cittadino onorario di Corleone. Aveva ragione lo scrittore
Leonardo Sciascia: troppi professionisti dell'antimafia sulla scena. Il seguito?
Un corollario di attentati ed intimidazioni mortali alla mia famiglia. E potrei
continuare con le navi dei veleni (ed il presidente della commissione bicamerale
Pecorella a difesa dei rifiuti radioattivi importati in Italia proprio da
Israele; vedi il caso di Ravenna di cui avevo scritto due anni fa) o il governo
Berlusconi (direttamente la Sogin) che ha affidato (senza gara d'appalto) lo
smantellamento parziale della centrale nucleare di Caorso alla 'ndrangheta e
tutti anche all'opposizione (vero "molto onorevole" Antonio Di Pietro?) fanno
finta di nulla. Ed infine, la revoca della protezione di Stato, annunciata con
una mera telefonata il 19 luglio 2011 ed il conseguente trasferimento ad
incarichi di bassa manovalanza dei miei angeli custodi della Polizia di Stato
(con cui ho diviso per due anni anche il sonno ed i timori delle famiglie). E
vogliamo aggiungere qualcosa sulle mancate risposte sia del governo Berlusconi
che di quello del golpista Monti alle numerose interrogazioni ed interpellanze
parlamentari sul mio caso? Quante singolari coincidenze. Vi sembrano pochi tre
attentati? Non sono abituato a piangermi addosso, bensì a combattere a viso
aperto. Ma in questo caso i nemici mafiosi si nascondono nello Stato. Allora,
nulla di personale, ma diamoci un taglio con il finto buonismo e l'ipocrisia
dilagante. Anche il web in Italia è sovente una discarica ed un'attività di
masturbazione teorica. Quando si passa alla realtà concreta, molti si squagliano
per la paura. Allora di che parliamo? Quello che scrivo (prove alla mano) è
quello che vivo. Attorno a noi, ogni giorno muoiono in un amen tante persone:
donne, ma soprattutto bambini che si ammalano di cancro. E il Belpaese che fa?
Continua a distrarsi con il solito teatrino: il piduista Berlusconi, poi Bersani
comprato per appena 98 mila euro dal clan Riva (inquinatori a morte di Taranto e
dintorni), quindi Renzi (detto anche "il nulla che avanza") ed infine Svendola
Puglia (con Pugliamo l'Italia). Dulcis in fundo: il comico eterodiretto Grillo.
Che schifo! E questi dovrebbero risollevare l'Italia? Ma fatemi il piacere tutti
quanti.
SAPERE
AUDE: osate, andate oltre gli schemi artificiosi e gli steccati artificiali,
unite le energie, non disperdetevi come vuole il sistema di potere. Gandhi è un
esempio.
Certe
scelte si pagano sempre in prima persona. Con il giornalismo in Italia ho
chiuso per mia scelta! Grazie per le parole di incoraggiamento ma le pacche
sulle spalle non costano nulla e non risolvono i problemi, magari alleviano i
sensi di colpa. La democrazia, attualmente è sconfitta nel Belpaese. Se non
metteremo in campo una reazione seria - dura e cruda - a questa dittatura sarà
davvero la fine. Non c'è più tempo da perdere. Bisogna organizzare ed attuare
una ribellione.
Io non sono
in vendita come tanti altri pennivendoli ammantati di tricolore! Non ho
smarrito la mia dignità. Sapete quante volte hanno tentato di comprarmi con
tanto denaro? Quelli che ci hanno provato sono andati a finire sotto processo.
Sono stufo di regalare perle ai porci. Dalle mie parti si dice che quando un
asino non vuole abbeverarsi e meglio lasciarlo stare per sempre. E' vero anche,
come cantava De André che dal letame nascono i fiori.
Sono un
uomo libero che lotta a testa alta!
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