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venerdì 25 novembre 2022

🕎🔯Storia della "SCISSIONE" del Regno d'Israele e Regno di Giuda

Questa è la scissione che nel 933 A.C. subi'  Israele. Infatti a nord di Gerusalemme vi fu Israele a sud compreso la città stessa vi fu Giuda. Credo sia fondamentale,questa scissione per far capire bene agli ignoranti antisemiti che stanno venendo fuori come funghi,ma io so che è solo una tattica dei satan.
La stirpe di Gesù è quella di Re Davide,stirpe che ebbe discendenza nei re di Giuda,Israele(a nord)si corruppe mescolandosi ad altre razze.(sto approfondendo). Quindi attenzione quando parlate male dei giudei,parlate male della stirpe di Gesù(non tutti i rami) non hanno niente a che vedere con sionisti o Askenaziti. È per questo che il sionismo rivendica le terre della Palestina,divorandole,perché all'epoca lo stato d'Israele era li. Poi si creò confusione,cioè quando in chiesa si fa riferimento ad Israele, o si parla di quella dei cieli o si allude a quella prima di questa scissione cioè quando Re Davide vi governava...


È ora di approfondire tutte queste ricerche che ho in sospeso da anni....Vi rendete conto che in quel periodo storico, Gerusalemme non apparteneva a Israele,ma a Giuda.,.?!  Questa cosa sembra di poco conto ma invece secondo me questa scissione segna una delle cose fondamentali, riguardo agli ebrei ed all'umanità intera. Non so ho l'intuito che mi prude tantissimo riguardo a questa storia,approfondiamo insieme.....


Ebraismo o giudaismo?
Ebraismo e giudaismo sono universi che si sovrappongono senza pero' coincidere. Eber un discendente di Sem figlio di Noè, dal cui ramo genealogico proviene Abramo (Abramo ebreo, come lo nomina il passo XIV,13 di Genesi): intendo dire che ebraismo un concetto più esteso rispetto a quello ridotto di giudaismo.
Eppure, ciò che oggi noi conosciamo come ebraismo è sostanzialmente ed esclusivamente giudaismo: una parte per il tutto. Proverò sinteticamente ad illustrare come sia stata possibile questa sostituzione.
Questo processo di riduzione comincia proprio con Israele, nipote di Abramo e figlio di Isacco che, sebbene non primogenito, per sua rivendica il ruolo di continuatore della tradizione, la cui eredità trasmette, definendo ruoli e funzioni, ai suoi dodici figli.
Alla fine del regno di Salomone, la nazione si spacca: parte si allinea sulle posizioni del figlio di Salomone, Roboamo, ma altri scelgono la soluzione del "colpo di stato", affidato al generale Geroboamo.
Quelli che rimasero con Roboamo (fedeli alla casa di David), furono gli ebrei di Gerusalemme e dei territori di Giuda (uno dei dodici figli di Israele). Gli altri scelsero di dare vita ad un nuovo stato, che chiamarono caparbiamente Israele e dotarono di una capitale interamente nuova, Samaria.
Questo regno di Israele ebbe fine nell'anno 3000 (761 a.C.), con l'invasione degli Assiri.
Da allora, si afferma, l'eredità materiale e spirituale di Israele fu accentrata dalla casa di Giuda.
Le dieci tribù (i dodici figli tra cui era stata divisa l'eredit di Israele, meno Giuda dopo la scissione e Levi al quale, essendo stato affidato l'ordine sacerdotale, sono preclusi i retaggi materiali) continuarono ad essere presenti sulla terra di Israele fino al tempo della diaspora. Tuttavia i giudei pretesero esclusivamente per il loro casato la purezza della tradizione, trattando gli israeliti con disprezzo che affiora dal loro nominarli samaritani (e non più israeliti).



Il buon samaritano. Tracce di un ebraismo differente dal giudaismo.


Anche il regno di Giuda peri' sotto l'invasione babilonese (587 a.C.). Il nuovo corso cominciò all'indomani dell'editto di Ciro (539) che poneva fine alla cattività e alla deportazione e concedeva ai giudei di rientrare a Gerusalemme e ricostruire il Tempio.
Saputo questo, gli altri discendenti delle tribù di Israele si recarono a loro e offersero di partecipare con le proprie risorse e con il proprio lavoro alla ricostruzione del Tempio.
Esdra e Zorobabele tuttavia opposero un secco rifiuto che alla base del processo di riduzione dell'ebraismo a giudaismo. Tutto questo non privo di elementi di ragione (i giudei respingono le offerte degli israeliti valutandole come opportunistiche), ma occorre saper individuare questo momento come origine di quelle indomabili tensioni che porteranno alla diaspora.
La stessa testimonianza storica di Gesù e della comunità di Damasco possono esser lette (anche se non esclusivamente) nell'ottica di un tentativo di aprire Israele a tutti gli esseni, cioe' a tutti i giusti che studiano e applicano la Torah, sottraendo il monopolio della parola del signore agli zelanti del Tempio.
Le recenti acquisizioni archeologiche di Qumran e Nag-Hammadi, rese note al pubblico di lingua italiana attraverso la formidabile opera di Luigi Moraldi, hanno contribuito a comprendere come la contesa, tra la concezione chiusa dell'ebraismo e l'idea di un Israele universale, sia la matrice storica che condusse alla distruzione di Gerusalemme ed alla diaspora.
Proprio durante la diaspora, l'istituzione del giudaismo rabbinico e la stesura del Talmud posero ancor pi solidamente le basi della supremazia, se non dell'esclusività, della tradizione ebraica nella forma giudaica.
Non si tratta qui di stabilire chi avesse ragione tra israeliti e giudei, o tra le varie correnti ebraiche del tempo della diaspora (farisei, sadducei, zeloti, esseni, karaiti, etc.): si tratta piuttosto di comprendere una volta di più le ragioni di questa separazione.


La storia di Israele – Il regno diviso


“Salomone si addormentò con i suoi padri, e fu sepolto nella città di Davide suo padre; e Roboamo suo figlio regnò al suo posto” (2Cron 9:31). Ciò accadeva intorno al 1000 circa prima della nascita di Yeshùa. All’età di 41 anni, Roboamo succedette al padre Salomone sul trono. – 1Re 14:21; 1Cron 3:10.

  Il dissolvimento della nazione ebraica – iniziato sul finire del regno di Salomone – si mutò in rivoluzione dopo la morte del re. La rivoluzione fu provocata dall’atteggiamento tirannico e dispotico di Roboamo, uomo dissoluto e senza criteri pratici di governo. Fu talmente impudente che, mentre il popolo si lamentava per le tasse troppo gravi imposte dal padre, si lasciò uscir di bocca davanti all’assemblea del popolo: “Mio padre ha reso pesante il vostro giogo, ma io lo renderò più pesante ancora; mio padre vi ha castigati con la frusta, e io vi castigherò con i flagelli a punte”. – 1Re 12:14.

   L’arroganza di Roboamo gli fece perdere il consenso della maggioranza della popolazione. Le uniche tribù che continuarono a sostenere la casa di Davide (e quindi il re Roboamo) furono le tribù di Giuda e di Beniamino, oltre ai sacerdoti, ai leviti e a singoli cittadini delle altre dieci tribù (1Re 12:16,17; 2Cron 10:16,17;11:13,14,16). Dieci tribù negarono il loro appoggio a Roboamo e fecero loro re Geroboamo, il portavoce della delegazione popolare che aveva avanzato la richiesta di diminuzione delle tasse al re Roboamo (2Cron 10:3-15;13:6,7). Tutto ciò adempiva una profezia fatta dal profeta Ahia. – 1Re 11:29-31;12:1; 2Cron 10:1.

   Le dieci tribù secessioniste si separarono dalla casa di Davide e fondarono un nuovo regno che chiamarono Israele. Si ebbero dunque due regni autonomi: il Regno di Giuda e il Regno di Israele. Erano trascorsi solo 120 anni dalla consacrazione de primo re di Israele, Saul.

   Questo è un punto importantissimo nella storia del popolo di Dio. Va evidenziato. Finora, con “Israele” s’intendeva tutto il popolo d’Israele ovvero il Regno unito di Israele; da ora in avanti il nome “Israele” va distinto da quello di Giuda. Si tratta di due regni separati.


A partire da questo periodo storico si ebbero quindi due Regni,quello d'Israele e quello di Giuda con le loro rispettive tribù di appartenenza, cioè dieci per il primo regno e due per il secondo. Molti quindi continuano oggi a chiamare Israeliani o Israeliti anche le altre tribù che invece andrebbero chiamati giudei,e non tutti andrebbero chiamati ebrei oggi,visto che questo comporterebbe l'appartenenza a determinate religioni o culti oppure a determinate tribù specifiche... La storia ebrea è moltissimo intrecciata di mille ramificazioni,quindi io ribadisco sempre che è un errore grave fare degli ebrei di tutta l'erba un fascio,visto che ci sono tribù,religioni,stirpi e culti differenti.

In genere i libri di storia sacra trattano prima un regno e poi un altro, separatamente, nell’intento di non far confusione e di essere più precisi. Lo svolgersi dei fatti storici richiede però di procedere di pari passo. Preferiamo quindi proporre una tavola sincronica. Per le date (tutte, ovviamente, a. E. V.) ci avvaliamo della tavola cronologica dello studioso John Bright.

922 a. E. V. – Scisma

Regno di Giuda (2 tribù), dal 922 al 587 – Regno di Israele (10 tribù), dal 922 al 722/1

Dal 922 all’849.

Roboamo (922-915), primo re del Regno meridionale, iniziò col fortificare molte città contro gli attacchi del Regno di Israele e di altri popoli (2Cron 11:5-12,17). Il vantaggio iniziale del suo regno fu di avere i leviti e gli adoratori del vero Dio. Abbandonò presto la Legge di Dio e promosse in Giuda l’adorazione del sesso (1Re 14:22-24; 2Cron 12:1). Fu castigato da Dio tramite Sisac, il re d’Egitto, che invase il paese e conquistò diverse città di Giuda; i tesori del Tempio furono presi come bottino (1Re 14:25-28; 2Cron 12:2-12). La Bibbia riassume così la sua vita: “Egli fece il male, perché non applicò il suo cuore alla ricerca del Signore”. – 2Cron 12:14.

Geroboamo (922-901), primo re del Regno settentrionale, è responsabile non solo della separazione politica, ma anche di quella del culto da Gerusalemme. Costituì Sichem come sua capitale (1Re 12:25). Temendo che i suoi sudditi, andando al Tempio di Gerusalemme per il culto, sarebbero potuti passare dalla parte di Roboamo, istituì il culto di due vitelli d’oro e perfino un sacerdozio “per i demòni, e per i vitelli che aveva fatti”; inventò anche delle Festività (1Re 12:26-33; 2Re 23:15; 2Cron 11:13-17;13:9). Ebbe guerre continue con Roboamo e con Abia, re di Giuda. – 1Re 15:1,2,6; 2Cron 12:15.

Abia (915-913), 2° re di Giuda, era figlio di Roboamo (1Re 15:1). Fu malvagio come il padre: tollerò i pali sacri e perfino i prostituti del Tempio. – 1Re 14:22-24;15:3.

Asa (913-873), 3° re di Giuda, figlio di Abia (1Re 15:8-10). Si preoccupò di rendere forte il regno all’esterno (2Cron 14:6). Abolì dal Regno la nefasta idolatria (2Cron 14:2-5). Per combatter contro Baasa, re d’Israele, comprò l’alleanza del re di Siria con il tesoro del Tempio. – 1Re 15:18,19.

Dopo 22 anni di nefasto governo “Geroboamo, al tempo di Abia, non ebbe più forza; e, colpito dal Signore, egli morì”. – 2Cron 13:20; 1Re 14:20.

Nadab (901-900), 2° re, figlio di Geroboamo (1Re 14:20), fu un uomo cattivo. Seguì le orme paterne, perpetuando l’adorazione dei vitelli. Dopo due anni di regno fu assassinato in una congiura da Baasa, che per assicurarsi il trono sterminò tutti gli altri componenti della casa di Geroboamo. – 1Re 15:25-31.

Baasa (900-877), 3° re di Israele, usurpò il trono uccidendo il suo predecessore Nadab e sterminò l’intera casa di Geroboamo (1Re 15:27-30;14:10). Mosse guerra contro Giuda, persuadendo il re di Siria ad aiutarlo (1Re 15:16-22; 2Cron 16:1-6). Commise delitti e ne fu annunciata la morte dal profeta Ieu. – 1Re 16:1-4.

 Ela (877-876), 4° re d’Israele, ebbe un regno breve e infelice, per parte di due anni (1Re 16:8). Mentre era ubriaco, Zimri (uno dei suoi generali) lo uccise ed eliminò tutti quelli della casa di Baasa, prendendo il Regno. – 1Re 16:1-14.


Zimri (876), 5° re d’Israele, regnò solo per sette giorni e gli bastarono per sterminare la famiglia di Baasa e far del male (1Re 16:3,4,9-20). Omri, un suo generale, gli tolse il trono e Zimri morì nel tentativo di incendiargli la casa. – 1Re 16:17,18.

Negli ultimi tre anni della sua vita Asa fu malato. Alla sua morte, dopo aver regnato per 41 anni (1Re 15:10), ricevette sepoltura nella tomba che si era preparato personalmente nella città di Davide. – 1Re 15:23,24; 2Cron16:12-14.

Omri (876-869), 6° re d’Israele, dovette lottare per anni contro il suo competitore Tibni in una guerra civile (1Re 16:15-18). Omri fu un re potente (1Re 16:27; Stele moabita, righe 4a-8a). Fondò Samaria, nuova capitale del Regno di Israele (1Re 16:23,24,28). Ebbe molta rinomanza all’estero, come risulta da iscrizioni cuneiformi. Spiritualmente fu pernicioso e inaugurò un periodo di decadenza. – 1Re 16:25,26; cfr Mic 6:16.

Giosafat (873-849), 4° re di Giuda, era figlio di Asa e regnò per 25 anni (1Re 22:42; 2Cron 20:31). Fu un eccellente monarca (2Cron 17:5,10,11). Ubbidì alla Legge di Dio e la insegnò (2Cron 17:4,7-9;19:4). Organizzò l’amministrazione della giustizia (2Cron 19:5-11). La sua alleanza con Acab fu però un errore (2Cron 19:2). Volle tentare relazioni commerciali con la regione di Ofir, ma ne ebbe le navi distrutte (1Re 22:48,49; 2Cron 20:35-37). Regnò nello stesso periodo dei re di Israele Acab, Acazia e Ieoram. – 1Re 22:41,51; 2Re 3:1,2; 2Cron 17:3,4.

Acab (869-850), 7° re d’Israele, figlio di Omri (1Re 16:28,29), fu cattivo. Volle che il culto di Baal fosse preminente (1Re 16:30-33) e perseguitò i veri adoratori di Dio. Il profeta Elia (1Re 17:1;18:1) combatté la sua idolatria e fece sterminare i sacerdoti di Baal (1Re 18:17-46), suscitando l’ira di Izebel (1Re 19:1-8) che li proteggeva (1Re 18:19), moglie di Acab. Questo re fu un farabutto. Fece anche uccidere un certo Nabot solo per impossessarsi dei suoi beni. – 1Re 21:1-29.

Il profeta Michea predisse la rovina di Acab. – 1Re 22:8-38.

Acazia (850-849), 8° re, figlio di Acab (1Re 22:51-53). Fu empio oltre ogni dire. Lottò contro i moabiti che alla fine si ripresero il loro territorio (2Re 1:1;3:4,5). Malato (2Re 1:2), consultò BelzebubElia gli predisse che non sarebbe più sceso dal letto. – 2Re 1:2-17.

Ancora in vita, Giosafat affidò il regno al primogenito Ieoram. – 2Re 8:16.

Dall’849 all’843.

Ioram (849-843), 5° re di Giuda. (In questi anni il Regno d’Israele e il Regno di Giuda ebbero sovrani omonimi, che erano anche cognati perché Ioram di Giuda aveva sposato Atalia, figlia di Acab e di Izebel e sorella di Ieoram di Israele (2Re 8:18,25,26). Fu empio e crudele. Si diede all’idolatria. Uccise i suoi fratelli (2Cron 21:1-6). Filistei e arabi gli saccheggiarono le terre e anche Gerusalemme (2Cron 21:16,17). Morì di orribile malattia e non ebbe sepoltura regale. – 2Cron 21:18,19.

Ioram (849-843/2), 9° re, fratello di Acazia (2Re 1:17,18;3:1;9:22). Abolì il culto di Baal, ma continuò ad adorare i vitelli (1Re 12:26-29;16:33; 2Re 3:2,3). Con l’aiuto del profeta Eliseo ebbe successo nelle imprese e nelle guerre contro i siri (2Re 6:8-7:20). “Questo figlio d’un assassino” (2Re 6:32) fu giustiziato e il suo cadavere venne gettato in un campo. – 2Re 9:14-26.

Dall’843 al 724.

Ieu (843/2-815), 10° re, uomo perfido. Sterminò la casa di Acab (2Re 9:17-28; 2Cron 22:6-9). Vero è che sradicò il culto di Baal (2Re 10:18-28), ma ristabilì quello dei vitelli d’oro (2Re 10:29,31). Più volte sconfitto dai siri, dovette pagare anche un tributo agli assiri (2Re 10:32,33; cfr. Am 1:3,4). Entrando vittorioso a Izreel, dove abitava l’empia Izebel, vide costei tutta imbellettata alla finestra e ordinò di gettarla giù; fatta calpestare dai suoi cavalli, fu lasciata poi ai cani (2Re 9:30-37; 1Re 21:23). Ieu si addormentò con i suoi padri, e lo seppellirono a Samaria. Ioacaz, suo figlio, regnò al suo posto”. – 2Re 10:35.

Acazia (843/2), 6° re, figlio di Ioram e unico superstite della strage compiuta fai filistei e dagli arabi (2Cron 21:16,17;22:1). Regnò per un anno e fu un pessimo sovrano, influenzato negativamente da sua madre Atalia (2Re 8:25-27; 2Cron 22:2-4) che poi gli usurpò il trono. Morì per mano di Ieu e per volere di Dio. – 2Cron 22:7.

Atalia (842-837), regina di Giuda, figlia dAcab re d’Israele e di sua moglie Izebel, e nipote di Omri (2Re 8:18,26), moglie di Ieoram figlio maggiore di Giosafat re di Giuda (2Re 8:25-27; 2Cron 18:1). Era la madre di Acazia, il precedente re di Giuda. Come sua madre Izebel, Atalia fu malvagia e sparse molto sangue, autoproclamandosi regina (1Re 21:25; 2Cron 21:4-6;22:11,12). I suoi figli saccheggiarono il Tempio e offrirono a Baal le cose sacre (2Cron 24:7). Fu giustiziata fuori dell’area del Tempio per ordine del sommo sacerdote Ieoiada (2Re 11:1-20; 2Cron 22:1–23:21).  – 2Re 10:10, 11; 1Re 21:20-24.

Ioas (837-800), 8° re di Giuda, figlio minore di Acazia re di Giuda (2Re 12:1; 1Cron 3:11). Da bambino fu sotto la custodia del sommo sacerdote Ieoiada, che lo incoronò – legittimo erede al trono – nel cortile del Tempio (2Re 11:4-12,21; 2Cron 23:1-11). Atalia, che gridava alla cospirazione, fu uccisa (2Re 11:13-16; 2Cron 23:12-15). Restaurò il Tempio e abolì il culto di Baal (2Re 11:17-20; 12:9-16; 2Cron 23:16-21; 24:8-14). Morto il sommo sacerdote Ieoiada, divenne un pessimo sovrano. Giunse a far uccidere Zaccaria, suo grande benefattore (2Cron 24:20-22). Morì assassinato e non ebbe sepoltura in tomba regale. – 2Re 12:19-21; 2Cron 24:25-27.

Ioacaz (815-802), 11° re, figlio di Ieu (2Re 10:35;13:1). Fu oppresso duramente dai siri (2Re 10:32-34). Si umiliò davanti a Dio e fu liberato dalle loro mani (2Re 13:2-7,22,23). Ioacaz fu sepolto a Samaria; gli succedette il figlio Ioas. – 2Re 13:8,9; 2Cron 25:17.

Ioas (802-786), 12° re, figlio di Ioacaz (2Re 13:10). Fu un sovrano felice nelle sue imprese. Il profeta Eliseo, morente, gli predisse splendide ma poche vittorie sui siri (2Re 13:15-19). Riportò una vittoria completa su Amazia re di Giuda ed entrò in Gerusalemme facendo un immenso bottino di guerra (2Re 14:8-14; 2Cron 25:17-24). Quando Ioas morì e fu sepolto a Samaria, gli succedette il figlio Geroboamo II. — 2Re 13:12,13; 14:15,16.

Amazia (800-783), 9° re (2Re 14:1,2;15:2; 2Cron 25:1;26:3). Da principio fu un buon re (2Cron 25:2). Riportò vittorie sugli idumei, ma poi ne adorò gli idoli (2Re 14:7; 2Cron25:5-16). Suscitò una guerra contro Ioas re di Israele, ma con funeste conseguenze (2Re 14:8-14; 2Cron 25:13,17-24). Durante una rivolta fu cacciato da Gerusalemme e rimase ucciso a Lachis, dove si era rifugiato. – 2Re 14:17-21; 2Cron 25:25-28.

Geroboamo II (786-746), 13° re (2Re 14:16,23). Fu un gran monarca. Ridiede ad Israele le antiche frontiere e riprese ai siri la Palestina transgiudaica (2Re 14:25-28). Con il consiglio e l’aiuto del profeta Giona prese pure Damasco. Con lui il Regno tornò a fiorire, ma nel declino spirituale (Os 1:2,4;4: 1,2,12-17;5:1-7;6:10; Am 2:6-8;3:9, 12-15;4:1). Dopo la sua morte salì al trono il figlio Zaccaria. – 2Re 14:29. 

Ozia (2Re 15:13) Azaria (783-742), 10° re (2Re 14:21;15:1,2). Uomo saggio che seguì i consigli del profeta Zaccaria (2Re 15:3,4; 2Cron 26:4,5). Sottomise, durante il suo lungo e felice regno, gli ammoniti, gli idumei, i filistei e gli arabi (2Re 14:22; 2Cron 26:2,6-9,11-15). S’interessò molto anche dell’agricoltura e dell’allevamento del bestiame (2Cron 26:10). Sul finire della sua vita divenne superbo e giunse ad usurparsi le funzioni sacerdotali; colpito dalla lebbra, fu costretto a vivere isolato  (2Cron 26:16-21). Una lapide rinvenuta a Gerusalemme (attribuita al 1° secolo E. V.) porta questa iscrizione: “Qui furono portate le ossa di Ozia, re di Giuda. Non aprire”.

Zaccaria (746-745), 14° re, ultimo regnante della dinastia di Ieu; dopo sei mesi di governo fu assassinato (2Re 15:8-12). Fu un uomo cattivo al cospetto di Dio. – 2Re 15:9.

Shallum (745), 15° re. Fu a capo della congiura per assassinare il re Zaccaria. Morì anch’egli per congiura, dopo un mese. – 2Re 15:8,10-15.

Menahem (745-737), 16° re. Era l’uccisore di Shallum (2Re 15:10). Fu costretto a pagare un gran tributo agli assiri. Espugnata Tifsa, infierì contro le donne incinte (2Re 15:13-17). Menahem morì di morte naturale. – 2Re 15:22.

Iotam (742-735), 11° re (2Re 15:32,33; 1Cron 3:12; 2Cron 27:1; Mt 1:9). Fu saggio (2Re 15:35; 2Cron 27:2,6). Fece eseguire importanti lavori nel Tempio (2Cron 27:3-7). Combatté gli ammoniti e li rese tributari (2Cron 27:5). Sul finire del suo regno fu attaccato dai siri e dagli israeliti (2Re 15:37). Iotam morì dopo 16 anni di regno. – 2Re 15:30.

Pecachia (737-736), 17° re, figlio di Menahem. Fu un operatore di delitti. Fu ucciso da Peca, suo aiutante di campo, mentre si era rifugiato nella torre reale per salvarsi. I due anni del suo regno furono contrassegnati dalla solita adorazione idolatrica dei vitelli. – 2Re 15:22-26.

Peca (736-732), 18° re. Dopo aver ucciso il re Pecachia, ne prese il trono (2Re 15:25,27). In accordo con i siri attaccò il Regno di Giuda (2Re 15:32,37,38). Fu un re empio. Morì assassinato dopo 20 anni di governo disastroso. – 2Re 15:30.

Acaz (735-715), 12° re di Giuda (2Re 16:2; 2Cron 28:1). Fu oltremodo empio e introdusse il culto a Moloch (2Re 16:3, 4; 2Cron 28:3,4). Subì sconfitte dai siri e dagli israeliti alleatisi tra loro, che assediarono anche Gerusalemme (2Cron 28:5-15,17-19; 2Re 16:5,6; Is 7:1). Chiese ed ottenne aiuto dagli assiri (Is 7:2-6;8:12), che poi gli si rivoltarono contro (2Cron 28:20). Acaz morì dopo 16 anni di empio governo (2Re 16:20), ma non fu deposto nei luoghi di sepoltura regali. – 2Cron 28:27.

Osea (732-724), 19° e ultimo re di Israele (2Re 17:1,2). Salito al trono usurpandolo dopo aver assassinato il re Peca (2Re 15:30) e anche grazie agli assiri (documentazione assira), negò loro il tributo e si attirò l’assedio di Samaria per tre anni: l’Assiria espugnò infine Samaria (2Re 17:3-6). Il re Osea fu incatenato e tutto il Regno di Israele cadde sotto l’Assiria. Gli israeliti furono fatti schiavi e deportati in Assiria e in Media.

Così, una serie di 19 re empi e disfattisti condussero il Regno di Israele a perdere la libertà e a vivere in durissima schiavitù.

 

724 Caduta di Samaria e fine del Regno di Israele.

Ezechia (715-687/6), 13° re di Giuda (2Re 18:1). Fu un sovrano davvero spirituale (2Re 18:3-7). Durante il suo regno Acaz, con un’alleanza, aveva messo il regno sotto la protezione del re d’Assiria (2Re 16:7-9; 2Cron 28:24, 25); Ezechia invece, all’inizio del suo regno, si ribellò contro il re d’Assiria (2Re 18:7). Iniziò nel suo regno (dietro i consigli del profeta Isaia) un movimento e un rinnovamento spirituale. Purificò il Tempio, abolì il culto degli idoli, ripristinò in tutto il suo splendore il culto, riorganizzando l’ordine dei sacerdoti e dei leviti   (2Cron 29:1-36; 31:2-12). Fece celebrare la Pasqua con insolita magnificenza (2Cron 30:1-27; Nm 9:10-13). Si preoccupò anche di raccogliere alcuni proverbi di Salomone (Pr 25:1). In 2Re 18:5 si legge di lui: “Egli mise la sua fiducia nel Signore, Dio d’Israele; e fra tutti i re di Giuda che vennero dopo di lui o che lo precedettero, non ve ne fu nessuno simile a lui”. 

Manasse (787/6-642), 14° re di Giuda. Figlio di Ezechia (2Re 20:21; 2Cron 32:33), fu empio come suo nonno Acaz. Volle che l’idolatria fosse la religione di stato; profanò il Tempio con il culto idolatrico; sacrificò i figli all’idolo Moloch (2Re 21:2-9;  2Cron 33:2-9). Fu crudele e sanguinario in modo inaudito. Fu la rovina del suo regno (2Re 21:2-9; 2Cron 33:2-9). Dio lo castigò: il re assiro lo condusse prigioniero in Babilonia (2Cron 33:10,11). Convertitosi, poté rientrare a Gerusalemme, dove ristabilì il culto del vero Dio e cercò di riparare al male che aveva fatto. – 2Cron 33:14-17.  

Amon (642-640), 15° re di Giuda. Figlio di Manasse, fu più empio del padre, anzi oltrepassò l’empietà di tutti i suoi predecessori. Dopo due anni di nefasto governo morì assassinato nel suo palazzo, vittima di una cospirazione. – 2Re 21:19-26; 2Cron 33:20-25.

Giosia (640-609), 16° re di Giuda (2Re 22:1). Figlio dall’indole spirituale di un padre empio, fu proclamato re a otto anni (2Re 21:23,24,26; 2Cron 33:25). Giunto all’età per governare, si mostrò un gran re che seguiva la giustizia. Intraprese una lotta colossale contro l’idolatria: distrusse ovunque altari pagani e idoli (2Cron 34:3-8); abbatté specialmente il culto crudele di Moloch cui si sacrificavano vittime umane. Restaurò il Tempio (2Re 22:3-20; 2Cron 34:8-28). Volle che la Legge fosse letta pubblicamente e che se ne osservassero i comandamenti (1Re 13:1,2; 2Re 23:4-20; 2Cron 34:33). Purtroppo il popolo non fu con lui: ormai era un popolo che si avviava a grandi passi verso la completa decadenza (2Re 23:26, 27; Ger 35:1,13-17;44:15-18). Il re Giosia fu vinto e ucciso a 40 anni in una battaglia contro il faraone Neco. – 2Cron 35:20-25; 2Re 23:29,30.

Ioacaz (609), 17° re di Giuda (2Re 23:31). Giosia, morendo, aveva lasciato tre figli che tennero successivamente il trono, ma nessuno seguì le vie del padre nella fede e nella giustizia (2Re 23:24,25,31,32,36,37;24:8,9,18,19). Per primo regnò Ioacaz, per tre mesi (2Re 23:31). Fu deposto dal trono dal faraone Neco e mandato in Egitto dove morì. – 2Re 23:29,30.

Ioiaqim (609-598), 18° re di Giuda. Fratello di Ioacaz (2Re 23:34,36; 1Cron 3:15), posto sul trono dal faraone Neco (2Re 23:34-36; 2Cron 36:3-5). Regnò 11 anni. La Bibbia dice di lui che operò il male (2Cron 36:5; Ger 22:17;52:2). Si assoggettò a Nabucodonosor re di Babilonia, ma nel terzo anno di vassallaggio si ribellò (2Re 24:1). Come risultato Gerusalemme venne assediata.

Ioiaqin (598/7), 19° re di Giuda. Figlio di Ioiaqim (2Re 24:6, 8; 2Cron 36:8), fece il male come il padre (2Re 24:8,9; 2Cron 36:9). Regnò tre mesi e fu deportato in Babilonia. – 2Cron 36:6-10.


Sedechia (597-587), 20° e ultimo re di Giuda. Figlio di Giosia (1Cron 3:15). Con la deportazione di Ioiaqin in Babilonia era finita la libertà e l’indipendenza che già si era venuta affievolendo per colpa dei regnanti e dei sudditi. Popolo e sovrani caddero sotto il dominio babilonese di Nabucodonosor. Questo re portò fuori dal Regno di Giuda quanto costituiva la grandezza e la ricchezza del Tempio di Gerusalemme e del palazzo reale. Il Regno di Giuda era ormai ridotto solo a un nome privo di consistenza. Nabucodonosor nominò come re su Giuda un tale Matania cui diede il nome di Sedechia (2Re 24:17-19; 2Cron 36:10,11; Ez 17:12-14; cfr. 2Cron 36:13). Questi governò 11 anni nel modo cattivo dei suoi predecessori. Ribellatosi a Nabucodonosor (2Re 24:20; 2Cron 36:13; Ger 52:3; Ez 17:15), fu deportato in Babilonia dove gli furono uccisi i figli davanti agli occhi. A lui furono poi cavati gli occhi. Intanto Nabucodonosor comandava che fossero distrutti il Tempio e Gerusalemme. Dove c’era stata tanta vita e tanta gloria, ora solo desolazione e morte. – 2Re 25:2-7; Ger 39:2-7; 44:30;52:6-11; cfr. Ger 24:8-10; Ez 12:11-16;21:25-27.

587 Caduta di Gerusalemme e fine del Regno di Giuda.

Finiva così anche il Regno di Giuda. Come gli ebrei del Regno di Israele, anche gli ebrei del Regno di Giuda dovevano ora prendere la via penosa e dura dell’esilio. I primi erano stati deportati in Assiria. I giudei furono deportati in Babilonia.

Spero che questa sia solo la prima parte,e cercheremo di approfondire con la diaspora nel prossimo capitolo.



Grazie a: https://www.biblistica.it/?page_id=2970


https://www.e-brei.net/index.php?mact=CGBlog,cntnt01,detail,0&cntnt01articleid=620&cntnt01returnid=51




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